3:Insieme Di Nuovo

458 30 12
                                    

Vilu's Pov
Cara Violetta,
Le tue amiche sono con me, ma non preoccuparti, le libererò presto, devi solo farti vedere e venire con me.
Ci vediamo stanotte all'una alla periferia di Buenos Aires, e vieni sola.
L.

-Tu non ci andrai!- esclama Federico appena legge il messaggio.
-Devo, sennò avranno Cami e Fran in pugno-
-Violetta è pericoloso, non voglio perderti di nuovo-
-Lo so, però devo farlo per loro- spiego.
Mi volto, per non far vedere una lacrima sfuggente al mio autocontrollo.
-Non avrei dovuto trattare male Fran, avrei dovuto ascoltarla- dico singhiozzando.
Subito mi abbraccia, per calmarmi.
-Non è colpa tua davvero, io ti capisco, l'amore a volte non ci fa ragionare, e sembra che tutti vogliano intromettersi in questa favola, ma sai che in realtà Francesca ha detto quelle cose per proteggerti- dice.
Annuisco, sentendomi ancora più in colpa: stupida stupida stupida.

00:45
Lascio la casa, nonostante Fede abbia detto espressamente di non farlo, ma le mie amiche sono troppo importanti.
Raggiungo velocemente la periferia e mi guardo intorno, aspettando qualcuno che si faccia vivo.
Decido di continuare ancora la mia strada, quando alcune grida riempiono l'atmosfera tetra e silenziosa:
-Violetta! Violetta sei tu?- chiede Fran.
-Francesca!- esclamo a mia volta sollevata.
Presto arrivano Cami e Fran, accompagnate da due ragazzi: Diego e Broadway.
-E voi che ci fate qui?- chiedo ai due.
-Anche noi stiamo bene grazie- dice Diego sarcastico.
-Come è stato stabilito ti abbiamo riportato le ragazze, e ora vieni con noi- dice Broadway.
-Cosa? No! Lei rimane con noi!- esclama Cami.
-Non decidi tu bambolina, la morettina viene con noi, e voi ve ne andate- ribatte Diego.
-Ma..- inizia Fran ma la interrompo.
-Niente "ma" Fran: se i patti sono questi, li rispetterò, e non mi fermerai- le dico. Le abbraccio come se fosse l'ultima volta, e mi allontano con i ragazzi mentre loro prendono la strada opposta..

-Siamo arrivati- dice Diego.
Vi è una grande tenda, circondata da altre due più piccole: nessuno sospetterebbe che qui ci siano ricercati:
-Leòn prende tutta una tenda?- chiedo indicando la più grande.
-No: io, Broadway e Leòn siamo nella grande, nelle altre due ci sono Roko e Adrian, e Saul e Raul- spiega Diego.
Non faccio più domande mentre entro nella tenda più grande e Diego mi scorta in una delle stanze:
-Questa è quella di Leòn, tornerà fra poco- mi dice e lascia la stanza.
Rimango ad osservarla: è grande, anche se il letto matrimoniale occupa la maggior parte dello spazio; una piccola libreria si trova di fronte al letto, e alcuni comodini sono sparsi per la stanza, roba ovviamente tutta rubata.
Poco dopo sento dei passi e mi volto: non ci posso credere.

Leòn's Pov
Rimango sulla soglia, scrutandola: è cambiata parecchio: i suoi capelli non sono più lunghi e biondi alle punte, ma arrivano sopra alle spalle e sono completamente castani, e i pochi tratti da ragazzina sul viso sono quasi scomparsi, lasciando spazio a lineamenti più adulti.
Si avvicina a me, con aria tutt'altro che tranquilla, ed inizia a darmi pugni sul petto:
-Sei... Un vero.... Deficiente!- esclama continuando a lanciarmi colpi che sento a malapena. Le blocco subito i polsi:
-Ehy che ti prende?- le chiedo sovrastando le sue urla.
-Che mi prende? Non ti fai sentire per un anno intero, facendomi morire dall'ansia che ti fosse successo qualcosa! Nemmeno uno straccio di notizia, eri come scomparso dalla mia vita, e ti ripresenti così all'improvviso! - si sfoga.
Questo incontro non ha rispecchiato le mie aspettative, ma dopo quelle parole mi sento molto stupido ad aver pensato anche solo per un secondo ad una buona accoglienza.
-Violetta io...- provo a parlare, ma la sua voce mi interrompe.
-"Violetta" cosa? Perché non ti sei preoccupato di inviare anche solo un messaggio, un biglietto... non ho avuto una singola prova che dimostrasse che tu stessi bene. Perché mi hai fatto questo?- abbasso lo sguardo.
-Violetta: non è passato giorno senza che io non pensassi a te, non è passato giorno senza che io non pensassi a contattarti, ma per dire cosa? Che stavo fuggendo e che non sapevo se sarei tornato? Per questo non ti ho mai scritto, per non costruire false speranze, per non illuderti. Ma fidati, non è passato giorno senza che tu mi mancassi, non è passato giorno senza avere la preoccupazione che tu stessi bene, non sapevo se mi avevi dimenticato, ma soprattutto non è passato giorno senza smettere di amarti- le dico sincero.
Si volta mentre io mi avvicino abbracciandola da dietro: quanto mi era mancato il suo profumo, la sua pelle a contatto con la mia.
Appoggio le labbra nell'incavo del suo collo, sentendola rabbrividire, lasciandole una scia di baci.
Mia. Mia di nuovo.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Angolo autrice
Holaa, eccomi col nuovo capitolo! Come abbiamo visto i Leonetta si sono rivisti, e già sono romanticissimi😍😍😍, nello scrivere stavo sclerando😂
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, se è così lasciate un voto e un commento!
Un bacio e alla prossima💋
Ps. Se scrivessi una storia Jorstephie la leggereste?
Adios chicos😙

Amore E Pistole||Leonetta||2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora