Quarta prova

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Charlie Weasley.
Da tutti conosciuto per il fratello dai capelli rossi appassionato di draghi.
Quello che vive in Romania circondato da animali sputa fuoco.
Ma quello che nessuno sa di lui è chi è veramente, cosa ha passato e cosa vuole dal suo futuro.
Certo, ha combattuto contro Voldemort ma di lui si sa ben poco, come se il suo fosse sono un ruolo secondario, una delle tante vite che combattevano contro Il Signore Oscuro, una di quelle vite che, sì, si sarebbero piante se si fossero spente, ma poi sarebbero finite nel dimenticatoio.
Già, Charlie Weasley era destinato ad essere dimenticato.
Ma chi ha detto che essere dimenticati non gli andava bene?
A Charlie Weasley, secondogenito dei Weasley, andava bene così.
Charlie Weasley non era interessato alla gloria, al denaro, alla popolarità.
Charlie Weasley non era interessato a diventare "Il più Grande Addestratore Di Draghi Del Mondo Magico" o cose così.
Quello che veramente voleva era essere libero.
Quello che sognava veramente era essere libero.
Charlie Weasley voleva fare nella sua vita ciò che voleva. E sicuramente non avrebbe permesso a un Signore Oscuro da quattro soldi di rovinargli i sogni.
Ma per capire Charlie Weasley, per capirlo veramente, bisogna partire dal principio.

Charlie Weasley era nato in una notte fredda e buia con talmente tanto freddo che le ossa delle persone erano diventate dei ghiaccioli..
Nahh non successe questo.
Quando Charlie nacque il sole splendeva e  la signora Weasley già accaldata dal calore d'agosto aveva dovuto sudare non solo sette camice ma come minimo ventisette. Senza contare che il travaglio era iniziato alle sette della mattina il giorno prima. Povera donna, non oso immaginare il dolore che provò.
Comunque tornando al nostro amato addestratore di draghi, Charlie era piccolo quando nacque, pesava poco più di 2,50 kg ed era poco per un Weasley.
Ma il bimbo non si fece abbattere da questo peso e infatti, crescendo, divenne forte e robusto.
Quando compì 11 anni arrivò la bella lettera di Hogwarts (sì, quella che sto aspettando anch'io ma sono sicura che arriverà, prima o poi).
Giunto al castello il ragazzo fu smistato in Grifondoro e fu accolto calorosamente dai suoi compagni di casata.
Charlie Weasley amava studiare e ottenne buonissimi voti sin dal primo compito in classe.
Charlie Weasley aveva un difetto.
Amava i draghi.
Ogni giorno perdeva ore ed ore in biblioteca a documentarsi su quegli animali.
Non era colpa sua però, se li amava tanto. Era colpa di un mezzo-gigante barbuto che amava anch'egli quegli splendidi esemplari.
Non era centro colpa di Charlie Weasley se un giorno, mentre passeggiava vicino al  Lago Nero, il nostro amato mezzo-gigante gli era andato contro e gli era caduto sopra. Fortuna che non lo aveva schiacciato del tutto, il ragazzo se la cavò con solo una gamba rotta, una caviglia slogata e quattro costole rotte.
Il poveretto fu subito portato in infermeria dal povero Hagrid che non la smetteva più di scusarsi e piangere, cosa che lo fece bagnare tutto e gli provocò anche un bel raffreddore.
Ma da questo "piccolo" incidente nacque l'amicizia tra i due.
Hagrid, per scusarsi andò a trovare tutti i giorni il ragazzo ricoverato e gli raccontava degli animali di cui si prendeva cura.
Un giorno capitarono a parlare di draghi e chi, meglio di Hagrid, sapeva di loro?
Charlie Weasley ne rimase così affascinato che, una volta dimesso, (per le quattro costole Madama Chips non aveva potuto fare nulla e l'aveva costretto a letto) passò tutti i pomeriggi o in biblioteca a leggere libri di draghi o con Hagrid col quale discuteva di questi ultimi.
Crescendo Charlie Weasley entrò nella squadra di Quiddich di Grifondoro, era molto bravo nel suo ruolo di cacciatore.
Dal suo terzo anno, grazie a lui, Grifondoro vinse sempre la coppa del torneo.
Ma Charlie non aveva dimenticato i draghi anzi, ne era così attaccato, affascinato e meravigliato che pure il suo Patronus era un drago.
Ottenuti i M.A.G.O. Charlie prese la sua roba e raggiunse la Romania, dove un grande addestratore di draghi lo aspettava. Nientemeno che Elviro Dragovich.
Il Professor Silente aveva infatti parlato all'uomo che c'era un ragazzo che forse ne  sapeva più di lui.
Il preside infatti non sbagliava.
Charlie Weasley si dimostrò abilissimo a studiare e a socializzare con i grossi animali.
Ebbene sì, Charlie Weasley era l'unico nella storia del Mondo Magico che era riuscito a farsi adorare da un drago.
Egli riusciva persino a cavalcarli i grandi draghi.
Ed è questo che fa di Charlie Weasley un grande uomo.
Perché egli non è solo una comparsa, una persona che non può fare la differenza, una vita che può essere spenta senza un motivo.
Charlie Weasley ama lottare per ciò in cui crede.
E se la gente gli va contro, lo insulta, lo schernisce e gli intralcia la via, a lui non va bene.
A Charlie Weasley non piace essere preso in giro.
Se poi la gente lo vorrà ricordare gli va bene, se non vuole a lui va bene lo stesso perché Charlie vuole essere felice ed essere famoso non gli cambia.
A lui importa essere se stesso.
A lui va bene così.
A lui va bene essere il Weasley dei draghi.

Concorso di scrittura a Hogwarts Where stories live. Discover now