Finalmente tutti dormono, stasera è stato uno strazio. Non ho capito il perchè, ma sembrava che tutti fossero eccitati per qualche strano motivo e nessuno voleva andare a letto. Le luci sono state finalmente spente, tesi al massimo i miei sensi; benissimo, sentivo solo respiri e battiti cardiaci regolari, era arrivata l'ora di uscire. Misi i piedi sul pavimento, era freddo, cercai a tentoni le scarpe. Mentre stavo per finire di allacciarle un fruscio di lenzuola mi mise in allerta, probabilmente era Elias che si muoveva troppo nel sonno, come sempre. -Invictus, dove stai andando?- una flebile voce mi fece accapponare la pelle. Ma cos'ha di sbagliato questo novellino? Perchè diamine era sveglio? decisi di ignorarlo, dopotutto aveva troppa paura di me per fare rapporto alle guardie, -Invictus dove vai tutte le notti? Lo sai che è pericoloso? Lo sai che potresti essere esiliato?-pronunciava domande a raffica, senza prendere un respiro tra una e l'altra; era così assillante, ma perchè l'avevano assegnato a questo corpo? Avevo quasi raggiunto la porta. -Hanno raddoppiato le guardie alla ronda notturna, non dovresti andare di nuovo. Dimmi cosa fai quando te ne vai di notte; sai, quando la mattina torni puzzi, una puzza strana, non l'ho mai sentita prima. E' come se ti rotolassi nelle rose e poi subito dopo nel fango.- Sentii tirare la manica della mia giacca, era solo un bambino, letteralmente un bambino, aveva solo 14 anni ed era così fastidioso, avrei voluto incenerirlo. Pensandoci ,però, avrei potuto fare qualcosa peggiore che incenerirlo e di gran lunga più divertente della solita routine. -Vuol sul serio sapere cosa faccio quando sono via?- Un ghigno malizioso non aveva intenzione di lasciare la mia faccia. -Si, voglio vedere- disse immediatamente asciugandosi le lacrime con la manica della camicia da notte; ne caccerai molte altre tra poco. -Vieni con me allora, sii silenzioso.- Mi seguì come un cagnolino, era quasi divertente; non sapeva quello che gli sarebbe aspettato.
-Ti alleni quando vai via?- mi chiese. -No.-ero abbastanza seccato dalle sue continue domande. -Allora perchè siamo in palestra?- Non mi curai nel rispondergli, la palestra era un posto perfetto per passare inosservati, per fare ogni cosa volessi. E' completamente al buio di notte, non ci sono telecamere ed è totalmente insonorizzata. Perfetto, pensai. -Invictus, perchè mi hai portato qui?- il mio piccolo Elias iniziò ad allarmarsi, era un angelo dopotutto, può fiutare il pericolo ed io non avevo alcuna intenzione di andarci leggero. Mi avvicinai, il suo corpo piccino si sarebbe sbriciolati come carta sotto il mio tocco. -Invictus, ho paura.- iniziò a piagnucolare -Non c'è nulla per cui dovresti aver paura, ci sono io qua a proteggerti.- non sembrava molto rassicurato dalle mie parole, infatti non era quello il fine per cui erano state pronunciate.
-Mio piccolo Elias...- l'idea di sforiarlo, di profanare la purità del suo essere, di farlo contorcere sotto il mio tocco, di sentirlo urlare il mio nome, mi faceva eccitare. Sentivo la pressione del sangue nelle mie vene aumentare, stavo ricadendo nel vortice, la voce nella mia testa mi diceva di andare fino in fondo, di fare urlare quel piccolo essere fino a rompere le sue deboli corde vocali.
Descrizione luoghi/personaggi:
Invictus:
Nome: Invictus
Cognome: sconosciuto
Età:237
Provenienza:sconosciuto
Capelli: neri, rasati
Occhi: ametista
Natura: angelo
Corpo di appartenenza: C.S.P.A.
Segni particolari: ali, cambiano colore a seconda delle emozioni che il proprietario prova.
Elias:
Nome: Elias
Cognome: sconosciuto
Età: 14
Provenienza: Inos
Capelli: biondo cenere, lunghi
Occhi: cerulei/trasparenti
Natura: angelo
Corpo di appartenenza: cadetto del C.S.P.A
Segni particolari: ali, bianche
Palestra: luogo in cui gli angeli, soprattutto quelli di appartenza al C.S.P.A, svolgevano l'addestramento e l'allenamento quotidiano. E' un luogo ampio, al suo interno troviamo ogni tipo di arma conosciuta e non dall'uomo. Si trova in una zona isolata rispetto all'intero complesso residenziale.
Addestramento: periodo che va dai 9 ai 15 anni, finalizzato alla creazione di angeli in grado di affrontare qualsiasi evenienza. I cadetti iniziano l'addestramento all'età di 14 anni; alla fine del corso, i cadetti devono sottoporsi ad una serie di esami teorici, fisici, pratici e psicologici. Dopo aver superato i test, i nuovi arruolati sono smistati nei vari corpi a seconda delle loro attitudini. I corpi i cui possono essere smistati sono tre: C.S.P.A (corpo speciale per la protezione degli angeli, fanno parte di questo corpo solo coloro che dimostrano eccezionale capacità nei test fisici e possiedono un carattere dalla natura temprata e rigida). C.A.I (corpo degli affari interi: si occupa prevalentemente della gestione delle istituzioni angeliche, della burocrazia e di trattare con gli ambasciatori dei vari mondi; entrano a far parte di questo corpo coloro che dimostrano grandi capacità logiche e coloro che possiedono un carattere finalizzato alla mediazione). C.P.U. (corpo protezione umani, sono gli unici a cui è permesso di entrare in contatto con gli esseri umani ma è vietato rivelare la propria natura. Sono smistati in questo corpo coloro che dimostrano grande interesse verso il mondo umano e incredibili capacità nei rapporti sociali)
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