Che Fatica La Vita Da Genitore

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"Jack... Fermo dai, non... Non mi sembra il caso!" disse la ragazza, spostando la mano di lui dalla sua coscia. "Il bambino sta giocando nel cortile, proprio dove c'è la nostra finestra..." "Beh, basta chiuderla... " disse il Clown in bianco e nero guardando la sua ormai quasi moglie, rimettendo nuovamente la sua mano sulla coscia della ragazza continuando a baciargli il collo. L'idea di avere quella creatura sotto di lui gli faceva avere dei strani pensieri.. Pensieri..... ormai solo quelli poteva avere da quando Ethan aveva iniziato a parlare e a camminare. Erano rare le volte in cui Jack riusciva a soddisfare il suo pensiero carnale... Dopo tutto anche se era un'entità rimaneva sempre un uomo e dicendo così questo non significa che Eleonor non lo volesse più, anzi lo desiderava con tutta se stessa... Ma una mamma rimane sempre una mamma.
Jack sbuffò facendo il broncio, quel broncio lo aveva fatto ereditare a suo figlio quando faceva qualche capriccio oppure gli si diceva solamente la parola No. "Dai avanti, non penso proprio che casualmente succeda qualcosa adesso che faccia avvicinare Ethan alla nostra stanza, lui è fuori con Sally. Lo sai benissimo che è al sicuro, come sai bene che quando è con Sally non lo vediamo per ore intere perché è impegnato a giocare" disse guardando lo ragazza con occhi pieni di speranza, quegli occhi così profondi che persino il Polo Nord si sarebbe sciolto del tutto... Come poterli dire di no?...

Ethan aveva 5 anni, era un bellissimo bambino con una vocina buffa ma allo stesso tempo molto dolce e tenera. I lineamenti erano quelli di Jack, anzi diciamo pure che era un Jack in miniatura, a parte dei ciuffi di capelli viola e uno bianco... Quelli erano della mamma... Il carattere era quello di un bambino che sorrideva quando gli si diceva di si e il broncio (come quello di suo padre) quando qualcosa gli veniva negato. Per il resto non era un bambino viziato anzi era molto ubbidiente ed era l'orgoglio dei suoi genitori e del resto della famiglia.
"Sally? Sally dove sei?.... "
Sally si divertiva a fargli gli scherzi, scherzi che però lo spaventavano. Ethan si trovò da solo in quel grande prato nel mese primaverile pieno di colori e profumo di fiori.. Ma la cosa che faceva spaventare il bambino era il bosco che si intravedeva dalla grande reggia, quel bosco lo terrorizzava. Allora sapendo benissimo che Sally lo avrebbe fatto spaventare decise di alzarsi e andare dai suoi genitori, a sto giro era pronto a dirgli dei giochi strani che faceva la bambina verso di lui.

I due ragazzi avevano fatto costruire una camera al piano di sotto proprio per evitare che il piccolo facesse quelle scale così grandi e pericolose...
Jack era impegnato a donare piacere a lui e alla sua Eleonor... Forse lo stava facendo in modo esagerato (anche capibile... Il bambino gli stava sempre intorno e di notte? Oh per carità... Ogni tre per due correva nel loro letto a piangere per gli incubi)... Quel letto ormai era spostato dal muro, probabilmente era giusto così visto che le camere in teoria stavano al piano di sopra e il piano inferiore era praticamente popolato durante il giorno e sinceramente non era bello far sentire certe cose 😅
Jack era talmente impegnato che non si rese conto di fare attenzione a quello che faceva. Le poche volte che era successo si era ripromesso che un figlio bastava e avanzava ci mancava solo che il clown assassino diventasse padre per la seconda volta....

"Sono quasi arrivato dalla mamma e dal papà, così gli dirò una volta per tutte che giochi che fa Sally... Io sono piccolino non vanno bene questi giochi per me... Anche perché poi vengo sgridato da papà quando durante la notte scappo nel lettone per via degli incubi"disse facendo il broncio e avvicinandosi con passa deciso verso l'abitazione.

Jack era seduto sul letto accanto alla sua Eleonor, i suoi occhi di ghiaccio la osservavano pieni d'amore e desiderio mentre lei si stava allacciando il reggiseno... "Posso venire a fare la doccia con te?"... Jack ebbe l'istinto di levarsi nuovamente la maglia quando.....

"Aaaaaah papà" quelle urla fecero svanire tutti i loro pensieri e in un attimo spalancarono la porta per vedere arrivare Ethan tutto di corsa terrorizzato dalla paura con gli occhi che sembravano due fontane. Jack prese il bambino tra le braccia e cercando di farlo tranquillizzare si fece spiegare il tutto. Eleonor da quando era diventata mamma era molto protettiva verso il bambino... "Si papà lei mi fa i dispetti è uscita fuori da un angolo del giardino strillando e urlando con voce minacciosa chiedendomi se volevo giocare con lei... Papà io ho paura non voglio più giocare con Sally" affondando la piccola testa nel petto del padre bagnando tutta la sua maglia dalle lacrime...Jack si girò verso Eleonor ma questa già non c'era più. Il clown si tirò su prendendo il bambino in braccio... "andiamo a fermare la mamma"....
Jack finché si trattavano di sciocchezze tra bambini non perdeva il controllo, semplicemente con calma andava a spiegare dove si aveva sbagliato. Mentre Eleonor era diversa.....
" QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON GIOCARE COSÌ CON ETHAN?..." la voce della ragazza rimbombò per tutta la reggia facendo avvicinare tutti quanti "io... Io volevo solo giocare" rispose la bambina con aria triste. Eleonor non gli aveva mai urlato in quel modo... "Non ti nego di giocare con lui.... Ma quante volte ti ho detto di non giocare in quel modo?... Mi dispiace Sally, ma finché non capirai Ethan ha l'ordine di non giocare più con te." La bambina corse in camera sua piangendo ma nessuno andò a consolarla, Eleonor aveva ragione e Jack si limitò solamente a guardarla senza dire una parola.
"Più tardi parlerò con Sally e con calma gli spiegherò meglio tutto quanto" disse L'Operatore "Grazie papà" rispose la ragazza.
Eleonor prese il bambino tra le braccia "Vieni amore, andiamo a fare il riposino" "mamma, ma io non ho sonno" "Ethan ascolta la mamma" rispose il clown che camminava accanto alla ragazza "no non ho sonno" "Si che lo hai""No non è  vero " rispose il piccolo sbadigliando.

La camera di Ethan era azzurra e bianca. Con un grande letto ricoperto da lenzuola blu e azzurre immerso tra i cuscini dello stesso colore. Una grande scrivania dove il bambino poteva disegnare si trovava davanti alla finestra, dove Ethan prendeva spunto per i suoi disegni con quel paesaggio che gli si presentava davanti. Un armadio enorme ad angolo pieno di specchi che venivano usati per le sfilate che facevano lui è suo padre (vanitosi entrambi) la tv grande a plasma e un mobile con i cd dei cartoni e le canzoni, la libreria piena di libri delle favole e giochi tantissimi giochi.

"Mamma, mi leggi il mago di Oz?"
"Certo amore" rimboccando le coperte al bambino. Jack abbassò la tapparella e accese la lampada a forma di orsacchiotto che si trovava sul comodino accanto al letto.

Poco dopo che la storia veniva raccontata il bambino aveva chiuso gli occhi. I due si alzarono molto lentamente... "mamma, papà" "Dimmi amore " rispose Jack "devo fare pipí" "Ethan.... Che Fatica La Vita Da Genitore... " tirando su gli occhi con tanto di espressione buffa che fece ridere madre a figlio....

New Life - Una Nuova Vita Per Laughing JackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora