Il sole, la spiaggia, il mare, Zayn che mi prende la mano e mi trascina nell'acqua tiepida e limpida, un bacio sott'acqua,noi due insieme, seduti su un asciugamano a godere della luce e del calore irradiati dal sole...e poi una figura scura che si avvicina, una maschera che ne nasconde il viso, un respiro pesante... tese la mano verso di me e mi sentii soffocare... cosa? Che ci fa Darth Vader sulle limpide spiagge di Malibu?
Impiegai un po' di tempo a capire che tutto ciò che stavo vedendo e provando non era reale... Era un sogno... interrotto dalla suoneria del mio telefono, la Marcia Imperiale di Star Wars... ecco perchè Darth Vader...
Spalancai gli occhi, e mi ritrovai nella realtà, nel mio morbido letto, in cui avrei preferito oziare per altre due ore... Senza pensarci e senza disturbarmi di controllare chi fosse colui o colei che aveva osato disturbare il mio beato sonno, risposi al telefono, con una rumorosa sbuffata. 《Chiunque tu sia, sappi che presto ti ritroverai con una spada laser infilata nel...》
《OK, ma stai calma...》la voce rauca e calma di Harry mi interruppe prima che potessi passare alle minacce di morte... 《Scommetto che stavi facendo sogni beati, finché non hai sentito la suoneria del telefono che, come sempre, tieni appiccicato all'orecchio, a quel punto è arrivato Darth Vader e ti sei svegliata incazzata, con la voglia di strozzare qualcuno...》
《Ok, Sherlock Holmes, ora dimmi, cosa c'è di così importante a tal punto da dover essere costretta a sottrarmi al mio mondo immaginario?》
《Alzati, donna. Si va da Niall a fare una nuotata!》 mi canzonò con la sua solita aria beffarda.
《Io non eseguo gli ordini di nessuno, io li detto gli ordini e, in questo momento, ti ordino di lasciarmi in pace a sognare ad occhi aperti ancora per un po'》
《Arrangiati. Divertiti a morire di caldo nella tua cameretta.》
《Sto scherzando, idiota! Venti minuti e arrivo》 risposi, scazzata.
《Seh...Ci vediamo fra vent'anni allora》 ribattè e attaccò il telefono.
Appena mi alzai, me ne pentii immediatamente, quindi rimasi seduta sul bordo del letto, a pensare al sogno che avevo fatto un attimo prima e a sperare che si potesse realizzare quell'estate. Tranne l'ultima parte, ovvio. Passò poco tempo, troppo poco, prima che mi decidessi ad alzarmi da quel comodo materasso, coperto da leggere lenzuola blu con le navicelle spaziali disegnate. Sì, ho moltissime lenzuola con disegni bizzarri, alcune rubate a mio fratello, ma mi piacciono così.
Con la velocità di un bradipo, mi trascinai a fatica verso lo specchio per verificare il mio stato di presentabilità e, vedendo il mio aspetto, capii che a quel punto era meglio rimanere a casa. Il mio chignon sembrava ora un nido di uccelli, avevo gli occhi gonfi, che faticavano a rimanere aperti a causa del lungo pisolino, un filo di bava si era seccato sul lato della mia bocca. Emisi un verso esasperato, alzando gli occhi al cielo, e mi trascinai in bagno per darmi una sistemata. Mi sciacquai il viso, mi spazzolai i capelli e li raccolsi in una treccia a corona.
Tornai in camera a preparare tutto ciò che mi occorreva per il resto del giorno e della notte, visto che sarei rimasta fuori fino all'indomani. Indossai il mio bikini nero preferito, degli shorts, una camicetta azzurra e un paio di Vans nere, mentre nel mio zainetto, oltre al pigiama, lo spazzolino e un ricambio intimo, infilai un vestito di pizzo bianco con le maniche corte decorate, che lascia scoperta la parte superiore della schiena, una catenina con un piccolo diamante e dei sandaletti bianchi da indossare durante la festa.
Recuperai il telefono e le chiavi della moto e scesi di corsa le scale, con l'intenzione di avvisare anche Louis e Josh dell'invito. Appena arrivai in salotto, feci per aprire bocca ma...
《Cazzo! Ha sbagliato a porta libera!》 tuonò Louis rivolto al televisore acceso sulla partita di calcio, alzandosi dal divano e portandosi le mani dietro la testa. Josh, che teneva in mano una ciotola di popcorn, si alzò di scatto e in un momento si ritrovò i vestiti, i capelli e il divano pieni di popcorn.
《Louis, le parole!》 sentii la voce irritata di nostra madre provenire dalla cucina, dietro di me.
《Mamma, ho 20 anni!》 ribattè Louis.
《Sotto questo tetto, il capo sono io, fattene una ragione!》 1-0 per mamma.
《Se avete finito di discutere, volevo dirvi che Niall ci ha invitati in piscina a casa sua. 》dissi, guardando divertita il divano pieno di popcorn.
《Digli che siamo un po' impegnati e che dobbiamo andare a prendere El...》rispose Louis, senza staccare gli occhi dal televisore.
《Spero vi impegnerete anche a pulire...》sussurrai senza farmi sentire, avviandomi verso la porta. 《Allora ci vediamo dopo! A domani, mamma!》salutai.
《Ciao, tesoro! Ricorda, non bere troppo e non drogarti》
Alzai gli occhi al cielo e chiusi la porta alle mie spalle.
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Last Summer // One Direction
Fanfiction"Estate è ridere Estate è viaggiare Estate è amare Estate è sognare Estate è vivere" Leila è la tipica diciassettenne americana, dolce ed estroversa, amante della musica e dell'arte, ha un gruppo di amici e un ragazzo dei quali non potrebbe fare a m...