Epilogo;

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*third person POV*

Camila e Lauren si stavano ancora baciando.
Il telefono di casa squillò.

"Mmh...chi sarà?"
Si lamentò Camila.
Lauren si staccò di malavoglia e mugugnò qualcosa prendendo per mano Camila e trascinandola con se fino al telefono e rispose titubante, stringendosi a Camila.

"Pronto?"
Lauren sbiancò visibilmente.

'Stiamo cercando Lauren Michelle Jauregui, é in casa?'

"Sono io, ma con chi sto parlando?"

'Con la segretaria della Dottoressa Amy.'

"Scusi, non capisco...non ho alcun appuntamento con Amy."

'Cosa c'é di difficile signorina? La chiamo per dirle che dovrà presentarsi in clinica per un ricovero indeterminato.'

"Per quale motivo?"

'A quanto pare il suo disturbo sta peggiorando e bisogna sistemare la cura.'

"Ma io sto bene."

'A quanto pare no, signorina...
In qualsiasi caso, dovrà presentarsi domani in mattinata.'

"E se io mi opponessi?"

'La verranno a prendere, signorina, e con la forza. Arrivederci Lauren.'

Lauren chiuse la telefonata e pianse silenziosamente sulla spalla di Camila.

"Non capisco perché mi vogliano lì..."

"Non me ne andrò solo perché tu sarai lì e io qui. Non mi interessa. Ti amo, questo non cambierà mai."
Affermò fermamente Camila.

"Non...non potremo stare insieme."
La voce di Lauren tremava.

"C-cosa significa?"
Camila si distaccò e guardò Lauren.

"Lì non é permesso avere visite.
Qualsiasi persona potrebbe compromettere tutta la terapia, a livello emotivo e fisico, una sola presenza potrebbe danneggiare tutto. Non vogliono che il loro lavoro sia cestinato."

"Lauren..."

"Camila, morirò là dentro."

"Io senza di te..."

Le due cominciarono a piangere convulsamente.
I respiri affannati riempivano la stanza insieme ai singhiozzi sommessi.
Giacevano a terra, abbracciate.
Piangevano e si baciavano, ripetendosi quanto si amassero.

"Non ce la farò mai."

"Non dirlo, tu uscirai da lì e io ti aspetterò, Lolo. Fosse l'ultima cosa che faccio, ti aspetterò."

~•~•~•~•~•~

"Mi scusi? Posso scrivere e ricevere lettere, o anche quello é vietato?"

"Sì, questo é permesso, ma di norma sono in pochi a farlo per via del controllo."

"Che controllo?"

"Se il livello emotivo é alto, ad esempio, le verrà comunicato che il contenuto della lettera potrebbe compromettere la terapia e le verranno raccontate sommariamente le vicende."

"Nemmeno la privacy..."

"Mi dispiace signorina Jauregui."
La vecchia donna camminò verso la stanza accanto la mia, somministrando la colazione e la terapia a chi era al di là del muro.

"Ehy!"
Bisbigliò qualcuno dall'altra parte.

"Cosa diamine c'é ancora?"
Chiesi irritata.

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