Gaia's POV
Nico, uno dei tecnici, mi sta sistemando il microfono, mentre Ludo e Silvia mi ritoccano il trucco. Tutto intorno a me è un via vai di gente che corre da una parte all'altra, urlando direttive, parlando e gesticolando chiassosamente. Circondata da questa piccola folla, non ho una visuale completa su nessuno degli schermi collegati col palco, allora sto in allerta, aspettando di sentire Ale Cattelan urlare a gran voce "Rrrrrroshelleeee!"
"Il pubblico ha votato e ha deciso che tra Eva e Roshelle....prosegue il suo percorso....Eeevaaaa!"
Ma non è questo il nome che mi arriva forte e chiaro, trafiggendomi e annebbiandomi per qualche secondo ogni pensiero. C'è una parte di me che è profondamente e sinceramente contenta per Eva, come potrei non esserlo. Ma in questo momento sono incredula, quasi scossa: mai, dico mai, mi sarei aspettata che Rosh venisse eliminata al primo turno e solo ora mi rendo conto quanto fossi psicologicamente ed emotivamente impreparata a questa eventualità. Sento gli occhi inumidirsi. Trattengo le lacrime: non ha senso piangere, è la nostra grande festa oggi, non una gara...ricaccio indietro le lacrime e appena finiscono di sistemarmi mi avvicino alle quinte, nel punto in cui tra poco spunterà Rosh, rimanendo ferma a fissare lo schermo. Mostrano il video che ripercorre il suo percorso a X Factor: mi ricordo di ogni singolo momento come l'avessi vissuto io e mi rendo conto, quasi con fastidio, che quella manciata di spezzoni di video non è che una copia sbiadita di quello che Rosh ha fatto ed è stata per sé e per tutti noi. Sento qualcuno avvicinarsi e poggiarmi un braccio sulla spalla: è Faustelli, visibilmente emozionato, che mi stringe a sé, senza bisogno di dire niente. Sussulto e sorrido come una bambina piccola che si riconosce allo specchio: sullo schermo scorrono immagini di noi due insieme "X Factor è stata un'esperienza talmente intensa che le persone che ne hanno fatto parte saranno per sempre parte di me....mi mancherà la convivenza con gli altri, tantissimo...Gaia in assoluto, perché...mi ha dato tanto, io da lei ho appreso come una spugna...".
Pubblicità, finalmente.
La vedo rientrare, fragile ma allo stesso tempo fiera. Cammina lentamente verso di noi, non trattenendo più le lacrime e portandosi le mani verso la bocca, un po' singhiozzante. Ho imparato a conoscere le sfumature dei suo sguardi in questi mesi e riesco a riconoscere, tra le lacrime di delusione, una specie di gioia profonda e gratitudine; un sentimento complesso e intenso. Alzo un braccio e lo allungo per portarla verso di me: si appoggia con cautela sul mio petto, attenta a non sporcarmi il vestito con il trucco. La avvolgo più che posso e mi prende un istinto quasi infantile di non lasciarla più e portarla sul palco con me, per farla brillare ancora per un po'.
"Sei immensa, Rosh, davvero" le dico, accarezzandole la schiena scoperta "Comincia tutto domani, assolutamente tutto domani..." Sento che il suo respiro si sta calmando, mentre annuisce alle mie parole. Ci allontaniamo leggermente, le prendo il viso tra le mani e lei, con gli occhi chiusi, sovrappone le sue alle mie, come siamo solite fare per darci forza. Riapre gli occhi, tornando a respirare normalmente. Mi prende le mani e continuando a stringerle le porta verso il basso.
"Vai e spacca tutto, TUTTO!"
"Per forza!" le dico con il sorriso più grande che riesco a regalarle.