Ciao a tutti!
Volevo avvisarvi che sarà l'ultimo aggiornamento di questa piccola raccolta, partita come one shot singola. Ho iniziato davvero per gioco, con il desiderio di scrivere qualcosa di leggero e inventato, ma credibile, su Gaia e Roshelle, due ragazze che ammiro singolarmente e la cui amicizia mi ha ispirato molto. Ho continuato spinta dalle vostre reazioni positive e, senza prendermi troppo sul serio, devo dire che mi ha fatto estremamente piacere farlo: mi ha fatto piacere lavorare su delle storie, passare il tempo a trovare il ritmo giusto, affinare un dialogo o l'espressione di un'emozione che non mi convinceva, cercare una canzone adatta o un titolo che calzasse bene. Ed è stato bello condividere ogni risultato finale con voi, che avete apprezzato commentando, sempre entusiasti e molto carini, o anche solo nel silenzio delle vostre menti. Grazie!
Quest'ultima parte è piuttosto lunga: per quanto possibile, ho voluto includere quasi tutti gli aspetti e i registri emotivi di un rapporto di amicizia, qualche flashback e, nel mio piccolo, fare un mini omaggio alla musica che mi piace. All'interno, infatti, troverete citate più canzoni del solito, che vi invito a riconoscere o, perché no, a scoprire. Grazie in anticipo per la pazienza che avrete e buona lettura!
Gaia's POV
Recupero una coperta, mi sdraio sul divano e inizio a fare zapping tra i canali. Dopo due secondi, sento il telefono vibrare sul tavolino. Sbuffo: non posso alzarmi di nuovo, non ce la posso fare. Valuto bene la distanza: se mi allungo bene, forse ci arrivo. Mi metto in posizione, allungando il braccio il più possibile, e inizio a muovermi convulsamente, con scarsi risultati: lui rimane lì, beffardo. Non demordo e mentre sono ancora lunga distesa, la Gio entra in sala e vedendomi così mi chiede divertita: " Ga, per caso hai bisogno del telefono?" "Sììììì, per favoreee" dico, abbandonando la testa ciondoloni e massaggiandomi il braccio. "E allora muovi il culooo" dice ridendo e andandosene via. Mi risollevo incredula "Che stronzaaaa! Sappi che quando sarò super famosa non avrai niente da me, nienteee" urlo drammatica, perché mi senta mentre si allontana. Rassegnata, lancio la coperta, mi alzo e lo recupero da sola. Apro il messaggio:
"Ue figonaaaa, domani si faccia trovare sotto casa per le 10.30, che mi hanno detto che la devo portare in un posto spescialeee "
Un sorriso mi spunta di riflesso sul viso.
"Ma chi sei? Ma cosa vuoi? La mamma mi ha detto che non si parla con gli sconosciuti! Però dalla tua foto whatsapp sembri figa, posso darti una chance"
"Non ti deluderò babe, non ti deluderò! Però ricordami l'indirizzo?ahaha"
"Ahaha! Partiamo maleeee! Via Pontaccio 17"
"Puntualeeee"
"Sempreee"
Sorrido, rileggendo i messaggi, improvvisamente euforica. Domani, io e Rosh andiamo nello studio di Eva, per farci un tatuaggio insieme. E' una cosa di cui avevamo parlato nel loft, ma senza troppo impegno, e sembrava fosse un di quelle idee destinata a rimanere parcheggiata tra le tante cose che sarebbe bello fare, ma che per un motivo o per un altro non si fanno mai. Invece, poco tempo fa, durante un veloce pranzo insieme, abbiamo tirato nuovamente fuori l'argomento e ci siamo decise. Il programma è finito da poco più di due mesi ed entrambe siamo impegnatissime.
Crearsi il proprio solco nel panorama discografico è dura, devi dimostrare molto: specie all'inizio, è tutto un sottile gioco di equilibri fra ciò che vuoi fare e i mezzi che hai per farlo, ciò che vorresti essere e ciò che vorrebbero che tu fossi. Ma alla fine, è un mondo fatto in gran parte di relazioni umane e per tutti quelli che ti chiedono qualcosa, ce ne sono altrettanti che ti danno tanto, in primis i fan che ti seguono, il cui affetto mi colpisce sempre forte. Sto affrontando tutto con la giusta lucidità e i giusti tempi, per darmi modo di capire qual è la prima veste d'artista che voglio indossare, che senta il più possibile mia in questo momento. Ma soprattutto, sto scoprendo il faticoso ma bellissimo processo della creazione artistica, fatta di libertà, rigore, inventiva, percorsi a volte misteriosi dai risultati inaspettati e soprattutto sentimenti intensi. Mi sento fortunata, tantissimo, e mi impongo di ricordarmelo ogni volta. Ho sempre pensato che sarebbe stato facile godermi i primi pezzi di vita vera del sogno gigante che avevo sempre tenuto per me, quasi a volerlo difendere per paura che crollasse davanti alle difficoltà della realtà. Invece, ci vuole tanto impegno per capire a pieno le cose belle, per aderirci con tutto te stesso. Te ne devi prendere cura ed è quello che mi sto impegnando a fare.