Capitolo 1.

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Il cellulare squillava senza sosta in borsa da quasi 5 minuti,non avevo intenzione di togliere le mani dalle tasche perciò decisi che chiunque mi stesse chiamando poteva aspettare.
Il freddo pungente di Gennaio mi penetrava nelle ossa mentre camminavo a testa bassa verso casa,di ritorno dalla biblioteca.
Aveva da poco iniziato a nevicare e non c'erano più di 2 gradi ma io avevo bisogno di un nuovo libro.
Il sachetto della biblioteca rimbalzava ad ogni goffo passo che facevo,finchè non mi fermai all'improvviso.
Vidi davanti a me,accucciata per terra con le gambe rannicchiate,una ragazza che avrà avuto la mia età o qualche anno in più.
Tremava ed era spaventata.
Mi accovacciai vicino a lei e,incredibilmente,non si mosse.
Dovevo aiutarla,non sapevo ancora come,ma dovevo.
"Ehi?..
Cosa ci fai qui per terra con una tempesta di neve?" dissi a voce forse troppo bassa.
La ragazza sembrò aaccorgersi della mia presenza solo allora.
Aveva gli auricolari e probabilmente la musica era a tutto volume;ne tolse uno.
"Chi sei?" mi chiese,impaurita.
Fù allora che la vidi in faccia.
Dio,era stupenda.
Aveva gli occhi color smeraldo e le labbra carnose,il nostril sul lato destro del naso,il tutto incorniciato da capelli mossi nero corvino.
"Io mi chiamo Karla,e tu non hai risposto alla mia domanda"
Occhi smeraldo mi guardò e disse,con un filo di voce
"i miei genitori non ci sono più.
Ieri sera sarei dovuta tornare a casa,dai miei nonni,ma questa cazzo di neve ha fatto saltare il mio volo e non ho i soldi per andare in albergo."
Sembrava rassegnata,quasi come se starsene seduta sotto la neve tutta la notte non la spaventasse per niente.
Non l'avrei mai lasciata lì.
"Non puoi passare la notte seduta per terra,vieni con me,abito a un isolato da qui"
Mi guardò storto.
"Non ho idea di chi tu sia e dovrei venire a dormire a casa tua?"
Ma sul serio si stava lamentando di un letto caldo mentre aveva il culo sulla neve?
"Si,non ti lascerò qui,è una follia.
Puoi fidarti,voglio solo darti una mano.
Se non ti sentirai a tuo agio potrai andartene quando vorrai".
A queste parole sembrò convincersi e si alzò,guardandomi.
"Grazie del pensiero,sei molto gentile,e comunque io sono Lauren" sorrise.
Iniziammo a camminare,in silenzio.

***

Arrivate davanti casa mia,cercai le chiavi in borsa e aprii la porta di fretta.
Entrai e mi levai il giubbotto buttandolo sul divano in pelle nera.
Mi voltai.Era ancora fuori.
Mi guardava come se stesse aspettando un permesso per entrare.
"Puoi entrare,non ti mangio" ridacchiai.
Rise anche lei ed entrò guardandosi intorno.
Andai in cucina facendole segno di seguirmi e iniziai a preparare il forno per riscaldare due pizze.
"Infondo alle scale,a sinistra,c'è il bagno.
Fatti un bagno caldo,sarai gelata" dissi con un sorriso sperando di farla sentire a suo agio.
"Vado a prendere un pigiama e te lo lascio fuori dalla porta"
Feci per salire le scale ma lei mi chiamò.
"Ehi,Karla"
"Dimmi"
"Grazie,sei davvero una bella persona"
Non sono mai stata un tipo razionale e men che meno in quel momento,quando il mio istinto mi disse di abbracciare quella perfetta sconosciuta nel salone di casa mia.
Forse non ero strana solo io,però,perchè lei non esitò a ricambiare e a stringermi ancora più forte.

***
Lauren's pov

Entrai in bagno e mi spogliai velocemente,mi infilai nella vasca e lasciai che l'acqua bollente rilassasse i miei muscoli congelati.
Che strana la vita,eh?
Ero nella vasca da bagno della ragazza più bella che avessi mai visto in vita mia,mentre lei al piano di sotto mi stava preparando la cena.
Mi resi conto che lasciandomi prendere dai pensieri ero rimasta troppo tempo nella vasca e l'acqua era ormai fredda,così mi asciugai,indossai velocemente il pigiama e le calze che Karla mi aveva prestato e scesi al piano di sotto.
La cena era pronta e lei stava girando svogliatamente fra i canali in tv.
"Scusa se ci ho messo tanto"
Si voltò e mi sorrise.
"Nah,sei stata poco lì dentro,potevi fare con calma.
Ti va la pizza?"
A dire la verità stavo morendo di fame,quindi accettai senza fare complimenti e finii la mia cena in pochi minuti.

Quando anche Karla finì di mangiare,mi disse che voleva vedere un film.
Ci stendemmo entrambe sul comodo divano del salotto e lei accese la tv.

***

Karla's pov

Il film era iniziato da 10 minuti e io non lo avevo degnato della minima attenzione.
Non riuscivo a non guardarla.
Era bellissima.
La luce della tv le illuminava il viso e metteva in risalto i suoi occhi e i lineamenti delicati .
Ad un certo punto si mosse,come per cambiare posizione.
"Posso dirti una specie di segreto?" disse distogliendo lo sguardo dalla tv per posarlo su di me.
"Certo Lau"
Prese fiato.
"Da quando i miei sono morti,3 anni fa,nessuno si è mai preoccupato per me.
Sei la prima persona che mi dimostra affetto da quando.." qualche lacrima iniziò a rigarle il viso pallido.
Mi avvicinai e le asciugai con i pollici,sorridendole.
"Shh,non piangere,non sei più sola adesso" dissi per poi abbracciarla.
"Ti voglio bene Karla" la sentii sorridere contro la mia spalla.
"Anch'io te ne voglio,Lau".




I'm gonna keep you safe.Where stories live. Discover now