"Mi sembra di essere lontana mille miglia da me stessa, sempre più in questi giorni. Sono stata a terra. Così tante strade aperte, ma non mi conducono mai a casa e adesso non so proprio chi sono veramente. Come sarà? C'è qualcosa che non riesco a vedere?
Voglio capire".Il cuore mi trema, mentre il mio cervello traduce ogni singola parola della canzone di Miley Cyrus.
È una canzone che ho ascoltato tanti anni fa e me ne sono subito innamorata, poi, la ho ascoltata alla prima uscita con Emanuele, ancora non avevo capito che da quel momento in poi sarebbe cambiato tutto. Io sarei cambiata.
Lui mi ha reso una ragazza nuova grazie al suo amore, mi ha aiutata molto.
Ricordo la vecchia me e non posso fare a meno di sorride malinconica, sembra passato così tanto tempo, ma invece è passato solo un anno...
Il tempo passa e io non me ne sto rendendo conto. Sto crescendo.
"Forse non sarò mai quella di prima, forse non la conosco più, forse quella che sono oggi non è così diversa dal passato. Posso trovare un modo per essere ogni parte di me? Perciò tenterò."
Emanuele mi ha stravolto la vita e mi ricordo bene com'è iniziata la nostra storia: da una caduta mia, da un abbraccio inaspettato e da sorrisi complici.
Con lui stavo veramente bene, lui mi rendeva felice con poco e spero che anche io lo abbia fatto star bene.
Non me ne pento di quello che è successo tra di noi, è stato destino.
"Tenterò di mettere in ordine e trovare me stessa rimetterò i piedi a terra, ci vorrà del tempo, ma so che starò bene perché non è cambiato niente dentro di me. È difficile immaginare come sarà perché ora davvero non so. Voglio capire".
Noi siamo durati solo un mese, ma siamo stati insieme per molto di più, per me dal primo sguardo.
Mi sono sempre chiesta cosa abbia fatto innamorare di me, lui, propio lui, Emanuele Esposito. Ma qualunque sia la risposta ne sono felice.
Ogni singola lacrima versata per lui n'è sono valse, Ema, dopo tutto, ne è valsa la pena, sempre. Lo ho amato davvero tanto e un amore così forte, per me, non si può cancellare come niente. Resterà, per sempre.
Mi asciugo delle lacrime e sospiro, mentre mi stringo nel mio cappotto e guardo il passaggio davanti a me.
Sono in un parco dove stavo con mia nonna materna e Camilla quando eravamo piccole.
Giocavamo proprio su quella altalena per vedere chi andava più in alto e vinceva sempre lei.
Mi vengono in mente dei flashback del passato e rivedo due bellissime bambine giocare e ridere insieme come se fossero veramente sorelle.
Vedo una peste dai capelli rossi dare ordini all'altra bambina dai capelli biondi.
Vedo un bambino avvicinarsi e ben presto il gioco cambia diventando il gioco dei ruoli: madre, padre e figlia.
Io ero sempre la figlia, Camilla insieme a Riccardo i genitori e la rossa sempre si avvicinava e baciava a stampo "suo marito".
Scuoto la testa e avvicino a me le gambe e le avvolgo con le mie braccia, giro la testa e proprio sulla collinetta mi ricordo un'altra cosa.
Me e Emanuele seduti a mangiare caramelle finché il bel pomeriggio viene fermato dalla pioggia, mi ricordo Ema alzarsi e poco dopo anche io, ma non per andare via, per restare e amarci, quel giorno mi confessò che gli piacevo.
Distolgo lo sguardo e ancora una volta finisco su una parte del giardino dove ero con Emanuele: sdraiati. Lì mi raccontò del suo passato e solo allora mi accorsi di che uomo forte avevo al mio fianco, lui valeva più di molti altri.
Mi alzo dalla terra fredda e giro la piccola collinetta per arrivare alla prima volta che siamo entrati qui dentro.
Stringo la mano a pugno intorno alla chiave bianca che aveva scelto lui.
Nella mia mente torna l'immagine di lui sotto la luna che gli faceva da sola luce, anche in quel momento era straordinariamente bello, come al suo solito.
Per me Lele è sempre stato bello, anche grazie ai suoi difetti, anzi soprattutto grazie a quelli.
Mi risiedo al posto dove ero seduta un anno fa e guardo il cielo grigio pronto a lasciarsi andare, ma io non mi muoverò per scapparne. Mi è sempre piaciuta la pioggia soprattutto in questi momenti: quando mi sento a terra.
Tiro fuori dalla tasca del giubbotto la collana che ho tolta al mio ritorno delle vacanze, per dimenticarlo, o per cercare almeno, beh, non è servito a granché.
Non riesco proprio a farne a meno di Emanuele, è tutto, ogni canzone mi ricorda noi: quello che potevamo essere, ma non lo siamo mai stati.
Mi chiedo se mi abbia mai pensato come lo sto pensando io. Mi starà pensando? Anche lui, come me, in ogni luogo in cui siamo stati insieme mi rivede? Si ricorda di quando lo facevo ridere? Dei nostri baci?
Mi ha dimenticata?
Chissà dove ha messo la sua collana...Io intanto me la rimetto per sentirlo più vicino di quanto non siamo mai stati in questi mesi.
E so di star insieme a un ragazzo favoloso ma, alcune volte, i ricordi non sanno restare nel passato e il cuore incomincia a far male.
Avevo promesso di non star male ma, come sapete, io sono sempre stata incoerente con me stessa.
Sono la incoerenza fatta persona ma capitemi, Emanuele è Emanuele.
Adesso abbiamo litigato e, nuovamente, per colpa mia, sto sbagliando solo io da un bel po' di tempo a questa parte ma troverò un modo per farmi perdonare, lo so.
Io e Emanuele non possiamo stare lontani.
E mi va bene andare contro a Lorenzo o mio padre perché ne vale la pena, sempre.
Mi alzo e mentre ho ancora la mano stretta sul ciondolo al mio collo, mi incammino verso l'uscita del parco.
Mi giro e sorrido lievemente, tutti i ricordi qui dentro sono bellissimi e non potrò mai scordarmene.
Una lacrima amare lascia i miei occhi e scivola velocemente via dal mio viso.
Sospiro e giro la testa pronta per tornare a casa e far alleviare, in qualche modo, il mio cuore che mi sembra pesante come un masso, insopportabile.
...
-Sei forte-ripeto. Doveva saperlo perché era la verità.
-Sai Mia, sono felice oggi, di essere nato, di essere qui, di aver sopportato tutto quel male, adesso sono qui, non con una persona a caso, ma con te-dice senza spostare la sua attenzione dai miei occhi.
Il mio cuore stava veramente bene con lui, mi trattava come volevo essere trattata e con poche parole mi riusciva a far sorridere.
Non mi ha mai potuto fare regali preziosi perché non poteva, ma a me non importava, a me bastava lui: le sue carezze, le sue attenzioni nei miei confronti, mi bastava che mi amasse con tutto se stesso perché solo così riusciva a rendermi veramente felice.
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Cambiami la vita 2
Romance#29 posto in storie d'amore 😍(14 marzo) #22 posto in storie d'amore 😍(13 aprile) Ricominciare è una dura parola per Mia, soprattutto perché pensava che non le sarebbe mai capitata. Pensava e credeva nell'amore come nelle fiabe: incontri il princip...