insonnia

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io e il dormire abbiamo un rapporto strano. periodi dormo molto, periodi non chiudo occhio. non mi sono appena svegliato, sono semplicemente ancora sveglio. ho troppi pensieri, talmente tanti da sembrare vuoto. provo a studiare, tanto non ho nient altro da fare. di notte pensi sempre a qualcuno. be' è più facile che io sogni qualcuno in situazioni assurde, che codesto mi venga in mente nel buio profondo, quando tutti dormono.
faccio cadere sbadatamente il cuscino, lo raccolgo. devo far pipì, corro. arrivano le cinque così a caso. chiedo compagnia, dormon tutti. 'ma non eri quello solo?' oh si, le persone fanno finta di colmare un vuoto che c'è e che permane. sono troppo leggere per pesare sul vuoto. si accumulano nel momento sbagliato e quando servono non ci sono. mi basterebbe la professoressa qua, che mi interroghi ora, veramente. che odio questa scuola. non vedo l'ora di terminare. non provo sentimenti così marcati verso nessuno, perciò il termine odio è anche esagerato, ma arrivo a non reggere più nessuno: alunni, materie, professori.
voglio ripetere quella tesina e andarmene.
poi nel reparto utopia vorrei anche avere una relazione seria e duratura. non so però se sia più improbabile o impossibile.
vorrei anche dormire. ho la sveglia alle 10 per studiare. come mi sveglio? col coraggio?
vorrei eliminare gennaio e passare alla visita delle università a febbraio. che poi non mi interessa, resto passivo con tutto. quando ci metto nel mio, combino solo guai. sono esagerato, mi impongo troppo, urlo. offendo anche. mi pento dei modi, ma non del contenuto.
dai ora vado seriamente a far pipì, e rimetto seriamente il cuscino sul letto.
oh, libero.
ho scelto una foto di Amsterdam. si, in fondo mi manca Amsterdam. mi interpreta come città. l'odore è tutto il giorno lo stesso, è bella ed interessante. di notte, oltre a quella famosa via non c'è nulla, vuoto. non c'è musica per le strade. però ha il suo fascino.
ho girato un po', ma la mia passività inonda anche il campo 'preferenze'. neanche fra le città ne ho una preferita, eh già.
di Londra ricordo quel francese con nome e cognome tipicamente spagnoli, ricordo quel tizio del campus che si divertiva ad apprendere l'italiano, ricordo la litigata che mi presi quando dissi che il cibo in Inghilterra faceva schifo. ricordo quel tipo grassoccio che si è dimagrito ed è tonico. ricordo le foto dementi. ah, prima adolescenza.
Strasburgo mi ha incantato. molto carina, particolare. ci devo tornare per Morad, voglio vederlo. in realtà non l'ho mai visto, ma tengo a lui.
e nulla, tra virus vari che mi bloccano la vena dell'artista, si son fatte le cinque e quaranta. tra poche ore ho la sveglia. vorrei dormire.
magari scriverò un capitolo per i viaggi, chissà.
ho tanti progetti, tante cose da dirvi.
vorrei anche dare la colpa a qualcuno della mia insonnia, così da render tutto più romantico, ma non riesco.
cavolo, non riesco. solo, nel mio pensiero. tremendamente e magnificamente solo.
buonanotte a voi che dormite, buongiorno a voi che andate già a lavorare. io, non so che augurarmi. nel dubbio non mi auguro nulla, che altrimenti mi porto sfiga.
devo dire però che in bagno si sta bene. soffrirò ad alzare il culo, ma fa più caldo qua che nel gelo della mia camera, sotto coperte e coperte.
ora mi uccido il culo e vado, dai.
buon giorno notte, people.

sangue neroWhere stories live. Discover now