Capitolo 2

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HERMIONE
Continuerò a correre finchè la lontananza tra me e Draco non sia abbastanza da non farmi più trovare da lui anche se stento a credere che gli sia passato in mente di seguirmi. I singhiozzi mi riempiono la gola e sento gli occhi bruciare e la vista appannarsi a causa delle lacrime che lentamente sento scendere sulle guance arrossate. Un altra volta. Un'altra volta i suoi occhi grigi mi avevano portato solo sofferenza. Perchè doveva sempre essere così scontroso? Non sono mica stata io a rifiutare la sua amicizia il primo anno a Hogwarts è stato Harry, bhe magari me l'avesse proposto, avevo una tale cotta per lui i primi giorni eppure l'ho sempre nascosto, fino a quando non ha cominciato a lanciare insulti a ogni mio passaggio allora lì non c'era più bisogno di nascondere ciò che provavo perchè l'ODIO mi sentivo libera di esprimerlo, e per lui solo quello provavo, e lo provo ancora. Di certo non avrei potuto confessargli niente: già avevo fatto fatica ad entrare nel gruppo di Harry e Ron, ci mancava solo che confessavo la mia cotta per Draco e a quel punto non mi sarei più chiesta perchè NON AVEVO AMICI come diceva Ronald. Oh Ron, quanto mi manca, e Harry... Voglio troppo rivederli, l'incontro con Draco mi fa sentire ancora di più il bisogno di conforto, non voglio mai più incontrarlo.
Lentamente mi alzo e asciugo le lacrime, poi mi riavvio verso lo studio di mio padre decisa a dimenticare l'incontro con Draco.

DRACO
Ecco mia madre che mi aspetta con la macchina. Babbana. Mi sembra lei babbana più di tutti. Da quando è qui non fa altro che fondersi con loro, non c'è più differenza quando li vedo insieme. La scorsa settimana ha costretto il domestico ad andare in città e comprare un automobile. Quella su cui si trova ora. Gialla. Lucidissima. Come quella del resto dei babbani.
Ha anche chiesto a mio padre di comprare dei "fiammiferi", mi sembra si chiamino, per accendere il fuoco, quando noi abbiamo le bacchette con cui impieghiamo anche meno tempo. È sempre stata così, non una babbana, però non li ha mai veramente odiati. Lo ammetto che preferiva anche lei i purosangue ma accettava ugualmente anche i mezzosangue, cosa che mio padre non tollerava e non tollera tutt'ora. Lui sta lentamente invecchiando nell'odio. Odia la sua vita per il fatto che si trova sommerso dai babbani che ha sempre odiato e ora è costretto giornalmente a conviverci. Non che per lui sia un problema visto che è continuamente rinchiuso nel suo studio per cercare di ottenere il potere che una volta spettava a Voldemort e trovare dei Mangiamorte che possano seguirlo nella sua opera oscura. Credo si sia anche dimenticato di avere un figlio. Non che se ne sia preoccupato più di tanto nel corso della sua vita, lui odiava Potter e io ero costretto ad odiarlo finchè non l'ho odiato davvero, lui e la sua popolarità. Mio padre mi ha messo in testa tutte le idee più strane su Potter e i suoi amichetti e io le ho bevute tutte e più passava il tempo più diventavo come lui e odiavo il mondo. Ha fatto solo questo per me: mi ha insegnato ad odiare. Anche i mezzosangue. Lui con quella stupida regola che i mezzosangue sono inferiori e io che l'ho anche ascoltato e che anche involontariamente continuo ad avere in testa l'idea MEZZOSANGUE=INFERIORE. Granger. Da quando l'ho vista stamattina i miei pensieri tornano continuamente a lei, in un modo o nell'altro. Ai suoi ricci dorati e i suoi gioiosi occhi scuri. Gli stessi che sono scappati via da me poco dopo, impregnati di lacrime. E anche questa volta l'ho fatta scappare. Mi odio. Faccio sempre scappare tutti anche le persone che amo. Non che amo la Granger...
C'è chi diceva che nei primi anni ad Hogwarts aveva una cotta per me. Io mi sentivo strano: qualcuno mi accettava, mi amava così, come sono, come io mi odio. Era strano per me e non sapevo come comportarmi e quindi ho optato per l'allontanarla da me con insulti e occhiatacce. Se mi fossi comportato in modo diverso forse ora staremmo a sbaciucchiarci su questo muretto, ma ovviamente non mi importa non è quello che voglio per la mia vita, credo.
E per la cronaca non era tutto questo bello le prime volte con i capelli crespi e il pallore della pelle. Oggi invece...Non me la ricordavo così bella. I suoi lineamenti sono perfetti...le sue labbra rossissime che si muovevano davanti alle mie...
Ma che cavolo dico? Io amo solo me stesso, almeno sono sicuro che non riceverò mai rifiuti e delusioni.
Scendo dalla macchina. Siamo arrivati a casa da poco. Apro la porta ed entro.

HERMIONE
Papà è davanti alla porta dell'ufficio che sta chiudendo a chiave mentre l'ultimo paziente lo saluta soddisfatto.
<<Mimmi dove eri finita? Avevo intenzione di presentarti Alamandha Crosberth una signora che voleva tanto vederti...sia lei che suo figlio vengono puntualmente ogni giorno ma tranquilla che li ho invitati a cena, tra qualche giorno...>> mi guarda papà mentre ci avviamo verso l'uscita.
<<Scusa mi sembrava di aver visto una persona...>> gli rispondo mentre gli occhi tornano ad arrosarsi al freddo e severo sguardo di Malfoy.
<<E chi era? Un tuo amico>> dice papà felice. Negli ultimi tempi ero sempre sola. Ron e Harry non erano qui ed io avevo sempre avuto difficoltà a farmi nuovi amici. Normalmente andavo da sola nel bosco per vedere i fiori ma ce n'erano pochissimi. Io adoro ogni qualità dei fiori, il loro profumo e i loro colori vivaci, le forme innovative e le striature di colore che li rendono vivi.
Mi mancano quelli che c'erano nella serra ad Hogwarts. Me li ricordo perchè ogni tanto Ron mi accompagnava a guardarli di notte, quando si illuminavano e risplendevano nelle buie pareti di plastica della serra e io lo abbracciavo forte...
<<Mimmi? Chi era?>> ripete mio padre riportandomi alla realtà
<<Oh scusa papà...no no non era nessuno>> dico io mentre i ricordi di me e Ron nella serra si spengono al ricordo di Draco...di Malfoy cioè. Non puo rovinarei miei ricordi più belli. Se gli sto antipatica sono affaracci suoi io ho provato a parlargli stamattina perche speravo fosse cambiato. NOI NON SIAMO UGUALI MEZZOSANGUE era così che si era permesso di rispondermi dopo il mio abbraccio, con quel tono distante...non lo sopporto! Preferisco essere mezzosangue a vita piuttosto che essere una Malfoy purosangue, che famiglia ottusa.
Lo scaccio dai miei pensieri anche se è da stamattina che lui campeggia nella mia testa, poi salgo in macchina con papà e guardo il mondo passare davanti al mio finestrino mentre il pensiero torna indipendentemente ai perfetti capelli color platino e gli occhi grigi puntati verso di me.

Ancora te /// DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora