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Dopo neanche quasi mezz'ora tutti si stufarono di giocare, era ormai diventato un gioco scontato. Da una parte fui sollevata da ciò, non avrei dovuto dire o fare niente di compromettente davanti a Kevin.

Al tavolo eravamo rimasti io, Kevin, Logan e Aleeshya o meglio io e Kevin, visto che poco dopo il biondo chiese alla mia migliore amica di ballare.

Un totale silenzio regnò per qualche minuto se non fosse stato poi per uno stridulo rumore proveniente da uno spostamento di sedia.
Era lui.
Si alzò e si sedette accanto a me.

-Ciao! esclamò con un leggero sorriso quasi imbarazzato.

-Ciao. Non lo guardai neanche in faccia, misi le braccia conserte e iniziai a guardare le mie unghie che divennero improvvisamente la cosa più interessante che avessi mai visto.

-Tutto bene?

-Cristallino. Tu?

-Liscio come l'olio.

-Non dici niente?

-Cosa dovrei dire?

-Insomma sono qui, niente telefono tra noi e l'unica cosa che sai dirmi è un "ciao" e pure controvoglia?

Dopo quelle varie battute, nel sentire quelle parole alzai lo sguardo su di lui.
Era veramente bello.

-Cosa dovrei dirti, ti ho sempre detto di non avere interesse nei tuoi confronti.

-E allora come lo giustifichi "in fondo mi piace parlare con te"?

-Infatti ho detto che mi piace parlare con te, non tu.

-Bel casino allora.

Non capii ciò che voleva intendere.
Aggrottai la fronte.

-Cosa?

-Tu mi piaci.

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