"Hai intenzione di dire a Louis che sei tu il principe di ieri sera?"
"Che senso ha Liam? Si sarà dimenticato di me sicuramente" prendo lo zaino in spalla ed entriamo a scuola, bloccandoci un secondo dopo per la miriade di cartelli appesi con il contorno della mia faccia e con scritto who are you? E il numero di telefono di Louis
"Non posso crederci che Tomlinson sia gay e ha fatto coming out, adesso lo apprezzo ancora di più" sento due ragazze parlarne e rimango sempre più a bocca aperta
"Ben gli sta a Danielle, non la sopporto, è solo un'oca"
"Povero Louis con gli amici che si ritrova" mi appoggio al braccio di Liam e piangendo scappo il più lontano possibile. Louis ha rovinato la sua reputazione per colpa mia
"Hey cameriera guarda dove vai!"
"Lou vai con il tuo amico frocio!" Sento solo le voci ma non li guardo in faccia e corro sempre più veloce lontano da lì
"Harry! Harry aspetta!" Sento la voce di Louis ma non mi fermo, continuo a correre lontano dalla scuola
"Harry fermati!!" È ancora dietro di me, non si ferma e non ha intenzione di mollare
"V vai vai via Louis" non voglio che mi veda piangere
"Piccolo, non piangere. So che sei tu, lo so Hazzie" mi fermo di colpo andando a sbattere contro il suo petto
"C come come lo sai?"
"L'ho scoperto poco fa guardando il tuo cellulare, dopo aver tappezzato la scuola con la tua faccia"
"Che stupido! Hai preso tu il mio cellulare?"
"Ti è caduto ieri sera" lo caccia dalla tasca e me lo ridà
"G grazie. Scusa Louis non dovevo"
"Scusa di cosa Harry!? Io.. io voglio frequentarti, mi piaci tanto" sbarro gli occhi cercando di divincolarmi ma lui mi tiene fermo
"N non ti piaccio, Harry?"
"Tu.. tu hai fatto coming out per Ed, non per me"
"È da quando ti ho visto che ho sperato fossi tu Ed. Non andartene, ti prego"
"La mia vita è un casino, la tua è perfetta"
"Sai che non è così! Tu conosci il vero me, tu conosci Will, non Louis Tomlinson il giocatore di football della scuola"
"I io non posso Louis, mi dispiace" corro via piangendo, mi metto in macchina e torno a casa."Oh piccolo Harry perché piangi?"
"Va vai via" spingo Corinne via visto che è venuta in camera mia, ma lei si siede sul letto ridendo
"Ti è arrivata questa" mi passa una lettera, ha l'intestazione dell'Università di Princeton, non ci credo, è arrivata la risposta. Speranzoso la apro ma mi blocco quando leggo "siamo spiacenti non è stato accettato" piango ancora di più e butto via la lettera stendendomi sul letto
"Oh non ti hanno accettato? Beh dovevamo aspettarcelo, non sei poi così intelligente" ridendo se ne va lasciandomi in un mare di lacrime.|Louis|
"Lou non piangere"
"È tutto così difficile Lotts" abbraccio mia sorella e stringo al petto la lettera dell'Università
"Non lo è Lou, Harry ti piace, finalmente hai fatto coming out con tutti e soprattutto ti hanno accettato a Princeton, non c'è nulla che non vada"
"Lots, Harry mi odia, Zayn e gli altri anche e papà non mi manderà mai a Princeton" sbuffo aggiustandomi il ciuffo da davanti agli occhi
"Harry non ti odia, ha solo paura. Zayn e gli altri sono degli idioti, non sono veri amici, e papà non è un mostro, parlaci, capirà, se non ti vede felice vedrai che cambierà idea" mia sorella è più piccola di me ma a volte più saggia, riesce a farmi capire le cose meglio di chiunque altro
"Io.. hai ragione! Grazie Lots! Sei la migliore!" Abbraccio mia sorella e proprio in questo momento bussano alla porta della mia camera
"Avanti" dopo pochi istanti entrano mamma e papà mano nella mano, entrambi con uno sguardo un po' strano
"Lottie, puoi lasciarci un attimo da soli con Louis?" Mia sorella annuisce, mi fa l'occhiolino, mi bacia una guancia ed esce. Mio padre si siede alla sedia della mia scrivania e mamma accanto a me sul letto, nessuno dei due parla ed io ammetto che mi sto preoccupando
"È successo qualcosa? Non mi piacciono le vostre facce"
"Dobbiamo parlarti, devo farlo io più che altro, la mamma mi appoggia" sospiro aspettandomi il peggio, probabilmente vorrà parlarmi dell'Università. Come previsto sono stato accettato anche all'America university, anzi, i miei genitori non sanno che ho fatto domanda anche per Princeton, mio padre proprio non vuole sentire ragioni
"Dimmi papà"
"Secondo te sono un buon padre?" Rimango perplesso per la sua domanda ma annuisco automaticamente, anche se è un po' rigido su alcune cose è il miglior padre del mondo e mi accetta per quello che sono
"Non capisco la tua domanda, certo che lo sei papà"
"E invece no Louis, non lo sono per niente" mia mamma ha gli occhi lucidi e mi stringe la mano. Io non capisco dove voglia arrivare il discorso di papà e lui riprende a parlare
"Sono fiero di te, hai fatto coming out davanti a tutta la scuola e non hai avuto paura di mostrarti per quello che sei. Mi dispiace che con noi non hai fatto lo stesso, ma capisco che è colpa mia, perché non ci hai detto nulla di Princeton?" Sbarro gli occhi e ho la gola secca, vorrei parlare ma le parole non mi escono
"Io.. io.. non.." vengo fermato da mio padre che parla di nuovo
"È colpa mia Louis, ho insistito per l'America university, pur sapendo che a te non interessa il football, o perlomeno non come interessa a me, questo è il mio sogno, non il tuo. Sono stato egoista fino ad oggi, facevo finta di non capire, di non vedere i tuoi occhi tristi ogni volta che si parlava dell'Università. Sono contento se andrai a Princeton, so che vuoi fare altro nella vita invece che il giocatore di football e ti appoggio Louis, non voglio più mettere dietro la tua felicità, sei tu la cosa più importante" durante tutto il discorso di mio padre rimango stupito con le lacrime che mi scorrono veloci sulle guance, non posso crederci
"Louis, piccolo mio, non piangere, siamo fieri di te" mamma mi stringe a se ed io la lascio fare, ho bisogno del suo abbraccio
"Papà! Non so che dire, il tuo appoggio è la cosa più importante per me" si alza dalla sedia e mi stringe fra le sue braccia anche lui
"Mi dispiace averci messo così tanto tempo!"
"Lou parlaci di Harry, per piacerti deve proprio essere un ragazzo speciale" adesso ho la conferma che i miei hanno ascoltato la conversazione tra me e Lottie altrimenti non saprebbero di Harry
"Si, abbiamo origliato, scusaci Lou, ma dovevamo capire" si giustifica mio padre prima che possa dire qualcosa
"Non fa niente papà, è giusto che voi sappiate di Harry, è praticamente perfetto, peccato che non mi vuole" sospiro appoggiando la testa sulla spalla di papà
"Hai fatto tutto il possibile per prendertelo? Solo allora potrai arrenderti figliolo"
"In realtà non ho fatto nulla, se non fare coming out per lui"
"Lou, amore, magari Harry è spaventato"
"Non lo so mamma, sembra mi detesti"
"Nessuno potrebbe detestarti, vai da lui e spiegagli quello che senti" incitato dai miei genitori mi sento più sicuro
"Avete ragione, devo andare da lui. Grazie mamma, grazie papà" li abbraccio entrambi e poi li saluto uscendo di corsa dalla mia camera, devo andare da Harry.|angolo di bi|
Scusate il ritardo, credo manchi poco alla fine di questa ff! Spero vi piaccia.
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You'll be my prince ❀ L.S
FanfictionHarry ha sempre vissuto da solo con suo padre Robin visto che la madre è morta dandolo alla luce. Vive in California, A Los Angeles ed è un bambino felice. Il padre, proprietario di un famoso ristorante della zona l'ha cresciuto nel migliore dei mod...