"Ci tengo a te, non voglio che soffri."

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Arrivó l'estate, era stupendo. Per una volta avevo tutto quello che volevo. Amici, estate, divertimento, niente compiti e niente scuola...
Una mattina, io e la mia migliore amica siamo andate a casa di Carlotta dato che avevamo stretto tantissimo. Cominciammo a parlare così in generale e io mi sentivo strana. Stavo male per lei e lo aveva capito... cominció a parlare.
-Io so che.. beh tu provi qualcosa per me e..
La fermai. -Meglio non aprire questo discorso.
E mentre pronunciavo quelle parole, gli occhi si riempirono di lacrime e scoppiai a piangere perché si, sono fragile e sensibile e questa cosa mi rendeva debole, fino a non avere quasi più le forze. Era semplicemente l'amore che provavo per lei. Abbracciai la mia migliore amica e le chiesi se ce ne potevamo andare e io, uscì da casa sua senza nemmeno salutarla perché non ce la facevo. Già, non sono una che riesce ad affrontare bene le cose...
Aspettai di sotto Syria e cominciammo ad andare verso casa, però non riuscivo a smettere di piangere. Sentii qualcuno abbracciarmi fortissimo da dietro.
-Ci tengo a te, non voglio che soffri.
Quelle parole, quelle semplici parole avevano provocato dentro di me un misto di emozioni inspiegabili. Mi voltai di scatto, l'abbracciai e ricominciai a piangere. Volevo dirle che l'amavo più di ogni altra cosa al mondo, ma non potevo. A volte pensavo di amarla, e sorridevo. A volte ci pensavo di più e morivo dentro.

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