Tento di aprire gli occhi ma la forte luce me li fa chiudere subito.
Ci riprovo e vedo che l'ambiente che mi circonda è tutto bianco,provo a ricordare cosa fosse successo ma la testa fa malissimo.
Poi sento una voce
<<menomale>>
Mi giro verso la persona alla mia destra e mi ritrovo hitler,ora ricordo,sono svenuta dopo aver visto che mi guardava il culo,al pensiero mi sorge un sorriso
<<che hai da ridere?hai combinato un casino >> commenta acido
<<sei tu che mi hai detto di non parlare più,io volevo dirtelo che non ero riuscita a mangiare perché ero appena atterrata dal volo>> dico con tono innocente
<<piantala ti sei distratta e sei cascata>>
<<ah ora dai tutta la colpa a me? Tu invece non eri distratto a guardare il culo a me piuttosto che contare gli addominali delle ragazze>> dico guardandolo
Lo vedo spalancare gli occhi,colpito e affondato caro mio.
<<ma che stai farneticando,a proposito la prossima volta pantaloncini fino al ginocchio>> dice duro
<<sennò ti distraggo troppo?>> chiedo ovvia
<<ma non stai mai zitta?nemmeno dopo essere svenuta?>> dice cambiando discorso
<<sto bene, è stato solo un calo di zuccheri>> dico alzandomi in piedi
Ma appena appoggio il piede sinistro per terra casco come una patata, aspetta il pavimento dove è?
Apro gli occhi improvvisamente e mi ritrovo la faccia del mister troppo vicina alla mia mentre le sue braccia mi sostengono
<<evidentemente non era solo un calo di zuccheri,hai una distorsione alla caviglia ma non ho fatto in tempo a dirtelo perché parlavi troppo>> dice sempre vicino alla mia faccia, è solo ora mi accordo dei suoi occhi,sono di un azzurro scuro,quasi blu oserei dire da questa vicinanza, passo ad osservare il raso leggermente all'insù e poi la bocca che non è contornata nemmeno da un filo di barba,le labbra sono carnose ma non esagerate da sembrare dei gonfiabili ma sono belle, Ritorno ai suoi occhi e lo vedo sorridere
<<ora chi sta guardando chi?>> chiede con un sorriso beffardo
<<idiota tirami su>> dico
<<non darmi dell'idiota>> dice tornando serio e facendo sparire quel sorriso bianco paradisiaco
<<e invece si! Dovevi dirmelo subito che avevo la caviglia slogata e non farmi perdere in stupide chiacchiere>> dico tornando seria anch'io
<<beh è difficile farti stare zitta>> dice con un mezzo sorriso
<<ah ma allora sai anche sorridere>> dico prendendolo in giro
<<so fare molte cose che tu non sai >> dice spostandosi i capelli
<ma sentilo>>
<<parlando di cose serie>>dico
<<per quanto non posso giocare?>> chiedo
<<starai una settimana a riposo e poi ripartirai>> dice
<<E ora andiamo >>dice passandomi le stampelle
<<attento a non essere troppo simpatico>> dico
<<non devo essere simpatico con le mie allieve>>
Mamma mia ma questo da dove è uscito?
Prendo le stampelle e mi dirigo fuori dall'ospedale ma vedo che lui mi è affianco
<<posso andare anche da sola>> dico
<<apparte che non sai dove siamo e non hai la macchina>> dice prendendomi in giro lui
<<beh chiederò informazioni e prenderò un taxi>> dico
<<si certo >>
<<mi stai sottovalutando,non ho bisogno di te sei solo il mio mister,c'è la posso fare da sola>> dico
<<sono il tuo mister e quindi mi devo prendere cura delle mia giocatrici>>
Mi fermo improvvisamente e mi volto verso di lui che fa lo stesso
<<ho detto che c'è la faccio da sola>> ripeto a denti stretti e mi avvio fuori
Chiamo un taxi e dico all'autista di portarmi fino al CFC, dopo essersi lamentato per la lontananza parte.
A fine corsa pago e dopo essermi fatta dare della puttana per come ero vestita, esco da quella macchina ed entro dentro al dormitorio
Prendo l'ascensore e arrivo alla porta della mia stanza,busso perché ancora non ho le chiavi e aspetto che Bri apra la porta,ma la persona che apre la porta non è Bri,bensì Hitler
<<ma sei scemo o lo fai apposta? Ho detto che ce la facevo da sola non c'era bisogno di venirmi a controllare,ti devo occupare di me solo all'allenamento e non fuori quindi sparisci dalla mia stanza dico spingendolo ed entrando>>
<<è stato un piacere anche per me ragazze,ci vediamo domani Parker>> dice ed esce
<<cosa diavolo è successo?>> chiede
<<si lo so domani mi uccidera e bla bla bla,non mi interessa>> rispondo
<< no non quello>>
<<cosa allora?>>
<<appena sei cascata è venuto di corsa da te e ti ha presa in braccio>> dice
<<è normale voleva assicurarsi che non mi fossi rotta nulla>> rispondo
<<si certo, ci ha dato la giornata libera e ti ha portata all'ospedale è dato sei intere ore ad aspettare che ti svegliassi ed è venuto nella nostra stanza per assicurarsi che tu stessi bene>> dice
<<faceva meglio a farsi gli affari sua>> rispondo
<<non scorre buon sangue tra voi eh? Comunque sei stata fortissima quando gli hai risposto oggi all'allenamento>> dice
<<non tanto forte,dovevo restarmene zitta>> dico
<<come stai?>> mi chiede
<< mi sente la testa, è quel decerebrato accanto a me non ha contribuito a far passare il dolore,tra l'altro non mi ha nemmeno detto che avevo una caviglia slogata e quindi sono cascata come una patata ai suoi piedi!>> dico ricordando la scena
<<ti sei fatta male?>> mi chiede preoccupata
<<no,mi ha presa al volo>> dico
<<CHE COSA?>> urla lei saltando in piedi
<<mi ha presa al volo>> ripeto
<<si avevo capito quindi te ti sei ritrovata a un palmo di distanza da lui e me lo dici solo ora? Io quando l'ho visto entrare ho praticamente fatto i salti di gioia pensando che mi volesse portare fuori a cena>> urla
<<ma sei stupida?>> rido
<<allora? Come è stargli così vicino?>> chiede da pervertita pura
<<stancante>> dico io mentre mi metto sotto le coperte
Aspetto che anche lei si sdrai e spenga la luce e dopo poco sussurro
<<ha un bel sorriso>> sperando che si fosse già addormentata
Non da segni di vita per alcuni secondi e poi la luce si accende improvvisamente
<<lo hai visto sorridere?>> chiede
<<sennò non te lo avrei detto>>
<< è tre giorni che lo osservo fissa e non l'ho mai visto sorridere>> dice
<<è l'unica cosa positiva di lui>>
<<oltre alle labbra,agli occhi,alla voce,al fisic>> la interrompo dandole la buonanotte e spengendo la luce
<<si buonanotte>> dice offesa
Rido dentro di me e ripenso a questa giornata,
Merda non ho chiamato mia madre, e nemmeno Megan,ora si che sono morta davvero.
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"MISTER"
Teen FictionLos Angeles,la città dei sogni. La città che cambierà la mia vita.