I'm fine

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Angelique's POV

« Buongiorno Nìke! » mi salutò allegramente Lexi mentre mi sedevo al mio posto, nel banco dietro al suo, regalandomi un sorriso spontaneo.
« Buongiorno anche a te Trilli. » la vidi girarsi di scatto con un espressione tra l'offeso e il giocoso e ricambiare con una linguaccia, facendomi ridere. Nonostante fosse magra aveva dei lineamenti dolci accompagnati da grandi occhioni castano dorati, un nasino all'insù e le labbra piccole ma il motivo principale perché l'avevo soprannominata "Trilli" erano i corti capelli, turchesi alla radice e viola pastello sulle punte, i vestiti un po' da figlia dei fiori che la facevano sembrare una fata ma soprattutto il suo contagioso carattere solare e iperattivo. Era impossibile essere depressi quando eri con lei.
Si allungò sul mio banco con un sorriso e l'aria cospiratoria mentre posavo la borsa sul tavolo e tiravo fuori una bottiglietta d'acqua.
« Ho scoperto che c'è un nuovo professore di letteratura! » cercò di sussurrare ma l'emozione glielo impedì.

« Sì lo sapevo e sinceramente spero che non ci rifilino uno di quei prof che insegnano solo per soldi! Alla professoressa almeno piaceva la sua materia. » mi imbronciai e presi a giocherellare con il tappo della bottiglia.
« Ma dai la "signorina" Davis era una mummia!» replicò arricciando il naso facendomi ridere ricordandomi dell'amorevole odio reciproco che si riservavano.
« Non fare la musona secchiona e consolati sapendo che dicono sia figo! » mi diede un buffetto sulla guancia ridacchiando con aria sognatrice.
Ah ecco perché era così interessata!
Alzai gli occhi al cielo scuotendo bonariamente la testa, sorridendo mio malgrado.

« Buongiorno ragazzi. » una voce maschile interruppe il chiacchiericcio generale e Lexi voltò la testa verso la fonte rimanendo comunque con il corpo appoggiato al mio banco e sussurrò un "Wow!" entusiasta. Incuriosita diedi un occhiata: c'era un uomo con un fisico scolpito, sulla ventina probabilmente. Era appoggiato alla cattedra a braccia incrociate, aveva dei tipici tratti da bello ma gentile, un viso con una mascella definita, naso dritto, labbra carnose e gli occhi di un caldo castano scuro gli conferivano un non so che di dolce, ispirava sicuramente simpatia.
« Mi chiamo Matthew Bryer e sono il vostro nuovo professore di letteratura. » si presentò con un sorriso, levando a tutti ogni dubbio.
Era simpatico ma non ero ancora sicura se gli piacesse insegnare la sua materia quindi evitai di affezionarmici più di tanto, sapevo di essere una "musona secchiona" come mi chiamava Lexi, ma mi piaceva tanto studiare e da grande contavo di poter fare la differenza nel mondo.

« Beh direi che le voci dopotutto non erano infondate. » mi sussurrò lei con un sorrisetto mentre Mr. Bryer si cimentava in un discorso sugli argomenti di quest'anno e sull'impegno che ognuno di noi avrebbe dovuto metterci e cose così. Bevvi un sorso d'acqua, Lexi si passò la lingua sui denti esaminandosi le unghie perfettamente curate aggiungendo: « Però non è il mio tipo, è un bravo ragazzo e a me piacciono quelli tormentati, hai presente? ». Annuii anche se non ne avevo per niente presente, non capivo questa fissazione con i ragazzi irraggiungibili e scorbutici, erano solo una seccatura da risolvere, una distrazione.
Lexi mi guardò di sottecchi e poi: « Tipo tuo fratello. ».
Mi andò di traverso l'acqua, sentii la trachea andare in fiamme e cominciai a tossire violentemente sotto lo sguardo divertito di Lexi.
« Tutto bene? » il prof era girato verso di me con un'aria leggermente preoccupata, avevo gli occhi lucidi e tossivo ancora ma annuii, arrossendo.

Della serie "facciamoci riconoscere" pensai ironicamente sospirando, o almeno ci provai.
« Mi è solo andata l'acqua di traverso. » spiegai imbarazzata e con voce un po' strozzata.
Mi sorrise comprensivo ridendo leggermente, poi.
« Bene, non vorrei mai che alla mia prima lezione mi muoia soffocata un'alunna. » disse per alleggerire la tensione e sentii delle risatine civettuole, perlopiù femminili.
Carino.
« Okay, adesso facciamo l'appello. » continuò distogliendo l'attenzione da me e appena i suoi occhi mollarono i miei rifilai un piccolo schiaffo sulla nuca di Lexi che fece del suo meglio per soffocare un grido e una risatina divertita.
« Tu sei matta! » sbottai a bassa voce contrariata, lei non sembrava aver intenzione di smettere di ridere.
« Quella fuori posto sei tu! Ogni ragazza lo direbbe, anche se siete fratelli tu sei pur sempre una femmina! » ribatté alzando fieramente il mento, totalmente convinta di quello che stava dicendo.

Sbuffai sonoramente appoggiandomi sullo schienale della sedia, rassegnata.
« Non è la stessa cosa, tu non hai fratelli non puoi capire. » mi azzardai a rispondere ma sapevo già che Lexi era testarda.
« L'unica cosa che so è che tutte le ragazze di questa scuola venderebbero la propria madre pur di essere al posto tuo. » disse infatti, ma non capii bene il perché e alla mia espressione confusa lei alzò gli occhi al cielo come se non capissi qualcosa di ovvio.
« Ci vivi insieme! Puoi spiarlo, parlarci e vederlo nudo quando ti pare e piace! »
Mi portai una mano alla testa, sospirando.
« Lexi è una cosa squallida e inquietante. » la rimproverai mentre lei si lasciava scappare un'altra risata vedendo la mia espressione sconvolta.
« Alexia Coilean. » la chiamò il professore e lei si girò svelta facendo un cenno della mano.
« Eccomi. »
« Signorina Coilean preferirei che la smettesse di distrarre la sua compagna. » la riprese con un sorriso, di certo aveva già compreso l'energia di Lexi.
« Sì, mi scusi. Mi piace importunare la gente. » disse facendomi l'occhiolino, le sorrisi.
« Provi a contenersi. » disse scoppiando in una risata leggera.
Lexi fece per girarsi ma sembrò ricordarsi di qualcosa.
« Oh e a proposito di tuo fratello, oggi ti consiglio di evitare Ash... » sussurrò.

Oh...
Non ero del tutto sorpresa in realtà, ma mi dispiaceva davvero tanto per lei.
« L'avevo avvertita. » mormorai più a me stessa che a lei ma la vidi annuire comunque.
« Angelique Madden. »
Alzai la mano.
« Il tuo cognome non mi è nuovo... » commentò il prof aggrottando la fronte come se stesse cercando di ricordare qualcosa «... hai un fratello per caso? »
Ma erano tutti interessati a mio fratello quel giorno!?
« Sì, è all'ultimo anno e si chiama Gabriel. » dissi racimolando tutta la pazienza che avevo.
Lui sembrò illuminarsi, forse capendo di chi stessi parlando, e poi confuso e pregai con tutta me stessa che non dicesse quello che pensavo stesse per dire.
« Siete molto simili ma allo stesso tempo non vi assomigliate per nulla. »
L'aveva detto.
« Sì... ecco... » balbettai senza sapere bene cosa dire e ignorai il nodo che mi si era formato in gola.
« Si potrebbe dire che abbiamo preso strade diverse. »
Vidi Lexi lanciarmi un'occhiata con la coda dell'occhio.

Lui colse il mio disagio e si schiarì la voce, un po' imbarazzato.
« Ma certo, non volevo essere indiscreto. »
« Non lo è stato. » lo rassicurai sforzandomi di sorridere.
Annuì e finì l'appello per poi iniziare finalmente la lezione, mi rilassai un po' sulla sedia facendo del mio meglio per evitare di pensare. Non fu difficile, la lezione mi prese subito e quando ci diede un minuto di pausa per elaborare le informazioni vidi che la mano era dolorante e tremava per tutta la forza che avevo messo nello scrivere.
Brutto segno.
Presi un bel respiro e chiusi gli occhi cercando di rilassarmi.
Sentii Lexi mugolare mentre si portava le braccia sopra la testa, stiracchiandosi e commentò: « Beh non male. ».
Riaprii piano gli occhi e risposi: « Già. ».
Sospirò.
« Stai bene? »
No.
« Sì. » le sorrisi, lei si portò una mano alla bocca prendendo un lungo respiro e starnutì.
Rimasi un attimo spiazzata poi lei chiarì: « Scusa, sono allergica alle stronzate! ».
Scoppiai a ridere, e sentii il nodo in gola allentarsi, nonostante tutto però non mi forzò e gliene fui immensamente grata.

D.N.A #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora