Unstoppable

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Passai tutto il pomeriggio ad imprecare sotto voce, cercando di comprimere le cose essenziali che mi servivano dentro una borsa. Capivo la preoccupazione di mamma, ma lei sapeva benissimo la piega che aveva preso il nostro rapporto e doveva prevedere anche lo stato di imbarazzo che mi avrebbe procurato quella scelta.

Grazie a Dio Gabi aveva la moto quindi avremmo avuto poche occasioni per parlare e non avrebbe dovuto sopportare la mia presenza troppo a lungo.

Mi infilai letteralmente nell'armadio passando in rassegna tutti i vestiti che avevo, fino a che il cigolio della porta di camera mia che si apriva mi avvertì che qualcuno era entrato e a giudicare dai passi piccoli e maldestri capii anche chi fosse.

« Stai andando via? » chiese la voce dolcissima della mia sorellina.

« Vado da Lexi. » le spiegai uscendo dal armadio con le braccia piene di vestiti che speravo fossero minimamente decenti per una festa.

Ma tanto sapevo già che alla fine Lexi mi avrebbe prestato qualcosa di suo, era più preparata di me in questa materia.

Mi sedetti sul letto, di fianco a Kris che mi guardava incuriosita.

« E dopo vai ad una festa o qualcosa di simile, giusto? » constatò sorridendomi poi quando annuii, contenta di aver indovinato.

Era sempre stata molto sveglia come bambina, non si faceva prendere in giro e reagiva meglio di chiunque altro, considerando la sua età, a certe situazioni.

« Acqua in bocca con mamma però. »
« Muta come un pesce, lo prometto! » mi giurò con aria solenne, mimando il gesto di cucirsi la bocca.

Sentii il cellulare nella tasca dei jeans vibrare e lo tirai fuori per controllare chi fosse.

Sonny: No problem, avvisami quando arrivate che ti spiego il piano. E forse potremmo coinvolgere anche Lexi.

L'emoticon allusiva alla fine non mi convinse per niente, ma mi rassicurò e sorprese insieme il fatto che fosse talmente preso dal risolvere questa storia da essersi addirittura disturbato a pensare ad un piano.

Wow, vedo che hai preso la cosa molto seriamente! digitai aggiungendo una emoji che faceva l'occhiolino.

« Mi spiace che mamma ti abbia obbligata a farti accompagnare dal fratellone. » disse Kris, distogliendomi dalla chat.

« So che non andate molto d'accordo e mi dispiace vedervi così, mi piaceva tanto quando giocavate insieme a me! » continuò dondolando le gambe facendole penzolare sul bordo letto, con aria spensierata.

Non aveva idea di quanto dispiacesse a me.

« Poi però, da quel giorno, è cambiato. »
Sentii il sangue gelarsiin ogni singola vena, poi un moto di panico e rabbia fece ripartire il mio cuore con un passo furioso.

« Di quale giorno parli? » chiesi simulando una calma che non avevo.

« Oh! Non credo di potertene parlare, l'ho promesso! » disse tappandosi la bocca con le sue piccole manine, aveva un'espressione spaventata come se temesse che qualcuno arrivasse all'improvviso e la sgridasse per essersi lasciata scappare quella minuscola informazione.

Nonostante tutto, mi intenerì vederla così e decisi di lasciarla stare. Non si meritava di essere trascinata in mezzo ai problemi miei e di Gabi.

« Non ti preoccupare Giuggiola. » le sorrisi scompigliandole teneramente i capelli.
Rispose al mio sorriso con la gratitudine negli occhi, ed era fantastico vederla sorridere. Il sorriso di un bambino era tra i più sinceri al mondo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 19, 2017 ⏰

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