Rifletto sul da farsi, mentre percorro il perimetro della grande stanza. Inizio a sentire di nuovo i rumori, ma questa volta sono diversi, più soffocati. Non riesco a capire dove il mio corpo si trovi; intravedo però una porta, fatta di legno di faggio evaporato. È un legno più resistente rispetto a quello di betulla o di quercia, infatti quando provo ad aprire la porta quest'ultima non si apre. Solo dopo noto che incastrato nello stipite della porta c'è un bigliettino. Lo prendo e lo apro; leggo la frase che ha una calligrafia particolare:
''Solo se accetterei te stessa potrai riavere la luce nella tua vita perchè ricorda: siamo fatti della stessa sostanza dei sogni.''
Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni... è una delle tante e meravigliose perle di saggezza di Einstein ma perché rivolgerla a me e proprio questa?
You dumb, din't u already understood??
Tom cos'è che tu hai capito che io ancora non ho capito... cos'è che io ho già capito ma che non conosco ancora di aver già capito? E poi mi chiedo sempre come tu riesca a indurmi a questi discorsi insensati quando sono io che mi ci induco involontariamente. Ma certo, come ho potuto non capirlo prima? L'unica cosa che devo fare per tornare in me è dormire e sognare ciò che desidero!
Come per magia mi trovo davanti un letto, perciò mi ci sdraio su e chiudo gli occhi; inizialmente non sento né vedo nulla, poi però noto che i rumori che sentivo iniziano a farsi meno soffocati e vedo comparire davanti a me una luce sfocata... vado verso questa luce ed è come se non fosse successo mai nulla. Vengo trasportata in un altro mondo, nel mondo dei vivi! Apro lentamente le palpebre e inizialmente credo non ci sia nessuno nella camera dell'ospedale quando noto un ragazzo appisolato su una sedia in fondo alla stanza.
Secondo me è solo grazie a lui e ai medici se sei viva, non per quello strano giochetto che hai fatto prima. E poi, devi ammettere che è carino, no? Io ci farei senza dubbio un pensierino se fossi gay e se lui lo fosse altrettanto.
Infatti hai detto bene Tom, TU; non io. Adesso smettila, non cambi mai! Approposito di chi non cambia mai... che bello, come sempre papa non c'è!
<<Avril devi stare più attenta!>> lo imito io con l'amarezza che trapela dalle mie parole.
Il ragazzo apre gli occhi, è Tom a farmi rendere conto di ciò.
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Buonasera a tutti cari lettori, avrete capito ormai che la sera sarà il momento della giornata in cui aggiornerò di solito. Se avete consigli da darmi riguardo i modi di dire che uso nei capitoli, fatelo pure; li prenderò in considerazione!
Allora, Avril si è svegliata... Ma il ragazzo chi è? Adoro lasciare i capitoli a metà creando suspense. Vi converrebbe iniziare ad abituarvi!
Detto ciò, spero che il capriolo vi sia piaciuto e se sì, fatemelo sapere pigiando la stellina in basso a sinistra.
A domani! ❤
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No explanations
RomanceQuesta è la storia di una ragazza di 16 anni molto vivace e non sempre positiva. Si è ritrovata a dover maturare già fin da piccola, senza una madre e con un padre poco affettuoso. Trasferitosi da poco a Phoenix, non conosce ancora nessuno. Si trova...