1- Le emozioni e la necessità di fermarsi a riflettere

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Il bello della natura umana è la capacità di emozionarsi ma quando non si è in grado di controllare le emozioni, queste controllano noi e le cose non funzionano. Se non cerchiamo di gestire le emozioni nel modo giusto infatti, l'emotività ci offuscherà la ragione e non ci permetterà di attribuire il giusto valore a quel che ci capita e di reagire nel modo più appropriato.

L'unico modo per controllare le emozioni è quello di esserne consapevoli.

Se non hai l'abitudine di guardarti dentro e di interrogarti sull'origine della tua emotività, tenderai a credere che determinate reazioni, come la rabbia ad esempio, o l'eccessiva impulsività, facciano parte della tua natura. Se ti convincerai di essere fatto così, invece di cercare di controllare le emozioni che scatenano la rabbia, continuerai ad alimentarle convinto di non poter fare altro.

Controllare le emozioni non significa però reprimerle. Cercare di soffocare l'emotività e le reazioni che ci vengono naturali significa semplicemente rimandare l'esplosione emotiva ad un secondo tempo.

"La chiave è mantenere la consapevolezza della natura della reazione così come del suo modo di esprimersi." Akong Rinpoche

Partendo dal presupposto che nessuno è perfetto e che ognuno di noi ha delle naturali attitudini emotive, quello che ci permette di gestire le emozioni senza esserne vittime è un approccio più ponderato a quello che proviamo.

Sostanzialmente puoi osservare le persone che ti circondano e le cose che ti infastidiscono in modo oggettivo, slegandole dalla tua sfera emotiva.

Chiedersi perché qualcosa ci fa arrabbiare o ci addolora o ci sconvolge fuori misura, cercare le radici della nostra eccessiva emotività, ci aiuterà a controllare le emozioni ed anche le nostre reazioni.

Se prendi l'abitudine di cercare di capire quello che accade dentro di te, razionalizzando nel momento quello che provi, imparerai anche a prenderti naturalmente del tempo prima di dare sfogo alle tue reazioni emotive.

All'inizio sarà difficilissimo contenersi ma, con la pratica, diventerà sempre più facile e naturale. Il classico consiglio di contare fino a dieci, è un ottimo suggerimento per imparare a controllare le emozioni.

Quante volte, sull'onda della collera, hai detto delle cose delle quali poi, a mente fredda, ti sei pentito? Quante volte ti sei lasciato emozionare da belle bugie perdendo di vista la realtà, sentendoti alla fine tradito o preso in giro? Quante volte accecato dall'odio hai fatto cose che poi hai dovuto pagare care anche solo davanti alla tua coscienza?

Sforzati di osservare gli effetti che determinate emozioni hanno sul tuo spirito, ti accorgerai in fretta che sono negative e che se non imparerai a controllare le emozioni, loro ti danneggeranno.

Fino a quando permetteremo alla collera, all'odio, alla gelosia, all'orgoglio di albergare nel nostro cuore, porteremo il nemico dentro di noi. Non riusciremo mai a controllare le emozioni se non cerchiamo di capire da dove vengono.

La cultura moderna però, non permette di fermarsi a pensare ed allontana l'uomo dalla sensibilità che è necessaria per conoscere il proprio spirito. Tutto intorno a noi è talmente rumoroso e veloce da non permetterci di comprendere neppure i nostri stati d'animo.

Non concedendosi mai il tempo necessario per pensare, le persone non sono più abituate a farlo e preferiscono stordirsi in continuazione, ognuno a proprio modo, chi con il lavoro e gli impegni, chi con i divertimenti o le droghe, chi con i viaggi e le avventure sentimentali. Si cerca continuamente una fuga nella speranza di dimenticare quella sottile sofferenza che ci brucia dentro e che altera continuamente le nostre emozioni ed i nostri stati d'animo.

Trascinati da questo vortice, senza mai riflettere, stiamo diventando incapaci di gestire l'eterna lotta interiore tra il bene ed il male, vivendo assaliti continuamente dai dubbi su cosa sia giusto e cosa no o, al contrario, eccessivamente sicuri di noi stessi.

Nella vita è importante trovare il tempo per il silenzio, per ascoltare i propri pensieri. Non soltanto quando si hanno dei dubbi o delle insicurezze ma anche quando tutto ci sembra facile e scontato.

Anche essere sempre troppo sicuri di sé, senza porsi mai alcuna domanda, porta a fare tutto in fretta e male, predisponendoci ai rimorsi.

Chi crede di avere sempre ragione infatti, non può che avere una visione soggettiva e distorta della realtà, cosi come chi ha la sicurezza di "essere arrivato" corre il rischio di perdere tutte le sue certezze in un attimo.

Di contro anche l'indolenza è tra quegli stati d'animo che non fanno bene al nostro spirito. Non avere entusiasmo, restare bloccati in balia degli eventi, con il tempo ci porterà a diventare sempre più malinconici e, nel peggiore dei casi, depressi. Quando non si è in grado di prendere una decisione si scivola nell'immobilità facendo sì che tutta la nostra vita diventi insapore ed incolore.

In entrambi questi scompensi emotivi infatti, si introducono le tentazioni offerte dall'esterno quali la lussuria, la golosità, le dipendenze, l'avidità e l'irresponsabilità, che sono la chiara manifestazione dell'incapacità di riflettere e, di conseguenza, di riuscire a controllarsi.

Eppure basterebbe fermarsi un attimo, interrompendo quella routine di pensieri ed azioni a cui siamo tanto abituati.

È importante osservare gli stati d'animo come prove per il nostro spirito. C'è bisogno di conoscenza e tattica.

Affrontando quello che si prova con serenità, non lasciandoci travolgere, saremo in grado di gestire con equilibrio qualunque momento difficile che la vita ci porrà davanti.

Il segreto è ritagliarsi momenti di solitudine e silenzio all'interno di ogni singola giornata.

Pensi di non avere questo tempo a disposizione? Non ti sto chiedendo di diventare un asceta e di passare ore davanti ad un fiume a riflettere sull'esistenza o l'universo.

Devi solo trovare il tempo per riflettere su di te.

Se non puoi fare di meglio, è sufficiente dedicare alle tue necessità interiori un po' di tempo quando vai a letto, prima di dormire.

Pensa alla tua giornata, alle tue azioni ed a quello che hai provato durante il giorno.

Chiediti se hai fatto e pensato cose che ti hanno reso felice. Sei stato gentile con gli altri o ti sei sentito inadeguato, arrabbiato o invidioso?

Chiediti il perché e preparati al fatto che molto spesso non troverai delle risposte oppure quelle che vorresti darti non ti piaceranno.

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