Isak:"Penso che lo dirò, beh..c'è una cosa tra me e Even. Noi..facciamo cose."
Eskild:"È davvero fantastico. È bellissimo Isak. È assolutamente fantastico."
Isak:"Non sei sorpreso?"
Eskild:"Isak, la prima volta che ti ho incontrato eri seduto da solo in un gay bar, alle due di notte e non volevi andare a casa."
Isak:"Te l'ho detto, non sapevo che fosse un gay bar. Non significa che io sia gay comunque."
Eskild:"Non importa, la cosa più importate è che tu abbia trovato qualcuno che ti piace."
Isak:"Non sono un gay..gay."
Eskild:"Gay come cosa?"
Isak:"Come te."
Eskild:"Come sono io?"
Isak:"Sai cosa intendo, vero? Intendo tu parli ad alta voce di succhiare cazzi, Kim Kardashian e fraganze alla lavanda. Io rispetto il tuo essere sull'onda dei gay, ma io non sono così."
Eskild:"Non c'è nessuna onda gay che seguo. Cerco solo di essere me stesso Isak."
Isak:"Lo so che cerchi di essere te stesso, intendo che tutti associano l'essere gay con quello, quello fa schifo per quelli che non sono come me. Non metterò mai il mascara, e le calze per andare ad un gay pride, solo perché mi piace Even."
Eskild:"Ho bisogno di dirti una cosa riguardo quelle persone con le quali tu non vuoi identificarti. Quelle che si sono messe il mascara e le calze sono uscite a combattere per il diritto di essere quello che sono. Loro sono persone che, attraverso gli anni hanno deciso di resistere alle violenze e all'odio.
Avrebbero preferito la morte al far finta di essere qualcosa che non erano.
Questo Isak, richiede molto coraggio più di quanto la maggior parte degli esseri umani può capire. E io..io penso che prima combatti per quello che vuoi, prima sarai in grado di alzarti per quello che sei realmente.
Dovresti stare attento a come parli cazzo, e a come ti metti ad un livello sopra al gay pride."
Isak:"Non volevo mettermi sopra di quello."
Eskild:"Ma si Isak, lo hai fatto."
