Camminavo tranquillamente per un campo.
Il sole estivo che picchiava sul mio cappello di paglia. Avrei potuto essere il cosplay di Monkey D. Rufy. Sfiorai una spiga di grano e pensai tra me e me che fra poco sarebbe stato il tempo di raccoglierlo. Da mesi ormai la nonna si preparava a questo avvenimento raccogliendo semi su semi per insaporire il pane. Il mio preferito era il pane ai semi di girasole e ricordo che da piccolo mi divertivo a prendere i semini e disporli a faccina felice sulla superficie liscia del pane. Api e farfalle svolazzano qui e là, mentre in lontananza si sente il nitrito di un cavallo. E mentre perso tra i miei pensieri ero inebriato dal profumo di grano, Inciampai per sbaglio su un sasso... no, non un sasso,.... una valigia.
Una valigia?- mi chiesi mentre la raccoglievo. Era pesante, anche troppo. La osservai per bene: sembrava molto vecchia, infatti le protezioni degli angoli e la chiusura in ottone sembravano usurate e anche un po' arrugginite. Avevo una curiosità innata di scoprire cosa ci fosse dentro, così decisi di prenderla per poterla ispezionare meglio a casa. Con un grande sforzo la sollevai di qualche centimetro. Non ero mai stato troppo forzuto, né un tipo molto sportivo, quindi con le mie minute braccia dovei sforzarmi tantissimo per trascinarla tra un sussulto e l'altro fino in casa. Mi dispiace ancora tantissimo per la mia povera nonna che mi vide arrivare clandestinamente con una valigia che le sporcò leggermente anche il tappeto. La portai fin su per le scale e con un ultimo sforzo lo appoggiai sul letto. C'era uno spesso strato di polvere sul davanti e con la manica lo scostai. C'era un targa dorata con inciso sopra Kathleen G. Williams e poco più sotto "Storie". Guardai attentamente la chiusura, leggermente consumata dall'usura e dalla ruggine. Tentai di aprirla, ma come avevo immaginato sarebbe stato più difficile di quanto credessi. Non vi racconterò tutti i miei tentativi di aprirla, vi basti sapere che il mio giardino presenta da qual pomeriggio diverse buche. Alla fine riuscii a rompere la chiusura e a scoprire il misterioso contenuto. Dentro c'era l'unica cosa che non mi sarei mai aspettato: tantissimi fogli. Le pareti erano rivestite da fotografie vecchio stile, alcune in bianco e nero, altre color seppia, che circondavano una frase, una dedica: A Jon Massey e Joel Daniel, i miei primi veri amici. Il peso della valigia era dovuto a una miriade di fogli posti ordinatamente uno sopra l'altro. Presi quello che sovrastava tutti glia altri e con molta fatica decifrai cosa era stato scritto a zampa di gallina. Sembrava una lettere e riportava le seguenti parole:Salve a te, futuro propietario di questo patrimonio. Sono Kathleen G. Williams, come forse hai già letto sulla valigia. Vengo da una famiglia ebrea di origine irlandese e ciò che tieni tra le mani sono tra i più preziosi averi che ho. Però, te li affido, aspettandomi che tu ne farai un buon utilizzo. Tutti questi fogli, anche se ingialliti e un po' vecchi contengono delle vite. Vite fragili come il materiale di cui sono fatte. Sono le vite di Billy, Yuki, Tom, Sam, Minün e tutti gli altri. Ti chiedo di averne cura poiché se mai dovessero andare persi,.... guarda meglio non pensarci. In ogni caso ti spiego cosa stai tenendo tra le mani. All'età di circa 17 anni venni portata con i miei genitori ad Arbeitsdorf. Già quando arrivai avevo già creato qualche storia, e queste erano il mio divertimento che raccontavo ai più piccoli. Un giorno però un nazista mi sentì raccontare di paesi lontani e avventure strabilianti, con un pizzico di ironia, e trasportatami dal suo superiore mi assegnò il compito di animare le cenate con le mie storie. Imparai il tedesco e al posto di essere costretta ai lavori degli altri, venivo portata tutti i giorni in un piccolo studio e controllata da una guardia scrivevo. Questo fu anche il motivo se ancora sono viva. Quando fummo liberati, prima di sorpassare quei fatidici cancelli , presi tutti i miei scritti e li infilai dentro questa valigia, la mia cara valigia che mi aveva seguita per tutti gli anni di reclusione. Quindi come puoi aver intuito, queste sono storie, storie di tutti i generi: comico(il più apprezzato dai tedeschi. Ricordo ancora il povero sottotenente Koch che per il troppo ridere ha sputato il cocktail di gamberi addosso alla moglie del tenente Hoffmann), horror, fantasy, romantico e tanti altri. Ora io affido a te questi manoscritti, decidi se scrivere un libro, affidarli a un museo o tenerteli gelosamente per te. Spero che ne farai il miglior utilizzo.
Arrivederci, storie mie.
Kathleen G. Williams
Appoggiai di nuovo il foglio sopra gli altri e mi sedetti sul materasso. Non potevo credere di avere tra le mani delle cose così preziose. Prese alcuni fogli tra le mani: Billy, il Dottore, Sammy, regione di Cho,.... Passai il pomeriggio a sfogliare pigramente le pagine. Erano davvero scritte bene e in alcune si poteva notare che le aveva scritte a un età più infantile.
Così nascosi la valigia sotto il mio letto e lì rimase per un bel po', poiché non avevo la minima idea di cosa farneLa risposta mi arrivò qualche settimana dopo.
Ero in giro con una mia amica( molta attenzione a non fraintendere o rischiate di morire tutti) e mentre passeggiando per i viottoli acciottolati della nostra città mangiavamo un gelato le raccontai della mia scoperta. All'inizio sembrava restia a crederci, ma mostratole uno dei fogli che portavo sempre nella tasca destra per passare il tempo quando mi annoiavo enormemente. Mi disse che le storie erano bellissime, così tanto che ci si sarebbe potuto fare un libro. Un libro.... La parola risuonò come un eco nella mia mente vuota. Ma anche con l'idea sulla punta della lingua non riuscivo a completarla, a definirla. Così quella sera andai a dormire, ma passai una buona oretta a ripensare e ripensare al perché queste parole mi erano rimaste così impresse nella mente. Poi neanche qualcuno mi avesse accesso una lampadina sulla testa. UN LIBRO! Non capite?! UN LIBRO! Esatto! Perché non ci avevo pensato prima! Era così chiaro! Per voi ancora non lo è? Bene! Entrate su forza. Non abbiate paura, accogliete questi piccoli amici nelle vostre menti Solo una cosa, non opponete resistenza a nessuno di loro, potreste allora farvi male...
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RandomQueste storie possono insinuarsi dentro di te, come Billy. Possono farti piangere come il Dottore. Altre potrebbero farti ricordare, come le due gemelle. Ti chiederai chi sono i personaggi che ho appena citato, bene, entra pure, la porta è sempre ap...