La mia amica scoppiò in una sonora risata e io le tappai la bocca con una mano- stupida! Non ridere! Non c'è nulla di divertente in quello che ti ho detto- anche se dovevo ammettere che nel mio racconto c'era qualcosa di altamente divertente quanto stupido.
Rose asciugandosi un occhi e con un sorriso divertito sul volto tornò a guardarmi- quindi, in poche parole. Ti sei svegliata con tuo sorella che ti rompeva, sull'autobus hai contrato un tizio sexy che cercava spudoratamente di flirtare con te e dopo essersi avvicinato troppo ti ha fatto scappare e scendere tre fermate prima, sei arrivata a scuola in ritardo per inciampare in un gradino e farti salvare dal principe azzurro dal sorriso d'incanto per poi arrivare in aula e scoprire che quel macio sull'autobus è il tuo nuovo professore di filosofia- annuì- si-
Non feci nemmeno in tempo a trattenermi che anche io scoppiai in una sonora risata. Ma dai, era così impossibile quella storia.
Cercai di darmi un tono- sto per caso sognando? Sembra essere una storia uscita da un film-.
Rose mi prese per mano e mi fece alzare- ma che te ne frega, hai appena iniziato un anno apparentemente fantastico. Ora il massimo che puoi fare è andare per i corridoi della scuola e trovare il tizio figo dal sorriso stupendo e chiedergli come si chiama.
E sempre col suo tono esuberante mi prese di forza e mi portò fuori dall'aula.
Non feci in tempo nemmeno a girarmi che qualcuno mi premette un dito sulla spalla.
Ok, questo era seriamente un sogno.
-Ehi piccola ritardataria ben rivista- ah si ciao....- Il ragazzo mi allungò una mano- Jason-
-ciao Jason, io sono Clare-
- Clare, che bel nome- Si passò una mano sui ricci capelli corvini. Adesso che lo vedevo bene non potevo fare a meno di notare quanto potesse essere bono..... e anche alto tre volte più di me. Perché tutti i ragazzi carini dovevano essere così alti.
Mi guardai intorno alla ricerca di Rose, ma non c'era "dov'è finita quella chioma rosa ciliegio! Diamine, si vede a miglia di distanza la sua capigliatura ma ora è scomparsa!".
Jason mi scosse una mano davanti agl'occhi- Clare, ci sei?-
Mi rigirai verso di lui e rimasi sconvolta davanti a quei due occhi azzurri trasparenti come l'acqua cristallina. Sembravano due diamanti pregiati. Cercai di parlare con un tono calmo, ma in quel momento non ero per niente calma!- ehm, no niente.-
Lui mi mostrò un altro dei suoi fantastici sorrisi- se lo dici tu-. Ad un tratto mi prese una mano e con l'altra caccio una penna dalla tasca.
Io lo guardai incuriosita- ma che fai?-
Lui richiuse una penna con uno scatto e tornò a guardarmi dritta negl'occhi- questo è il mio numero. Entro la fine della giornata voglio un tuo messaggio o una tua chiamata, quello che vuoi-.
Mi presi la mano con l'altra per leggere il numero- e se non lo facessi?-
Il ragazzo si chinò su di me per lasciarmi un leggero bacio sulla guancia- faremo i conti domani- e come se non fosse successo nulla mi salutò con la mano e tornò nella sua classe.
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Amore tra i banchi di scuola
RomanceMolte voci girano intorno alla scuola superiore D'Annunzio e tra queste gira anche la voce di un personaggio particolare, avvolto dal mistero e con un ruolo di rilievo in quella struttura. La protagonista Clara dovrà vedersela faccia a faccia con qu...