Era notte. Camminavo tra gli alberi cosi conosciuti,però ora così soli...
Fra le lacrime e le immagini di mia madre e mio padre morti andavo sempre più nel cuore del bosco,dove i miei piedi non mi hanno ancora mai portato. Non mi importava dove andavo,camminavo avanti con le gambe doloranti e il vestito tutto bruciato e sporco.Mi sono fermata,non so dopo quanto tempo e dove mi trovavo,sono caduta in un sonno profondo e buio,che mi ha portato lontano dal mio incubo. Mi sono svegliata tra gli alberi che mi avevano sorvegliata per tutta la notte,e ora si muovevano appena colpiti dalle fruste del vento.
Avevo fame e sete,però non volevo muovermi da li. Volevo morire e diventare anch'io una stella come i miei genitori,per stare con loro. Sono rimasta li tutto il giorno a piangere tutto....anche il fatto che io sono ancora viva.
Alla mattina mi sono svegliata distrutta,avevo fame e sete e le mie forze e la voglia di vivere eranno inesistente. Mi sono alzata con le ultime forze e sono rimasta li,che mi incoraggiavo da sola. Ero più sola che mai. Avevo chiuso gli ochii e cominciato ad ascoltare quello che succedeva intorno a me. Il sole continuava a brillare, il cinguettio e i versi di mille animale si sentivano da lontano,cosi bello,cosi attraente, e per me cosi vuoto. Il bosco non sentiva il mio dolore,non sentiva che non lontano sono morti tante persone che non volevano nulla altro che vivere.
Lontano si sentiva una voce cosi magnifica, che mi chiamava verso di lei per trovare la forza di vivere ancora un minuto,una ora, un anno...un eternità. Sono andata verso di lei e ho trovato un ruscello, pulito,piccolo e freddo. Ho bevuto,e poi mi sono spogliata per lavarmi. Dovevo pulire dalla mia pelle il sangue,la terra e la cenere. Quanto vorrei pottere lavare anche il mio cuore dalle grida,dolore e paura,ma queste saranno lavate solo dal tempo,e nemmeno quello non porta lavare tutto.
Sono rimasta lì tutto il giorno,senza mangiare nulla a guardare l'acqua scorrere, cosi come ha fatto la mia felicità, senza che io possa fermarla.
Dovevo trovare un posto dove vivere,non potevo rimanere lì, come se la vita non aveva alcun valore,dovevo fare qualcosa,per mia madre,mio padre e mia figlia. Sapevo che loro erano su,e mi guardavano,di notte come stelle,di giorno come angeli.
1090-1091
Sono rimasta in quel bosco per un anno,sapendo che il resto della mia vita resterò li, a vivere tra gli alberi. Sapevo che era quello che volevo, vivere tra le cose che nessuno non sarebbe mai stato in grado di rubarmi ancora-bosco e animali.
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Una vita troppo lunga
VampirosForse nessuno ci crederà,ma questa è la pura verità. Sono nata nel 1075,in Transilvania, cioè oltre foresta. Sono nata come qualunque persona...ma alla età di 15 anni sono stata stuprata e rimasta incinta. Per motivi sconosciuti mio bambino è morto...