Capitolo 2: "Parlale!"

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“Eddai parlale! Non vorrai seriamente fissarla da lontano per un altro anno ancora, vero?” Mi disse la mia migliore amica, Dinah. “Ha ragione sai? Ormai è da due anni che ti piace e ancora non le hai parlato! È ovvio lei ricambia! Tu sei l'unica stupida qui che non lo vede!” Aggiunse la mia altra amica Zendaya. Io risi incredula: “Io? Piacere a Lauren?! Quando mai! E poi, che cosa dovrei dirle scusatemi?”

“Facci anche solo amicizia no?! C'è tanto di quell'amore nell'aria tra voi due che tra poco soffoco!”

“Dinah?!”

“La ragazza non ha tutti i torti, praticamente puzzate d'amore l'una per l'altra! È rivoltante” Zendaya aggiunse, facendo una faccia disgustata e fingendo di vomitare, prima di unirsi a Dinah, che era piegata in due dalle risate. Io le guardai irritata. “Eddai Mila, non ti offendere!” Mi consolò la mia migliore amica: “Tanto la Camren è endgame di sicuro!”

“Camren?” Fissai Dinah confusa. Lei mi guardò con un'espressione scandalizzata: “Non sai cos'è la Camren?! È la vostra ship. È l’otp di tutte le otp! È la mia vita!”

“Detto in parole povere, è la ship tra te e Lauren” mi spiegò Zendaya, dopo aver notato la mia espressione ancora più confusa. “Ah ok” Risposi io, prima di tornare a mangiare il mio panino. Eravamo soltanto all'ora di pranzo e io già non ne potevo più di scuola. Inoltre, avevo Lauren praticamente in tutte le mie classi e di conseguenza l'unica attenzione che avevo prestato era quella verso di lei. Subconsciamente, il mio sguardo si spostò su di lei, e io ammirai come i suoi meravigliosi, morbidi e ondulati capelli corvini incorniciavano il suo viso. Da dove ero seduta nella mensa, la potevo vedere di tre quarti, con la sua schiena rivolta verso di me. 'Meglio’ pensai, 'Cosí non mi noterà mentre la fissò come un’idiota’. La osservai attentamente, e mi trovai ad adorare ogni singolo momento in cui una delle sue amiche la faceva ridere, e lei buttava la testa all'indietro, e il suono più melodioso che io abbia mai sentito si perdeva per la mensa, confondendosi con tutti gli altri rumori. “Mila? Mila! MILA!” Saltai di paura quando la mia amica Dinah, che era seduta in parte a me, mi urlò nelle orecchie: “Cosa?!” Esclamai io, ancora scossa dallo spavento. La mia amica mi guardò con una faccia che diceva 'sei seria?’. “Ti ho chiesto che cosa hai intenzione di fare per la tua festa domani sera” mi comunicò lei. “Ah sì, pensavo di invitare tutti gli studenti del nostro anno per festeggiare un'ultima volta prima dell'inizio serio della scuola”

“Mi piace la cosa!” Commentò Zendaya. Io annuii. In un attimo, Dinah saltò dal suo posto e volò a sedersi in parte alla ragazza di colore, e le sussurrò qualcosa nell'orecchio. Osservai come la bocca di Zendaya si spalancò, per poi trasformarsi in un sorriso furbo che specchiava lo stesso di Dinah. Entrambe si girarono a fissarmi, gli stessi sorrisetti stampati sulle loro facce. Io le fissai per un attimo, prima di parlare: “Che c'è?” Chiesi loro. “Mhhh, fammi pensare” Cominciò la mia migliore amica fingendo di pensare intensamente, la mano destra al mento. “Non so come spiegartelo. Zey, avresti piacere a dirglielo tu?”

“Eccome D, è un onore” Rispose Zendaya, portando una mano sul cuore e fingendo commozione, prima di voltarsi verso di me nuovamente. “Allora Einstein, tu vuoi organizzare una festa giusto?”

“Si”

“Bene. Siccome gli studenti sono tanti, pensavamo di dividerci i ragazzi da invitare, però, gli studenti sono comunque tanti, quindi che ne dici di cominciare già a invitare tutti?”

Esitai a rispondere un attimo, cercando di capire dove volesse arrivare con la conversazione: “...Ok…”

“Perfetto” Riprese Zendaya, battendo le mani una volta per enfasi. “Che ne dici di cominciare ora?”

“...Ora?”

“Si. Coraggio, io prendo il tavolo delle cheerleader, Dinah tu prendi il tavolo degli atleti e Camila, perché non prendi quel tavolo lì?” Mi chiese, indicando giusto il tavolo a cui la ragazza dai penetranti occhi smeraldo era seduta. Solo in quel momento compresi le loro intenzioni: volevano a tutti i costi che parlassi con Lauren, anche solo per invitarla alla festa. Dalle loro facce divertite e colpevoli, capii di aver assunto un'espressione che specchiava i miei pensieri. “Devo proprio?” Mi lamentai. “Si” mi risposero entrambe. Sospirai profondamente prima di alzarmi e avviarmi verso il tavolo in cui si trovava la mia possibile anima gemella. Vedendomi arrivare, la ragazza scura di pelle (che credo si chiamasse Normani) si zittí, e fece cenno alle altre nella mia direzione. Nel momento in cui il mio sguardo incontrò quello di Lauren, il panico mi invase. Mi stupii nel momento in cui la ragazza dai capelli corvini assunse la stessa mia identica espressione, prima di spostare lo sguardo sul suo piatto e cominciare a giocare col cibo al suo interno. “Ciao ragazze!” Salutai io, mascherando il mio terrore con un sorriso un po' tirato. “Ehi… Camila, giusto?” Mi domandò la ragazza di colore. “Si, voi invece siete Normani e Ally giusto?” Risposi indicando in ordine lei e la ragazza bassettina al suo fianco. Normani annuii con un cenno del capo sorridendomi. Riportai lo sguardo su Lauren, il cui sguardo era ancora sul suo piatto: “E-ehi Lauren” balbettai con un sorriso stupido stampato in faccia. Mi schiaffeggiai mentalmente per non essere in grado di controllare le mie emozioni. La testa della ragazza scatto verso di me talmente veloce che per un attimo mi preoccupai che il suo collo si potesse spezzare. “Ehi Camila” mi rispose lei, sorridendo leggermente e mordendosi il labbro, facendo volare selvaggiamente le farfalle nel mio stomaco. Le sorrisi ancora una volta, prima di spostare di nuovo la mia attenzione anche sulle altre ragazze: “Do una festa domani sera a casa mia e volevo chiedervi se vi andrebbe di venire” domandai, stavolta più tranquilla. La mia confidenza sembrava ritornare e per questo ringraziai probabilmente tutti gli dei esistenti. La ragazza più chiara di capelli, Ally, mi sorrise allegramente prima di rispondere: “Certamente! Ci farebbe più che piacere partecipare, giusto ragazze?”

“Oh sì!” Rispose entusiasta Normani.

“Perfetto! Lauren?” Domandai alla ragazza dai capelli corvini, che aveva la testa bassa e giochicchiava con le dita. “Eh? Oh sì, certo. Assolutamente” Rispose velocemente dopo aver alzato la testa e avermi guardato per un solo attimo prima di aver portato lo sguardo altrove. Rimasi stranita dal suo comportamento: era come se fosse intimorita da me, il che mi confuse non poco. Facevo così paura? Eppure ne Ally ne Normani sembravano temermi. E comunque non ero una persona spaventosa, di questo ne ero certa, se proprio ero l'opposto! “Ottimo! Allora ci vediamo lì, ciao ragazze!”

“Ciao” mi risposero tutte e tre in coro. Tornai al mio tavolo, dove trovai le mie due amiche che mi fissavano incuriosite. Io mi sedetti e tornai a mangiare, aspettando che una delle due chiedesse la fatidica domanda che sapevo mi avrebbero fatto. Dinah fu la prima a farsi avanti, non riuscendo più a resistere: “Allora?! Com'è andata?”

La Dominatrice di Menti (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora