capitolo 2

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'L'altra notte ho visto dormire un angelo, una farfalla all'inferno... Brah..'
Le note aggressive di 'Impeto e tempesta' rimbombavano nell'auto e noi le cantavamo a squarciagola.
Dopo la mia vittoria, eravamo pronti a festeggiare come se non ci fosse un domani, così, dopo un rapido cambio di look, decidemmo di andare al nostro locale preferito still vodka.
Avevo raccolto i capelli in un disordinato chignon, lasciando fuori qualche ciocca, indossavo un abitino semplice e stretto in vita, uno dei miei preferiti, soffice cotone e tenue tonalità grigia.

Miller's pov
Vanessa era.. era da togliere il fiato, porca troia.
Indossava quell'abito così stretto, così sexy ma allo stesso tempo elegante.
È la ragazza più bella che abbia mai visto, dolce, divertente, forte e determinata.

"Sei un incanto" le dissi.

Con il sorriso di un angelo sceso in terra, oh santo dono del cielo, rispose: "Miller, vogliamo parlare di te?"

La sua era solo gentilezza, i suoi sentimenti si fermavano ad una semplice amicizia, di certo non mi trovava brutto, cosa che non si può assolutamente dire di me, ma non provava comunque nulla.
Bella merda, io la amo e lei mi vuole bene.

Vanessa's pov
Miller si comportava stranamente, lo scrutai con attenzione cercando una risposta, capii che la mia vicinanza gli creava molta soggezione e mi allontanai per non turbarlo ulteriormente.
Presi le chiavi dell'auto ma Chris me le strappò di mano e le lanciò a Miller.
"Ehi!" dissi confusa
"Allora, 1: ti vogliamo bene ma alla guida sei da morte istantanea appena tocchi l'acceleratore 2: guida Miller, io e te dobbiamo parlare" spiegò lui.
Anuii ancora più spaesata e dopo poco partimmo.

"Ascolta piccola, devi dare un po' di tregua a quel ragazzo" mi bisbiglió Chris all'orecchio per non farsi sentire dagli altri

"Chri' ma che dici? Sei diventato ancora più scemo? ti voglio bene cuoricino" esclamai, attirando l'attenzione.

"Vedi, nemmeno te ne accorgi! Parlo di Miller, prima, per poco non ti sbavava addosso, con quel vestito.. per poco non sveniva!" continuava lui "vestiti in modo più semplice, prima o poi gli verrà un attacco cardiaco"

"No ma dico, sei serio? Mi dovrei vestire come una barbona?" risposi esasperata

"Non dico questo baby, non è solo per lui, ma è anche per te, attiri troppo l'attenzione, al club qualche malintenzionato potrebbe avvicinarsi.." fece una breve pausa, ed io roteai gli occhi scocciata, sembrava una madre iperprotettiva e per giunta isterica, continuò "non fare la bambina e ascolta, siamo preoccupati per te: stai diventando sempre più famosa e conosciuta, tutti ti vorrebbero.
E comunque a quel povero Cristo potresti anche dare una possibilità, uscirci inieme qualche volta..non so"

"Mi so difendere benissimo da sola, se qualcuno si avvicina in modo sospetto gli do un calcio nei coglioni così forte da staccarglieli. In quanto a Miller, ci penserò su." dissi decisa

"Va bene piccola killer, ma per stasera ti teniamo d'occhio" disse quella gatta ciclata di Chris

"Pure i bodyguard, va bene madre-cagacazzo" risi ancora incredula.

Fuori dal club c'era una coda immensa, ma noi eravamo 'privilegiati',come dire...con gli agganci.
Un nostro amico buttafuori, ci fece entrare dal retro. La festa ebbe inizio.

Miller andò subito a prendere qualcosa da bere per tutti
"Mojito, per iniziare?"chiese.
Già gasati, rispondemmo tutti in coro con un 'sì'
Nel frattempo Pablo mi prese per mano e iniziammo a ballare freneticamente, gli altri si aggiunsero.
Dopo un'ora, circa, qualcuno mi picchiettó sulla spalla ed io mi girai di scatto facendo così rovesciare il bicchiere che costui aveva in mano, sulle mie scarpe.
Rivolsi uno sguardo inferocito alla persona di fronte a me: un ragazzo alto, palestrato, affascinante, molto bello. Subito s'inginocchiò ai miei piedi e iniziò a pulirmi i tacchi neri da 12 cm.
I miei amici ridevano come scimmie rincoglionite, tranne Miller che era molto teso e pronto ad attaccar briga, li fulminai con lo sguardo.

"Sei comunque alta, anche senza queste" disse il ragazzo indicando le mie scarpe.

"Sì, allora? Mi piace metterle. Piuttosto la prossima volta fa più attenzione" risposi irritata

"Che caratterino.
Se tu non ti fossi girata così distrattamente nulla di tutto ciò sarebbe accaduto." disse sfidandomi

"Come osi! Non aggiungere altro prima che ti salti addosso!" esclamai

"Accomodati" dichiarò con aria losca

"Oh maledetto pervertito, non intendevo quello! Possibile che siate tutti depravati?!
E che cazzo vuoi?"

"No, io no.
Tu sei la pervertita che ha detto di volermi saltare addosso.
Comunque volevo semplicemente salutarti.
Ciao Vanessa"

Notai che Miller era davvero adirato infatti, poco dopo, mi prese per i fianchi e mi trascinó fuori dal locale.
Nel frattempo l'irritante ragazzo gridò: "A domani"

Ero davvero confusa, cosa intendeva con 'a domani'?

Mi sedetti sul marciapiede e Miller si appoggiò ad una macchina, lo scrutai di sottecchi ma se ne accorse.
Fu un attimo.
Si avvicinò a passo sicuro, mi fece alzare, mi avvicinò al suo petto, mi strinse a lui, alzò il mio volto e mi bació.


'°ノ。ゞ(✿)ヾ。ノ°'
Hii :)
Eccovi una foto di Miller

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