capitolo 4

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"Ciao Blake" rispose Ans al suo saluto

"Ciao rovesciatore di bicchieri" salutai gentilmente

"Mi sembra di averti già chiesto scusa, anche se non è stata colpa mia"
chiarì Blake

Anselmo si mise a ridere e io gli diedi una gomitata dritta allo stomaco

"Ahi, sempre aggressiva eh" piagnucolò

Irritata estrassi il telefono dalla tasca dei jeans e iniziai a smanettare smaniosamente sul display, intanto i due scimmioni si misero a parlare di football.
Stavo scrivendo qualche strofa sui post-it del cellulare, quando qualcuno mi richiamò all'attenzione
"Va' stai messaggiando con Miller? Perché non è ancora arrivato?" chiese Anselmo

"Forse" risposi evasiva

"Chi è Miller?" s'intromise Blake

"Questi non sono affari che la riguardano, Signor Thompson" sibilai sarcastica

"Cos'è tutta questa confidenza?"rise con sguardo di sfida

"Potrei dire lo stesso di te"
dissi con un sorrisetto impertinente

Nel frattempo Anselmo si godeva divertito la scena:
"Certo che voi due siete proprio una bella coppia"

"Non proferire mai più quella parola associandola a me e a questo troglodita!" adesso ero proprio un fascio di nervi.
Chiusi lo sportello dell'armadietto sbattendolo con forza, e incamminandomi a passi pesanti per il corridoio.

Decisi di fare una sosta al bagno per calmarmi del tutto, mi sciacquai il viso con acqua fresca e poi presi un respiro profondo prima di uscire.

Mentre m'incamminavo verso l'aula, incontrai una mia cara amica di scuola: Giselda Sherman, così, chiacchierando, raggiungemmo insieme l'aula di storia.

Sapevo che sarebbe stata una giornata impegnativa, tra il test di matematica e zoologia, gli allenamenti della squadra di basket e le audizioni per gli aspiranti membri del club di canto, ma non credevo sarebbe stata anche dannatamente irritante.

La prima cosa che vidi entrando nella classe, fu il sorriso soddisfatto di quel deficiente di Thompson.
Tutti i banchi erano già stati occupati, la mia amica aveva preso l'ultimo, e l'unico maledetto posto rimasto era quello vicino a quel babbeo che continuava a battere sul legno della sedia per farmi capire che potevo sedermi lì.
Avevo due alternative: dare di matto e rifiutarmi di partecipare alla lezione dando il via ad una rivoluzione studentesca in stile bellico, o prendere posto.
Optai per la seconda, non ero ancora pronta a prendere il posto di Maximus, Russell Crowe, in una versione moderna de Il Gladiatore.

Nonostante gli strani sguardi che, di tanto in tanto, l'homo erectus al mio fianco mi lanciava, la lezione stava procedendo velocemente e tutto sembrava andare per il meglio; quando il professore pronunciò le fatidiche parole: "Ragazzi, ho deciso di farvi svolgere una ricerca sul medioevo. Lavorerete a coppie e vi assegnerò argomenti specifici, poi alla fine delle prossime due settimane esporrete il resoconto del vostro lavoro.
Adesso con calma scegliamo le coppie"
Quel "scegliamo", non prometteva nulla di buono.
Il professore si girò sorridente verso di me: "Vanessa cara, - sì, abbastanza viscido- vedo che ti sei staccata dal solito gruppo, la scelta migliore, credo proprio che tu e Thompson farete una bellissima coppia"

Boccheggiai sul punto di svenire, ancora quella parola riferita a me e allo zoticone, non ci potevo credere.
L'universo si stava prendendo gioco di me e in tutto quel casino, Miller non si era ancora fatto vedere.





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Hii :),
Spero che il capitolo vi piaccia, so che è molto breve e mi scuso per questo, ma aggiornerò presto
Baci💗💗Bebe
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