Capitolo 3

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Corsi per un po' finché non sentii il fiato farsi sempre più pesante ,le gambe stavano cedendo non sapevo dove mi trovavo,l'unica cosa di cui ero sicura è che non resistevo più a tutto questo.Mi ero vista l'infanzia strappata via ,e ora anche l'adolescenza che mia nonna mi aveva descritta con tanta passione si stava frantumando in mille pezzi, davanti a me ,e io ero lì in frantumi  senza poter fare niente .Vedevo il mio corpo spezettezarsi in mille pezzi proprio davanti a me ,non sapevo che fare.Mi misi seduta su il marciapiedi e lasciai che quelle emozioni che così a lungo avevo represso e soffocato venissero fuori ,era come respirare per la prima volta dopo tanto tempo .Mi sentivo un po' più libera ma sempre più fragile .I pantaloni erano zuppi come d'altronde il resto del mio corpo .Iniziai a camminare, in giro non c'era nessuno ,neanche le macchine ,cercai il nome di una via ma niente sembrava di essere nella terra di nessuno.Camminai per circa un'ora senza sapere dove stessi andando e senza poter chiamare nessuno ,perché il telefono si era scaricato e non si accendeva.Pensai di poter suonare al citofono di qualcuno e chiedere delle indicazioni.Mi avvicinai a una casa con un portone verde ,suonai e non mi rispose nessuno .Così mi rincamminai nella speranza che qualcuno mi potesse aiutare .Non feci in tempo a voltare l'angolo della strada che sentii una voce di maschio che avevo già sentito pensavo di sbagliarmi e continuai a camminare ,ma poi rieccola quella voce ,era più distinta questa volta la sentii chiaramente "Elisabetta!" "Elisabetta aspetta dove vai?",mi girai e vidi Lorenzo gli dissi "Ma che ci fai qui?" E lui "Ci abito scema" Nel momento in cui realizzai che avevo appena suonato a casa sua ,mi nascosi il viso tra i capelli .Appena mi raggiunse mi disse "Dai vieni in casa ,c'è pure Simona" Al solo sentire quel nome il mio volto cambiò del tutto ,ma cercai di rispondergli in maniera gentile "No tranquillo sto bene " E lui "Dai non fare la stupida ,ti prenderai la broncopolmonite!" Prima che potessi rispondergli mi aveva già preso per un polso ,finché non ci avicinamo a casa sua mi guardò negli occhi e mi disse "Cosa ci facevi qui?" "Ehm...si bhe sai Umm " "Si?!" "Eh bhe.... ho perso l'autobus e mi sono ritrovata qui " .Capivo dai suoi occhi che non mi credeva ma prima che potesse dire qualcosa ,Simona aprì la porta .

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