La Limousine si fermò davanti a casa Brown.
-Pensavo che mi volessi portare a casa- disse Chloe sorridendo.
-Mia madre è dal suo nuovo compagno stasera, credevo che volessi rimanere con me ancora per un po'. Ma se non è così allora ti faccio portare a casa-
-Pensi che rinuncerei ad una serata soli tu ed io?-
I due entrarono in casa, chiusero la porta congedando l'autista e poi Christopher sussurrò:
-Aspettami qui-
Chloe rimase perplessa, perché nel suo immaginario di solito erano le ragazze ad andare a ritoccarsi il trucco e a sistemarsi in bagno prima di trascorrere del tempo in intimità col proprio fidanzato. Si accomodò sul divano e stese i piedi sul tavolino, togliendosi le scarpe. Sentendosi parecchio come un uomo in attesa della propria fidanzata, le venne quasi voglia di accendere il televisore per seguire una partita di football mentre aspettava, ma non si mosse. Christopher tornò circa dieci minuti dopo, scalzo e senza giacca, con le maniche della camicia arrotolate fino ai gomiti.
-Ma che hai fatto?- chiese Chloe squadrandolo.
-Scusa se ti ho fatto aspettare. Vieni con me- la prese per mano e la guidò al piano di sopra.
-Non potremmo accendere la luce?-
-Fidati di me, Chloe- inizialmente Chloe non vedeva nulla, ma già da metà scala si scorgeva un debole bagliore: dall' ultimo gradino partiva una lunga fila di candele tondeggianti e profumate, petali di rose rosse, rosa e bianche erano sparsi sul pavimento di parquet per tutta la lunghezza del corridoio, fino all' interno di una stanza. Christopher si voltò a scrutare l' espressione di sorpresa di Chloe, che aveva un sorriso bellissimo dipinto sul volto. -Oh, Chris- sussurrò la ragazza con le lacrime agli occhi per la commozione. Christopher le baciò dolcemente la testa e le prese nuovamente la mano: -Seguimi- La condusse fin dentro la stanza a cui portavano i petali e le candele, e questa si rivelò essere vuota, se non per la spropositata quantità di petali di rosa, rose intatte e candele profumate grandi, medie e piccole, oltre alla gigantesca vasca idromassaggio colma d' acqua e schiuma. Il primo pensiero di Chloe a quella vista fu: "Oh, cazzo, ma è una Jacuzzi!" e sapeva che al suo posto Amy l' avrebbe espresso ad alta voce. Quello che lei invece disse fu: -Chris... è il sogno di ogni ragazza- e lui le sorrise, compiaciuto dell' emozione che era stato capace di suscitare in lei. Le fece una carezza lungo la tempia, la guancia, il collo. Le sfiorò le labbra con le sue labbra, e senza allontanarsi le disse, piano –Ti amo Chloe-
Lei si lasciava baciare, sulla fronte, sulla bocca, sul collo, sul seno, mentre i vestiti scivolavano via e tra carezze e baci si immerse con lui nella vasca, con la schiuma e i petali a solleticarle la pelle.
-Ti amo Christopher-
Amore, desiderio, gioia immensa si mescolavano tra acqua e lacrime, tra baci e sorrisi in un' emozione che Chloe avrebbe voluto che durasse per l' eternità, ma che dopo un tempo che i due amanti non riuscirono a decifrare, fu smorzata dalla metallica suoneria del telefono di Christopher.
-Hai una suoneria orrenda- commentò Chloe -oltre che orrendo sia il fatto che tu lasci il telefono acceso in momenti come questi-
-Cavolo, amore, mi dispiace. Questo è sicuramente Nigel che è rimasto a piedi e sarà incazzato nero. Se non gli rispondo dici che è peggio?-
-Rispondigli!-
Christopher uscì dalla Jacuzzi e, con i petali di rosa che gli si incollavano ai piedi, frugò nelle tasche dei pantaloni abbandonati a terra, in cerca del telefono. Chloe si appoggiò con le braccia al bordo della vasca, seguendo con adorazione ogni suo movimento. Lo trovò e rispose: -Leah, che succede? Pensavo fosse Nigel- qualche istante di pausa, in cui Chloe vide l'espressione sul suo volto mutare radicalmente, poi disse: -Arrivo immediatamente-
Chiuse la chiamata e scaraventò il telefono sul pavimento, afferrando un asciugamano così velocemente che Chloe sussultò. -Rivestiti, dobbiamo andare, Nigel è al pronto soccorso-
Ci volle un po' per realizzare quello che Christopher aveva detto, poi asciugandosi, Chloe chiese:
-Leah ti ha detto cosa è successo di preciso?-
-Ha solo detto che le ha prese alla grande da Freeman. Accidenti! Gliel' avevo detto: "Trattieniti, Nigel, quello ti distrugge". Mio fratello non ha mai tirato un pugno in vita sua, è ovvio che con un violento come Bob, che è per giunta alto dieci centimetri più di lui, avrebbe avuto la peggio-
-Sì, ma finire addirittura al pronto soccorso...-
In tempo record furono in ospedale. Erano le 3.22 di notte e c' erano pochissime persone in giro, per lo più personale sanitario, qualche persona bisognosa d' aiuto in attesa del proprio turno, e Leah, in compagnia di Robert, che gli stavano venendo in contro. Christopher vedendoli affrettò il passo, abbracciò la cugina e chiese: -Nigel?-
-Sta bene, più o meno, vi accompagno- disse Leah guardando prima Christopher, poi Chloe. Robert camminava accanto a loro in silenzio.
Appena fuori da un piccola stanzetta Caleb, Caroline, John, Aymon, Eleanor, Bridget, Amy e Kyle. Christopher non fece nemmeno caso a loro, entrò a velocità supersonica dalla porta urtando la spalla di John. Chloe si mosse più lentamente, incrociando lo sguardo di Amy e poi quello di Kyle. "Che diavolo ci fa lui qui?" si chiese. Dopo un muto saluto all' amica, entrò a sua volta nella saletta, dove trovò Nigel seduto su un lettino da visita con le gambe penzoloni, Nicky seduta accanto a lui, e un uomo che non aveva mai visto ma che somigliava vagamente a Caroline.
-Da quello che aveva detto Leah sembrava che tu fossi in fin di vita- stava dicendo Christopher al fratello.
-Sto bene, sono solo un po' ammaccato e ho perso un po' di sangue, ma sono vivo e vegeto- rispose Nigel.
-Ma hai due coste incrinate!- esclamò Nicky. -Nulla di serio- minimizzò Nigel.
-Hai chiamato mamma?- domandò Christopher.
-No, vostra madre andrebbe nel panico. Leah ha chiamato me e io chiamerò mia sorella quando Nigel potrà tornare a casa- interloquì l' uomo sconosciuto.
-Grazie zio Chester- disse Nigel.
-Figurati. Ero già contrario a chiamare Chris. Sapevo che avrebbe reagito in maniera esagerata, nervosetto com'è. Identico a sua madre- continuò lo zio Chester dando una sonora pacca sulla schiena di Christopher, che sorrise rilassandosi dalla tensione accumulata dalla telefonata di Leah fino a quel momento.
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La Legione del demonio
Teen FictionNicole, Chloe ed Amy sono tre adolescenti amiche per la pelle nonostante le personalità molto diverse tra loro. Frequentano la stessa scuola superiore, dove sono abituate a passare inosservate; questo perchè non sono dotate di talenti speciali, nè d...