Capitolo 4

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[Third Person POV]


Jimin entrò nell'appartamento sbattendo la porta. Il rumore causò la reazione arrabbiata e confusa degli altri membri, che si zittirono tuttavia vedendo che il giovane stava camminando velocemente verso la sua stanza; era bagnato fradicio, arrabbiato e determinato a non scusarsi per il suo comportamento. Non rivolse nè lo sguardo nè la parola verso i suoi amici.

Yoongi, Jungkook e Namjoon si trovavano in sala, intenti a guardare la TV o il proprio cellulare. Hobi quella sera sarebbe rimasto fino a tardi nello studio, ma li avrebbe comunque raggiunti verso l'ora di cena.

Jin, ancora in cucina, si ritrovò sconvolto dal comportamento di Jimin. Aveva mandato lui e Tae a comprare due semplici cose e già stavano litigando? «Ya, dove sono le cose per la cena? Jimin-ah!»

Nessuna risposta.

Presto si sentì aprire di nuovo la porta e lo sguardo dei ragazzi cadde su un Taehyung altrettanto bagnato, ma in un pessimo stato. I capelli gli ricoprivano il volto silenzioso e senza vita.

Lentamente Taehyung poggiò le due borse che teneva ancora in mano sul tavolo, davanti alla faccia stupita di Jin. «Eccoli, hyung.»

Yoongi non fece in tempo a domandargli cosa fosse successo, non riuscendo a frenare la sua curiosità, quando un'altra porta si sentì sbattere.

Jimin era uscito dalla sua camera, con una borsa nera che usava comunemente quando andava a esercitarsi nello studio. Percorse lo spazio che gli mancava verso la porta senza incrociare lo sguardo del suo migliore amico, pronunciando solo un leggero «Ceno fuori» diretto a Jin.

Una volta uscito dall'appartamento, Jimin raggiunse Hobi allo studio. L'amico notò subito il cambiamento d'umore e quando ricevette un sms da Yoongi riguardo la cena, gli sembrò opportuno far loro sapere che Jimin era lì con lui, nel caso fossero stati preoccupati.

'È qui con me allo studio, Yoongi-hyung.'

'Bene. Cosa cavolo lo ha fatto incazzare così tanto da non rispettare i suoi hyung?.'

'Calmati hyung, non lo so nemmeno io. Per ora penso che starò con lui e ceneremo qui. Avvisa Jin-hyung per favore.'

'Ok. Buona fortuna, ne avrai bisogno.'

'Shh. Mangia italiano anche per me ;)'

Mettendo via l'iPhone, Hobi tornò a squadrare Jimin cercando di individuare qualche indizio di quello strano comportamento. «Jimin-ah, ceni con me? Pensavo di ripassare un po' di coreografie e poi mangiare del ramen.»

«Mh. Si, hyung. Grazie.»

Per quanto il Jimin descritto da Yoongi lo avesse trattato male, quello che aveva ora davanti Hoseok era innocuo. Vi era lo stesso la rabbia nei suoi occhi ma stava cercando di mantenerla nei limiti, usufruendo di essa come energia durante il ballo.

Jimin non riusciva a comprendere ciò che gli era appena successo. In più si trovava nello stesso luogo in cui Taehyung gli aveva esplicitamente detto quello che provava. Come può un giorno baciarmi e il giorno dopo considerarlo uno sbaglio?, pensò.

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