due.

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- 1983 -

"Fel, alzati presto!"

Charles mi svegliò di colpo.

"Cosa succede, Charles?" Chiesi preoccupata.

"Gli ultimi incubi di Jean..."

Al suono di quelle parole mi irrigidii, gli incubi di Jean ultimamente erano diventati catastrofici e demoniaci. Raccontavano di morte e distruzione.

"C-cosa ha sognato stavolta?" aggiunsi roteando gli occhi.

Credevo che fosse solo un'altro incubo, come tutti gli altri, Chalres mi veniva sempre a svegliare di soprassalto quando succedeva, infatti la situazione stava diventando ripetitiva e innocua in un certo senso, molte delle volte volevo solo tornare a dormire.
Mi poggiò una mano sulla coscia destra e lì, in quel momento vidi ciò che aveva visto Jean: un mutante seminava fuoco e distruzione su tutto il pianeta, i nostri amici morivano uno dopo l'altro, vidi me stessa e vidi il mio collo stretto tra le mani di quel mutante.
Spalancai gli occhi e guardai Charles.

Lo so.

"Hank ci aspetta da Cerebro." Disse accarezzandomi il viso.

Non nascondo che dopo questo contatto tra me e lui le mie guance si colorarono di un rosso porpora, nonostante la situazione fosse alquanto preoccupante.
Annuii. Velocemente mi alzai dal letto e presi al volo la felpa che aveva iniziato a seguirmi, la indossai e aprii la porta.

"Hank! Hai scoperto qualcosa?" Gli chiesi avvicinandomi.

Hank si perse un attimo a guardare il mio abbigliamento poco "studiato". In effetti, abbinare una felpa verde scuro con un pantalone decisamente sciolto e informale quanto un pigiama, attirava l'attenzione non poco. Soprattutto se ero accompagnata da un uomo che badava all'eleganza, vestendo delicati maglioncini rosa.
Distolse immediatamente lo sguardo quando lo guardai interrogativamente.

"Questi i-incubi potrebbero essere dovuti ad un evento naturale, un sisma, una fonte di energia, con l'epicentro dall'altra parte del mondo." Disse sistemandosi frettolosamente gli occhiali.

"Dove?" Chiese Charles visibilmente preoccupato.

"Il Cairo."

Non una parola, ci guardammo mentre la tensione ci lacerava lentamente.
Lui annuì.
Charles si diresse verso le porte di Cerebro.

Benvenuto Professore.

Non ero sicura di voler sapere la verità dietro a tutto questo.
Hank impostò le coordinate sulla barra di controllo ed incrociò le braccia in attesa. Charles si mise il casco e mi guardò.

"Dammi la mano, vedrai anche tu."

Mi sedetti a terra vicino a lui e mi prese la mano.
Raggiunsi l'Egitto con Charles, ci avvicinammo a Il Cairo e trovammo un passaggio sotto terra. Una piramide in fondo ad esso aveva iniziato a brillare di luce propria, degli uomini erano in adorazione, ma una persona, una donna, stava fuggendo.

"È lei."

Moira...

* * *

Mi lasciai convincere da Charles a lasciar perdere le lezioni per quel giorno per accompagnarlo alla sede della Cia dove lavorava Moira.

Parcheggiai l'auto di Charles lì vicino ed entrammo nella Hall.

"Buongiorno, in cosa posso aiutarvi?"

Si avvicinò un uomo, sembrava pronto a scaraventarci fuori, ma il suo tono di voce mi convinse a parlargli in modo onesto, almeno all'inizio.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 20, 2017 ⏰

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