CAPITOLO 4

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L'indomani una volta sveglia, trovai Fede accanto a me ancora dormiente, con un braccio fuori dal letto. Restai per qualche secondo a guardarlo poi decisi di andare di alzarmi per poi dirigermi in bagno. Mi alzai cercando di non farlo svegliare poi raggiunsi il bagno, dove lavai la faccia, poi uscì dirigendomi verso la cucina.

Avevo una leggera fame, così decisi di fare colazione ma ovviamente, visto che non conoscevo la casa, fui costretta ad aprire tutti i mobili per trovare le varie cose. Presi il latte dal frigo e trovai dei biscotti in uno dei mobili, poi presi una tazza a caso e iniziai a fare colazione.

 Iniziai a immergere il primo biscotto nel latte, poi il secondo, il terzo e così via, e iniziai a pensare che l'amore fosse proprio come quei biscotti, all'inizio ricco di passione di sentimenti e di emozioni varie, proprio come il biscotto inzuppato di latte, poi però se lo fai stare troppo nel latte si sa, si rompe, la stessa cosa l'amore, se cadi nelle illusioni e costruisci troppi castelli in aria, si rompe tutto.

Ad un tratto sentì due mani braccia stringermi da dietro, e ovviamente non poteva che essere Fede. 

Fede: Buongiorno

Io: Buongiorno 

Risposi, e lui continuò a tenermi stretta tra le sue braccia poi continuò dicendo

Fede: Quando mi sono svegliata e non ti ho vista per un attimo ho pensato che fossi scappata e invece eccoti qua, a fare colazione

Concluse, poi mi alzai posando la tazza nel lavandino. Fede prese posto accanto al tavolo mentre con un dito scorreva sul display del suo cellulare, io invece tornai in camera sua.

Una volta entrata misi i vestiti che avevo la sera prima, poi diedi una sistemata ai capelli e tornai giù in cucina da lui.

Fede: Allora che vogliamo fare?

Chiese alzandosi e bloccando il telefono che scivolo dalle sue mani finendo sul tavolo

Io: veramente vorrei tornare a casa

Risposi, guardando prima il pavimento e poi lui

Fede: Ne sei sicura

Chiese avvicinandosi a me, annullando quasi del tutto le distanze e cercando un contatto visivo con me.

Io: Si, ne sono più che sicura

Dissi fredda, e lui lo notò così senza dire nulla tornò in camera sua.



(Fede's Pov)

Ero appena salito in camera mia, quel suo modo di rispondere, quel suo modo di fare mi rendeva nervoso, ma io volevo e dovevo riconquistarla.

Mi cambiai e tornai da lei con in mano le chiavi della macchina

Io: Allora andiamo

Dissi guardandola, poi uscì fuori in giardino e iniziai a spostare la macchina dal posto di parcheggio. Salì al lato passeggeri, però non feci nulla restai fermo, avevo bisogno di essere chiaro con lei, e lei doveva essere chiara con me, così presi in mano la situazione

Io: Ascoltami, so che ne abbiamo parlato già ieri ma forse non sono stato molto chiaro con te

Mi fermai, pensando a come rendere più incisiva la frase, poi continuai

Io: Io ti rivoglio indietro, voglio tornare con te, voglio tornare ad assaporare le tue labbra, e non sai quanto mi manca quel tuo lato dolce e....

Mi fermò prendendo la parola

Cloe: Se ci siamo allontanati non è di certo colpa mia 

Rispose, guardando fuori dal finestrino, e mettendo le braccia conserte

Io: Si lo so, è stata colpa mia, ma dimmi almeno se provi ancora qualcosa per me, dimmi cosa pensi di me

Chiesi sperando in una sua risposta positiva, ma ovviamente non rispose, restò in silenzio lasciando mille dubbi nella mia mente

Io: Ho capito andiamo...

Dissi con un misto di malinconia e rabbia



(Cloe's Pov)

Ero ancora in macchina con Fede e fortunatamente eravamo quasi arrivati vicino casa mia. Una volta arrivati vicino al vialetto di casa mia fermò l'auto, mi girai verso di lui aveva una strana espressione forse causata dalla mia non risposta alla sua domanda, ma decisi di continuare così

Io: Beh....Allora ciao

Dissi, continuando a guardarlo e lui senza degnarmi di uno sguardo mi salutò, così scesi dall'auto facendo leggermente sbattere la portiera, e iniziai ad incamminarmi verso il vialetto che portava a casa, ma ad un tratto mi sentì chiamare, così mi girai

Vidi Fede scendere dall'auto e venirmi incontro, poi mise le mani sui miei fianchi e mi lasciò un bacio a stampo

Fede: Sappi che io ti riavrò, ti  voglio troppo Cloe

Detto ciò andò via, lo visi salire in auto e andare via. Rimasi lì immobile per qualche secondo a pensare alle sue labbra sulle mie, alle sue parole, a quel ''ti voglio Cloe'' era tutto così irreale eppure era successo davvero.

Una volta rientrata in casa mi accorsi di essere ancora sola, mio padre doveva ancora tornare da lavoro, così chiamai Ludovica, che non tardò a rispondere alla chiamata

Ludo: Hey, com'è andata?

Io: Beh grazie di avermi parlato del vostro incantevole piano

Dissi facendo le virgolette con una mano, poi Ludovica continuò

Ludo: Hai detto incantevole, quindi è andata bene

Disse curiosa di sapere tutto quello che era successo, così le spiegai tutto per filo e per segno, e per certi versi rimase abbastanza contenta di quello che lei e gli altri avevano fatto la sera prima.

Terminata la chiamata, vidi che era ormai ora di pranzo, così decisi di aspettare e una volta tornato pranzammo insieme, e ovviamente non raccontai lui la verità, ovvero che avevo dormito a casa di Fede, ma semplicemente dissi che ero stata da Ludovica




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SPAZIO AUTRICE

Ecco il quarto capitolo, cosa ve ne pare? 

Spero tanto che vi piaccia <3




Mai contro cuore 2 || Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora