CAPITOLO 3

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Io: Stai scherzando vero?

Chiesi, guardandomi ancora intorno, non poteva essere vero...

Fede: No, non sto scherzando

Io: Bene, allora portami a casa non voglio passare del tempo con te

Dissi girandomi e dandogli le spalle, poi lo vidi sorpassarmi e andare verso la sua macchina lasciandomi li da sola, così decisi di seguirlo. Lo vidi salire in macchina poi mise in moto

Fede: Allora sali oppure no?

Chiese abbassando il finestrino dal lato passeggero, e senza rispondere salì in auto. Fede iniziò a guidare verso casa, e io iniziai a guardare fuori dal finestrino ma qualcosa non andava. Il silenzio regnava tra di noi, e più guardavo fuori e più mi rendevo conto di una cosa, non mi stava portando a casa...

Io: M...Ma questa non è la strada verso casa mia

Fede si girò e mi guardò

Fede: Ma tu non avevi specificato la casa...

Io: Fede...Portami a casa, casa mia grazie

Fede: Ma ormai siamo già arrivati

Fermò l'auto d'avanti a una casa, forse la sua. Il giardino era grande e a quanto pare anche la casa lo era. Lo vidi scendere dall'auto e dopo un po scesi anche io

Io: Ti ho detto che voglio andare a casa mia

Non rispose entrò in casa e mi fece entrare. Non c'era nessuno eravamo solo noi

Io: Perchè mi hai portata qui?

Chiesi, mentre lui tolse la sua giacca mettendola sull'attaccapanni vicino alla porta. 

Fede: Perchè dobbiamo parlare, e risolvere questa questione

Io: E cosa c'è da risolvere, che c'è quella ragazza non ti soddisfaceva abbastanza

Dissi riferendomi alla ragazza vista sul giornale, poi prese posto sul divano grigio posto vicino al muro del salone.

Fede: Siediti

Picchiettò la mano sul posto libero accanto a lui, e feci esattamente come mi disse. Avanti a noi c'era un camino e sopra e sulle mensole nei lati c'erano un sacco di foto di lui e Benji e anche qualche suo ritratto che io iniziai a guardare, poi però mi riportò alla realtà.

Fede: Bene ora possiamo parlare

Non volevo parlare con lui, non volevo ascoltarlo, eppure qualcosa in me mi consigliava il contrario

Io: Va bene, parliamo

Risposi quasi seccata

Fede: Quella ragazza di cui stai parlando, si chiama Sofia e si, in questo periodo che non ci siamo ne più visti ne più sentiti mi sono frequentato con lei, ma non c'è stato nulla di quello che tu credi, nulla di così importante...

Io: Una ragazza da una botta e via insomma

Dissi senza guardalo in faccia, poi continuai

Io: Forse tu non hai capito una cosa però, in questo periodo non ti sei fatto più sentire e avevi promesso il contrario. Ho passato notti a pensare a te, giornate intere con le lacrime, ma a te di tutto ciò non è importato mai nulla

Conclusi, mentre i miei occhi iniziarono a farsi lucidi perche si, nonostante tutto continuavo a provare qualcosa per lui, continuavo a sentirmi legata a lui in qualche modo.

Fede: Non è vero, se con lei non c'è stato nulla e stato proprio per questo, qui dentro

Disse indicando la sua testa, poi andò avanti

Fede: Qui dentro ho sempre avuto te, proprio così come sei.

Prese la mia mano, e fu proprio in quel momento che una scossa percorse la mia mano e iniziò a camminare lungo tutto il braccio.

Io: M...Ma allora perchè non ti sei più fatto sentire?

Chiesi 

Fede: Perchè non volevo complicare le cose, tra di noi c'era la distanza, era una sorta di relazione a distanza e quindi ho preferito tenermi lontano da te per cercare di dimenticarti ma....Non ci sono riuscito

Non risposi, guardai il pavimento, non riuscivo a credere a tutto quello che diceva, non ci riuscivo proprio. 

Fede: Ma ora che sono qui con te in questo momento, ho capito quanto realmente ci tengo

Si avvicinò a me, guardai per un attimo le sue labbra, e l'incosciente idea di baciarlo sfiorò la mia mente.

Io: Mi riporti a casa adesso?

Lo guardai per qualche secondo, e la risposta arrivò subito

Fede: Stasera sono solo a casa, perchè non rimani qui a dormire

Propose, avendo una riposta negativa da parte mia, ma ovviamente non si arrese e alla fine accettai. Salimmo al piano superiore della casa e andammo in camera sua. Aveva un letto matrimoniale tutto per se e la stanza era piccola ma davvero carina.

Io: Dove dormirò io?

Chiesi

Fede: Se non è un problema, con me

Rispose, sistemando un po il letto. Alzai per un attimo gli occhi al cielo e poi ricordai che avvisare mio padre che dormivo fuori sarebbe stato inutile, visto che quella sera non sarebbe tornato a casa.

Andai in bagno a sciacquare la faccia, e a cambiarmi. Fede mi aveva prestato una sua maglia che mi arrivava a metà coscia, quella sera mi avrebbe fatto da pigiama. Una volta uscita dal bagno tornai in camera sua e lo trovai sdraiato sul letto, così mi misi accanto a lui e mi stesi su un fianco dandogli le spalle

Io: Buonanotte Federico

Dissi quasi sussurrandolo, poi sentì una delle due mani sul mio fianco.

Fede: Buonanotte piccola

Mi lasciò un bacio sulla spalla, poi mi addormentai



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SPAZIO AUTRICE

Ecco il terzo capitolo, spero tanto che vi piaccia ;D

Cosa ve ne pare???




Mai contro cuore 2 || Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora