"You're my wonderwall" -Oasis
Ritorna. Ecco che mi pervade ancora quel senso di mancanza di pienezza, quel pensiero avido e malinconico che si insinua in ogni mia particella, in ogni parte di me. Come sempre, del resto. Quella mancanza che non si può colmare se non con qualche lacrima in più, con una macchia al centro della tela, che rende chiaro con la sua trasparenza il senso del tutto. Una massa indefinita di pensieri e colori che si uniscono in un'immagine incomprensibile, ma allo stesso diretta, che arriva dritto al cuore senza ostacoli e traviamenti, mi fa credere di aver trovato la giusta combinazione, l'equilibrio di cui ho sempre necessitato ed ora più che mai. Quando desideri davvero fortemente qualcosa finisci per odiarla, no? Ecco, la mia ricerca ora non è più dell'equilibrio, ma della giusta carica, ispirazione, che mi porti ad una rappresentazione di ciò che sono realmente. Quell'immagine indecifrabile, ambigua, misteriosa e celata alla mente altrui, si fa spazio e cerca di distruggere i muri di difesa, rendendomi debole. Tanti colori, cancellature e contrasti, una parete e momenti di totale sconforto che non mi lasciano via d'uscita, predominano con la loro potenza e superiorità ed i miei istinti non fanno che diventare sempre più forti.
Non mi resta che avvicinarmi alla parete di quel bianco sporco e prendere in mano il secchio con il colore nero, magari inondando quella finta purezza con una leggera oscurità riuscirò a trovare una specie di pace interiore, come ogni volta che impugno un pennello d'altronde.
Mi lascio prendere dal momento e getto la vernice scura macchiando la parete in modo irregolare. Mi avvicino e passo l'indice lungo il colore non curandomi del fatto che non sia ancora asciutto, traccio delle linee con curve in alcuni punti portando il mio dito dove la mente mi indica: è in questi momenti che mi sento veramente viva. Sorrido pensando a quanto questo mi faccia stare meglio rispetto a molte altre cose o persone, è sempre stato così, è inevitabile. L'immagine imperfetta che regna nella mia mente sembra iniziar a prendere forma e le mie dita, sempre più sporche, continuano a muoversi seguendo i loro istinti.
Secondo molti filosofi la tesi della bellezza interpretata solamente come perfezione e completo equilibrio non è alla fine completamente perseguibile, questi fattori non fanno altro che impedire di notare l'altra sua faccia, contraddittoria ed imperfetta. La realtà è questo: contraddizione, incoerenza e irrazionalità. Come biasimarli.
Io credo nella vera bellezza: nell'imperfezione, nel contrasto e nell'errore. Voglio trovare qualcosa che mi faccia vivere ed impazzire, voglio una mia parete delle meraviglie su cui rappresentare ogni pensiero, contorto e semplice che sia, e tenerla tutta per me, celata agli altri. Non sarò influenzata da nulla e da nessuno, non mi è mai piaciuto seguire la massa; desidero semplicemente essere orgogliosa di me stessa e della mia parete delle meraviglie, senza dover ringraziare nessuno. Mi renderà abbastanza forte da superar tutto.
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Smooth criminal (H.S.)
Fanfiction"Petali di rosa, bianca, spine del gambo, sangue sulle dita. Arroganza di un figlio di papà e presunzione di uno che pensa di sapere tutto. Freddezza di un cinico, di un uomo che non vuole accettare ciò che gli spetta. Ragazza che non vuole illuders...