Prologo

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  "Tesoro vieni a dare una mano al tuo vecchio!"

"Arrivo papà!"

Eccomi, questa sono io: mi chiamo Sakura Haruno, ho 19 anni e vivo ad Argo, sono la più piccola di tre fratelli, oltre che unica donna, e, come tale ho deciso di occuparmi di mia madre e di mio padre; sono molto legata a loro e in particolar modo lo sono a mio padre, non lo perdo di vista un attimo, tengo molto, a volte anche troppo, alla sua incolumità. Purtroppo i tempi non sono dei migliori, l'intera Grecia è dilaniata da continue lotte intestine che portano fame e morte, sempre più ragazzi sono strappati via dalle loro case per essere addestrati e preparati alla battaglia e, a proposito di battaglie, non voglio mai più vedere mio padre combattere! Non dimenticherò mai quando ho rischiato di perderlo cinque anni fa..

' La lotta era stata sfiancante e c'erano stati molti feriti, mio padre era uno di quelli gravi. Quel giorno stavo aiutando con i soccorsi dal momento che sapevo destreggiarmi abbastanza bene con le cure mediche; fu in quel momento che vidi due uomini trasportare su una lettiga un uomo con dei capelli grigi fin troppo familiari, in un lampo mi precipitai in quella direzione e ebbi quasi un mancamento vedendo sdraiato su quella lettiga mio padre; un soldato della fazione opposta gli aveva lanciato una freccia infuocata che aveva finito per trafiggergli la gamba destra; aveva perso molto sangue e la situazione sembrava essere irrisolvibile, non potevo sopportare di perdere mio padre così mi impegnai a fondo e cercai di cacciare indietro le lacrime, alla fine riuscii a salvarlo per un soffio ma il danno provocato dalla freccia fu profondo: questa aveva lacerato il tendine rotuleo e da quel momento in poi mio padre non riuscì più a piegare la gamba e dovette utilizzare una stampella per agevolarne il movimento '

Per questo ho deciso di restare qui con loro, per aiutare mio padre come meglio posso.

"Dimmi tutto"

"Piccola mia non ho mai conosciuta una ragazza paziente, dolce, abile e premurosa come te, mi rendi il padre più fiero, orgoglioso e felice del mondo, ma allo stesso tempo mi rendi molto triste"

Sono sicura che faccia riferimento al fatto che sono andata al villaggio per comprare delle erbe mediche e lo abbia lasciato da solo per più di un'ora! Ma quelle erbe erano necessarie anche per lui!

"Padre mi dispiace molto di essere scomparsa per più di un'ora ma-"

"Ma cosa vai pensando?! È giusto che tu abbia i tuoi spazi! Non mi riferisco a quello"

Che ho combinato allora?

"Vedi Sakura io non posso che essere felice che la mia adorata figlia si prende cura di me ma ha solo diciannove anni e non puoi solo badare a me e tua madre, io vorrei che tu fossi 'normale' che avessi delle amicizie che ti sposas-"

Ah.. ecco qual era il problema, la solita storia.

"Basta. Abbiamo già discusso di questo un milione di volte, non ho bisogno di nessuno."

"Ma rifletti un attimo ti pre-"

"Vado a preparare la cena a dopo"

Ecco, ci risiamo, il solito muso lungo, mia madre non mi guarda, mio padre non mi parla, ma qual è il problema? Voglio dedicarmi a loro, l'amore non mi interessa, se di amore si può parlare nella mia terra; tutti i matrimoni a cui ho assistito erano di facciata, programmati, finti, non voglio essere una di quelle donne che devono sottostare agli ordini del marito e sono utili solo per generare prole e per far sfogare il marito.. giammai!

Odio questo clima in casa quindi preferisco andare a dormire.

"Vado a letto buonanotte"

Buonanotte anche a te Sakura! Grazie come siete gentili a non rispondere!

Non c'è niente di più rilassante che mettersi a letto dopo una giornata così stressante, ho una strana sensazione nello stomaco però, come se le budella si contraessero, sarà la stanchezza!

Mi sveglio a causa di un forte trambusto, sento dei passi, non dei normali passi, per forza, sono cavalli! Metto qualcosa addosso e mi dirigo verso la fonte del trambusto.. non ci credo, non è possibile! Davanti a me ci sono cinque uomini a cavallo in divisa militare che richiamano l'attenzione di tutto il popolo, uno dei cinque uomini prende la parola

"Come ben sapete l'intera nazione è dilaniata da continue lotte e per difenderci abbiamo bisogno di soldati, i nomi che chiamerò domani a mezzogiorno dovranno presentarsi al campo d'addestramento numero uno, non abbiamo tempo da perdere, Argo va difesa!"

Poi sfila da una casacca una specie di pergamena e comincia a leggerla

"Questi nomi da domani presteranno servizio ad Argo:

Seimei Atzuro

Hoki Kanare

Suiko Kanare

Kizashi Haruno .."

Le mie orecchie cominciano a fischiare al suono del nome di mio padre, ditemi che è un incubo vi prego, non voglio rivederlo combattere! Non voglio perderlo! Non posso permetterlo!

"Mi scusi!"

Il soldato che prima stava parlando si gira verso di me quasi stizzito, hai sbagliato persona con cui assumere quell'espressione, ameba!

"Signorina la prego di non interrompermi, abbiamo molti atri villaggi da cui prelevare altri soldati"

"Soldati.. È questo che sono per voi! Solo degli stupidi soldati! Sapete almeno i loro problemi? Mio padre non può prendere parte alla battaglia! La sua gamba non glielo permette!"

"Signorina suo padre è stato un valoroso soldato e in quanto soldato di Argo è obbligato a prendere parte a questa lotta"

Sto per rispondergli a tono ma vengo bloccata da una mano che si poggia sulla mia spalla: è mio padre

"La prego di scusare l'irruenza di mia figlia, è molto apprensiva, prenderò parte alla battaglia con piacere, farei di tutto per difendere Argo, la prego, proceda"

"Ma papà!"

"Basta Sakura, prenderò parte a questa battaglia che tu lo voglia o no, è mio dovere, non un'altra parola"

No no no ma che cavolo! Non sta succedendo davvero! Devo trovare una soluzione!

"Questi sono i nomi che da domani saranno sotto l'ala del comandante Sasuke Uchiha, si raccomanda la massima partecipazione e puntualità, arrivederci"

Non ho intenzione di sentire una parola di più, odio la mia terra, come possono mandare a morire tutti questi uomini? Devo trovare una soluzione, non finirà così, io non perderò mio padre!

Tra tutte le idee proprio questa mi doveva venire? Sono le cinque del mattino e io sono ferma come un cetriolo davanti lo specchio a fissarmi e a cercare di capire se il mio piano può funzionare.. maledetti i miei stupidi lineamenti! Grazie a questi capelli rosa e a questi occhioni verdi è stato più difficile del previsto! 'io sono un uomo, io sono un uomo' continuo a ripetermi questo mantra e cerco di convincermene; a loro serve un soldato giusto? E io glielo darò, non avrei mai permesso che mio padre partisse perciò lo farò io, e poi sono sempre stata curiosa di scoprire il mondo militare!

Do un'ultima occhiata alla mia stanza, alla mia casa e mi soffermo nella stanza dove riposano i miei genitori, non so ancora se sto facendo la cosa giusta, chi aiuterà mio padre? Confido in mia madre e spero che non vengano a riprendermi per i capelli.. mamma..papà.. Arrivederci!

<<non cercatemi, non sono né al tempio né tanto meno al villaggio, sono partita per la mia personale missione, se davvero mi volete bene non cercatemi e non abbiate paura, io starò bene, sono riuscita a far ragionare il soldati di ieri e per tanto papà non dovrà prendere parte a quest'assurda lotta, se davvero mi volete bene come mi avete fatto sempre credere e vi fidate di me, non fatevi domande e vivete la vostra vita tranquilli e felici, io tornerò, sempre vostro bocciolo rosa Sakura>>


Ai suoi ordini comandante!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora