Two Crazy In Love

Part 7

.... Inizia a raccontarmi molte cose.
Ma poi non parla più. Non so che dire nemmeno io, lui sembra imbarazzato.
Anche io lo sono.
Guardo l'ora, sono le 16,45 e io devo andare a finire le ultime cose. Sono abbastanza triste perché Luke ha qualcosa che non va.
Io: "Ei Luke, cosa c'è che non va?"
Luke: "Niente Violet, è solo che sono triste"
Io: "Perché?"
Luke: "Perché tu parti, e io non posso stare senza te e avere una relazione a distanza è doloroso"
Io: "Lo so Luke, ma io ogni fine settimana starò qui"
Luke: "Violet é.. Troppo poco, ma proviamoci"
Io: "Va bene Luke, spero che andrà tutto bene"
Luke: "Ti amo"
Io: "Anche io"
Ci abbracciamo.
Io: "Luke io ora devo andare, sta per arrivare l'ora tanto attesa"
Luke: "Si certo andiamo, tu accompagno"
Una volta usciti monto in macchina e non so.. Un forte dolore mi colpisce lo stomaco e di istinto inizio a piangere. Non so che mi succede.
Luke: "Ei, tutto bene?"
Io: "Si.."
Poi mi stringe forte a se e io piangendo:
Io: "Luke, piango perché ho paura della mia nuova vita, perché non voglio andare via da qui, perché non voglio lasciare la mia famiglia, non voglio lasciare i miei amici, non voglio lasciare te. Questo periodo è stato fantastico e proprio quando tutto va per il verso giusto io devo andare a Londra."
Luke: "Ei, va tutto bene, ovunque tu sia io starò sempre al tuo fianco, contaci. Lo stesso la tua famiglia, i tuoi amici. Tu sei una ragazza speciale, per te spero il meglio possibile, pensa sempre positivo e ricorda che tutti ti vogliono bene"
Io: "Grazie Luke.."
Gli do un bacio sulla guancia.
Luke: "Non mi devi ringraziare"
Arrossisco.
Intanto siamo già davanti casa mia.
Scendiamo dalla macchina e mi accompagna fino alla porta.
Poi ci abbracciamo forte, come non ci siamo mai abbracciati.
Io: "Allora ciao Luke.."
Ed esce la lacrima.
Luke: "Ciao Violet"
Poi mi giro per aprire la porta ma ad un certo punto mi sento tirare il braccio e dopo una frazione di secondo mi trovo con le mie labbra sulle sue.
Rimango scioccata, è una cosa dolcissima.
Luke: "Ti amo"
Io: "Anche io Luke"
Poi con aria triste raggiunge la macchina e riparte verso casa sua (almeno credo).
Le 20:00 si avvicinano sempre più.
Salgo in camera e inserisco nelle valige le ultime cose.
Sono le 18.30 e io, mio padre e mia madre usciamo di casa.
Mi mancherà la mia casa, il mio letto, la mia stanza, la colazione di mia madre, gli urli di mio padre quando facevo cavolate.
Quando salgo in macchina e mio padre mette in moto inizio ad osservare attentamente la mia città, ogni luogo ha un ricordo:
La gelateria, dove passavo la maggior parte del mio tempo.
La chiesa, dove andavo sempre per una partita di pallavolo.
La mia scuola, dove ho passato dei momenti fantastici ma anche orribili, con tutti quei 4 e 5 che volavano.
Non l'avrei mai detto ma, mi mancheranno anche quelle professoresse che avevano più voglia di assegnare compiti che anima.
Arrivata all'aeroporto..