Parte 2

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CARE UNICORNINE,
MI SENTO TALMENTE SECCHIONA AD AVER CITATO UN TEOREMA MATEMATICO. SO CHE QUESTO CAPITOLO E' LUNGO MA NON ODIATEMI.
PRONTI I FAZZOLETTINI?
VIA!

BACI
RAI.


Location: TRIBUNALE MINORILE- SEDIA DEI TESTIMONI

A volte io e Harry siamo come due rette parallele che aspettiamo il punto infinito per incontrarci,* perché l'importante non è incontrarci ma tenerci.

-So che avete letto il mio passato, so che mi avete giudicato senza conoscermi, leggendo le poche righe della mia scheda personale. La verità la so solo io e poche persone presenti in questa stanza- dissi ormai singhiozzando -sto pagando ora il caro prezzo. Credetemi è carissimo: sto perdendo la mia bambina per la seconda volta. La prima avevo visto la mia bambina bellissima e non mi sentivo degno di essergli padre ora invece sono SICURO di non essere un padre degno di lei. Ma guardatela -rivolgendomi a dove mi dissero che era seduta Darcy- è una bambina che merita tutto il bene del mondo ma se voi, giuria, siete convinti che io non posso darle il mondo allora uscirò da quella sala in silenzio. Se mi dovete togliere mia figlia dovete solo promettermi che le darete ogni sera il bacio della buonanotte ma soprattutto se volete togliermi la custodia fatelo solo con me. Lasciatela a Harry Styles, l'amerà come ha fatto con me. L'amerà con tutto il cuore, ora che ha disponibile anche il posto vacante che occupavo io.. ora può donarlo tutto. Non mi importa di aver deluso voi, signori della giuria, ho deluso lui- alzai lo sguardo perso- la persona che mi ha amato da sempre e ho deluso mia figlia. Sono un uomo vuoto. Non ho paura del giudizio perché so che lo merito, datemi solo il tempo di abbracciarla un'ultima volta.- Dissi avvicinandomi a lei, toccando intorno, e abbracciandola stretta mentre lei singhiozzava: -Papino mi porteranno via da te? Tu sei buono, non è vero che sei cattivo. Gli regalo Boo Bear se mi lasciano te, io non ne ho più bisogno, sono grande. Dov'è Boo Bear?- si girò guardando se lo avesse Harry e subito corse da lui.

Prese Boo Bear e in punta di piedi lo mise sul bancone del giudice: -Tieni signore, te lo regalo in cambio di papino mio, lui è molto buono e sono orgo..orgoglio..orgogliosa di lui perché mi fa giocare con i suoi colori e quando fuori c'è un temporale io, papino e papone dormiamo nel lettone. Boo Bear non mi serve più se ho i miei papini- disse la bambina. La bambina si sedette a terra davanti al giudice piangendo come se avesse capito la situazione.

Il mio avvocato, porse a me un fazzolettino, e lo presi cercando di far soffiare il nasino a Darcy e la scena venne disturbata dal mio avvocato:
-Signor giudice e giuria, avete appena assistito a una scena di una bambina che ama entrambi i suoi padri, una bambina che non sa nemmeno del passato dei propri padri. In sala vedo solo una bimba che viene strappata dalle braccia dei propri genitori, questo può essere traumatico.. non il passato del mio cliente di cui lei nemmeno sa nulla.-

Mentre la giuria e il giudice si erano ritirati per il giudizio, prendo la manina di Darcy per darla ai servizi sociali, prima di averla baciata e rassicurata. Uscii fuori nel corridoio, accettando un altro fazzoletto dal mio avvocato, e piansi in silenzio.
-Tu hai sempre cercato di essere all'altezza del colore che ti ho affibbiato, Blu di Louis, ma in tutti questi anni non mi hai mai detto con che colore mi dipingeresti.- mi chiese Harry, sorprendendomi ancora una volta.
-Il colore dell'anima. - dissi cercandolo con le mani, e lui aggiunse: -Di che colore è l'anima Louis Tomlinson?- ancora una volta mi aveva chiamato con nome e cognome, come un estraneo, un conoscente un nulla. Ecco come mi sentivo: come il nulla.
-E' la sfumatura tra un ti amo e mi sono innamorato di te- cercai le sue mani e lui mi venne incontro stringedomele.

Venimmo interrotti da un grido, un grido che conoscevo benissimo, mi voltai da dove proveniva il suono, strinsi la mano di Harry: -E' Darcy, cosa le stanno facendo?- ripresi a piangere.
-Vado a controllare aspettami qui, non preoccuparti.- mi Harry baciadomi il naso e mi lasciò le mani. Mi aggrappai alla sedia, improvvisamente ancora una volta, mi sentivo solo. Toccai la sedia vacante e mi sedetti, lasciai il mio bastone appoggiato sulle mie gambe, e subito sentii una manina nella mia.

-Papino- disse singhiozzando –Cosa succederà se voi non sarete più i miei papini? Avrete un'altra bambina? Io dove andrò? Mi daranno anche a me altri papà? Io non li voglio, lo prometto papino sarà brava, non ti farò arrabbiare, non romperò più i bicchieri e non perderò i tuoi colori... solo tienimi con te. Non sarò più gelosa quando mi chiedete se voglio un fratellino o una sorellina, lo giuro.- disse ormai piangendo e mi abbraccio stretto. Corse da Harry e abbracciò le sue gambe: -Papone ti prego, non voglio altri papini, voglio solo voi- disse ormai singhiozzando.

-Darcy, hai mai voluto una mamma?- dissi, pensando che probabilmente i servizi sociali l'avrebbero affidato a una coppia composto da una mamma e un papà.
Un uomo e una donna.
Poteva essere questo il problema?

Il colore dell'anima (BOOK4)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora