DOVREI PARTIRE O NO?

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il 27 febbraio e sono le 10.45. Isabelle sta preparando la valigia.

M: bhe allora sei pronta?

I: più o meno, sono davvero agitata, mamma ti rendi conto? Andrò a San Diego!

M: mi rendo solo conto che stai crescendo. Mi sei piaciuta quando nonostante ciò che io ti avevo detto, tu ti sei iscritta lo stesso, hai pensato al tuo futuro e a ciò che più ami. Sapevi che le conseguenze potevano essere altre, ad esempio non era sicuro che io ti dessi il permesso.

I: in fondo me lo sentivo che sarei andata. E poi io riesco a convincerti davvero facilmente. Haha

M: ah davvero, in altre occasioni vedremo. Comunque mi ha chiamato Sophie, hanno ricoverato il padre questa notte, ma non ti ha voluto chiamare ieri, per evitare di farti preoccupare. Spero non credo sia qualcosa di grave. Se vuoi andarla a trovare in ospedale, vai, tanto hai tanto tempo per la valigia.

I: cosa aspettavi a dirmelo?! Comunque ho finito la valigia, mancano solo alcune cose che metterò domani, comunque ora vado, vedo un po' come è la situazione, poi ti faccio sapere. Ciaoo

M: va bene, mi raccomando, fai attenzione.

I: ah mà, dov'è papà? E' già a lavoro?

M: si, perché?

I: volevo salutarlo se domani non faccio in tempo, poi sarò parecchio lontano e per parecchio tempo. Mi mancherete tantissimo(le diventano gli occhi lucidi) .

M: ehi ehi, sta tranquilla. Noi come te ce la caveremo, vai divertiti, fa la brava ragazza e sii te stessa sempre. Noi anche se lontani saremo sempre vicino a te, comunque non ti preoccupare per domani, doveva essere una sorpresa ma ... io e papà ti accompagneremo all'aereoporto, si è preso un giorno libero da lavoro. Ci mancherai tantissimo anche tu piccola.

I: va bene, meglio così. Ci vediamo dopo.

All'ospedale

S: Isabelle finalmente sei qui!

I: perché non mi hai chiamato questa notte? Appena me l'ha detto mamma mi è venuto un colpo, come sta?

S: la massa tumorale si è estesa ancora di più, ora è in coma, dicono che non ce la farà fino a domani.

I: non stare a sentirli, è una delle persone più forti che io conosca. Ce la farà sicuro(con le lacrime agli occhi, cerca di rassicurare Sophie)

C: ciao Isabelle! Sohpie ci sono notizie?

I: salve Claudia!

S: no, mamma ancora niente.

Dopo mezz'ora..

INFERMIERA: salve, famiglia Zangori?!

C: Si eccoci.

INFERMIERA: prego si è svegliato. Potete entrare. Solo voi, altri parenti o persone strette, solo se il paziente lo richiede possono entrare.

C: lei è come se fosse della famiglia, mio marito accorda sicuramente.

INFERMIERA: mi dispiace queste sono le regole.

I: tranquille, andate io vi aspetto qui.

Dopo alcuni minuti...

INFERMIERA: Può entrare signorina.

I: grazie mille.

Giovanni ciaoo!

G: ehi carissima come va?

I: più o meno bene, dai!

G: mi raccomando per domani, fa attenzione se no vengo io fino lì!

I: ahaha, sisi non ti preoccupare! Poi ti farò assaggiare una torta al cioccolato e panna, come la fanno in America.

G: bravissima. Non esiste cibo più buono!

S: veramente! Però quella che faceva Pablo era buonissima ed insuperabile!

I: ma vero! Non c'era cosa più buona.

C: ragazzi vado a prendere alcuni cappuccini.

S: va bene, ma.

Una volta ritornata Claudia, tutti e quattro trascorrono delle bellissime ore a parlare delle avventure fatte insieme, di ricordi belli e brutti, che li legano come una vera famiglia. Isabelle è davvero molto legata alla famiglia di Sophie.

Verso le 9:50 di sera, in stanza rimangono solo Sophie e Isabelle, la mamma di Sophie era andata a prendere la cena, mentre il padre si era appisolato un po'. Sophie girava per la stanza mentre Isabelle sfogliava una rivista. Ad un ceto punto..

I: Sophie, lo vedo un po' pallido, forse non si sente bene. Vado a chiamare l'infermiera nel frattempo controlla

S: (si avvicina) Isabelle, è gelido e sembra che non respiri.

Isabelle esce fuori urlando aiuto, un infermiera le corre in aiuto, ma Sophie trema tutta e piange, non riesce a parlare, allora Isabelle le ha spiegato che dormiva e che tutt'una volta è diventato pallido.

INFERMIERA: uscite fuori, daiii!!

Dopo 20 minuti..

INFERMIERA: mi spiace, non ce l'ha fatta. Prima di fare l'ultimo respiro, ha detto " le dica, che quelle tre meraviglie là fuori mi mancheranno da morire, la mia famiglia".

S: non ce la posso fare, papà mi avevi promesso che non mi avesti lasciato mai, perchèè?!?!?!

I: (anche lei in lacrime) andiamo, Sophie, ci sono io qui con te, vieni qui abbracciami.

S: Isabelle non ce la posso fare, come vivo ora, dimmelo!!

I: non posso dirti ti capisco, ma ti sono vicina, sei mia sorella non ti lascerò mai sola. Non parto più, resto qui con te!

S: ma scherzi, devi andare io me la caverò, lo sai. Tanto tranquilla ti video chiamerò ogni giorno.

I: Soph, non posso partire. Ci saranno altre occasioni nella vita, questo, tu sei più importante, di un viaggio per parlare meglio inglese!

S: tu ora mi ascolti. Non tutto viene due volte nella vita. Quindi quando sarai lì fai tutte le stupidaggini possibili, che non mettano a rischio la tua vita questo è certo!

Ma non ti capiterà mai più ragazza!

I: non so. Poi si vede.

S: no, tu vai, punto e basta.

I: okay, va bene Soph.

S: ed ora vai, domani dovrai alzarti presto!

I: dopo vado.

Verso le undici di sera, Isabelle torna a casa, distrutta e amareggiata, non si aspettava andasse a finire così. Giovanni era come un padre ed ora è andato via.

__SPAZIO AUTRICE__

Ciao a tutti, scrivendo questa parte della storia, mi sono un po' emozionata. Ho perso una persona molto cara per colpa di un tumore, quindi sono vicina a tutte quelle persone che hanno qualcuno in questa situazione o che hanno passato o stanno passando questa bruttissima situazione. Buona serata!

Mis gemelos || familia Martinez Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora