Capitolo 3:

144 6 2
                                    

Avevo una manica immersa nella salsa, il vomito quasi in atto e chi dovevo ritrovarmi in bagno? Mr cuore spezzato Leroy.

"O forse tu stai seguendo me." Conclusi rimettendo la manica sotto il getto d'acqua.

Lo sentii avvicinarsi, era dietro di me... Per la miseria, si sentiva il suo profumo da chilometri e chilometri.

"Ma sai metterti un profumo? Poi ... è banale." 'come te' avrei aggiunto.

Dissi spostandomi verso la carta.

"Ti stavo per chiedere se volessi aiuto non di dare giudizi sui miei gusti" aggiunse con una risata fastidiosa.

"Stavo parlando da solo." Volevo andarmene da lì all'istante, se fossi rimasto 2 minuti di più sarei certamente morto.

Così, non curante del pavimento bagnato mi avvicinai all'uscita, ma ovviamente dovetti scivolare e come si dice in Russia 'dove son carogne son corvi'.

E se cadendo mi si rompessero le gambe? O la schiena? Pensai alle cose più catastrofiche di questo mondo ma in quell'istante mi sentii prendere dalla schiena.

"Non volevo assistere alla caduta della nostra graziosa fata" disse guardandomi dritto negli occhi ridacchiando.

Mi staccai subito e feci per uscire, ma fui preso dal braccio e tirato indietro in un'istante.

Ritrovai JJ poco distante da me. La situazione stava peggiorando.

"Non si ringrazia? " disse sempre tenendomi dal braccio con chissà quale grinta.

"Perché dovrei?" la mia voce mentre pronunciavo quella frase risultò totalmente diversa dal solito.

"Sul serio? - mi disse ridendo - Se non ti avessi preso saresti probabilmente caduto per terra ed avresti battuto la testa, se non altro."

Con la mano sinistra gli tolsi la sua dal mio braccio.

"Sì okay".

"Okay cosa?"

"Grazie" dissi infine, a bassa voce sperando che mi avesse sentito così da non ripetermi.

Lui invece reagì ridendo di me.

"Puoi dirlo più forte?"

"Sei insopportabile."

Mi si avvicinò nuovamente e pur di stargli lontano sbattei contro il muro circostante.

"Lo pensi veramente?" ed in un lampo mise il braccio a lato della mia testa tenendomi bloccato.

"Ssì. Assolutamente. L'essere più insopportabile di questo mondo" dissi con rabbia mentre lo guardavo.

"Ho una proposta da farti." Sorrise.

"Non faccio proposte con te. Мудак." Stronzo, per descriverlo era un complimento.

"Non so cosa mi hai detto micetto ma io te la dico lo stesso. Ascoltami bene prima di delirare.

Mi trovi insopportabile no? E se per 2 settimane venissi a stare in Canada con me? Voglio vedere se stare con me per un po' di tempo ti farà cambiare idea su di me. Se dopo il periodo passato mi trovi ancora insopportabile hai vinto tu ed io subirò qualsiasi penitenza che tu voglia. Ci stai?" e detto ciò mi guardò con i suoi grandissimi occhi blu.

Avevo capito bene? Rimasi lì, preso alla sprovvista con una faccia scioccata.

Cosa avrei dovuto rispondere? Non ne avevo idea.

It's just a bet, right?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora