Blaine - Wrong Inside

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Due anime gemelle che si separano è una cosa triste,
ma due anime gemelle che non si incontrano mai è una tragedia.
- Anonimo


La prima volta che Pam Anderson si rese conto che a suo figlio stava succedendo qualcosa di brutto fu quando lo vide grattarsi con molta forza l'anulare sinistro, proprio sotto l'anello grigio che usavano i bambini. Il suo piccolo viso era concentrato e le sopracciglia aggrottate per il fastidio.

«Blaine?» chiese la donna, avvicinandosi al bambino, che stava disegnando sul tavolo in salotto. «Va tutto bene?» gli si avvicinò e gli diede qualche rassicurante carezza sui ricci.

Blaine deglutì e nascose le mani sotto il tavolo, per non far vedere alla madre quanto la sua pelle fosse arrossata. «Certo mamma!» si sforzò di sorriderle, cercando di ignorare la terribile nausea che stava provando in quel momento. Perché non doveva farla soffrire, perché ogni volta che stava male riusciva a vedere la tristezza nei suoi occhi. E Blaine voleva solo che la sua mamma fosse felice.

Pam guardò il suo bambino e vide perfettamente che c'era qualcosa che non andava. «Sicuro tesoro?»

Lui annuì e fece finta di concentrarsi di nuovo sul disegno che stava facendo. Così, mentre con la mano sinistra stringeva convulsamente i suoi pantaloni, per evitare di grattarsi davanti alla madre, con la destra prendeva una matita grigia e continuava il suo disegno.

Pam rimase lì a guardarlo per un po', prima di sospirare e dargli un piccolo bacio sulla tempia. «Ti voglio bene, piccolo mio.»

La seconda volta fu quando venne convocata dalla maestra della scuola di Blaine.

«Buongiorno, signora Anderson» esordì la donna bionda seduta alla scrivania quando entrò in classe. «L'ho convocata perché credo che sia il caso che lei sappia alcune cose.» tirò fuori dal cassetto della scrivania una cartella con alcuni disegni e gliela passò. «Questi sono i disegni che ha fatto Blaine negli ultimi due mesi.»

«Buongiorno anche a lei.» Pam aprì la cartella con mani tremanti, preoccupata all'idea di cosa potesse esserci dentro.

La prima cosa che si notava in quei disegni era la mancanza di colore. Le uniche matite utilizzate erano quella nera e quella grigia. Erano dei disegni astratti, per la maggior parte, e rappresentavano due esseri l'uno accanto all'altro, ma che non si toccavano. Mai.

Erano dei disegni così cupi per un bambino di quell'età. «Che cosa significano?» chiese Pam senza poter evitare un lieve fremito nella voce, un piccolo attimo di debolezza prima di riacquistare il controllo.

«Questo volevo chiederlo io a lei, Signora Anderson. Vede, Blaine è sempre stato un bambino felice, sempre così euforico, soprattutto quando cantavamo qualche canzone, solo che da un po' di tempo si è come spento. I suoi occhi non brillano più come prima, e sembra che niente possa risvegliarlo. Sapeva che da qualche mese ha anche smesso di cantare?»

Pam abbassò gli occhi. Lo sapeva, certo che lo sapeva, se ne era resa conto quando aveva cominciato a non sentire più la sua splendida voce e la cosa la rendeva triste da morire. «Ha qualche suggerimento da darmi, Signora Harris? Le ho provate tutte, e davvero non so che fare. Rivoglio solo il mio bambino.» ricacciò indietro le lacrime, cercò di farsi forza, perché non aveva intenzione di mostrarsi debole

E davvero le aveva provate tutte, aveva provato a parlarci così tante volte, e la risposta era sempre stata un Sto benissimo mamma che non suonava molto sincero.

Mary Harris, in undici anni d'insegnamento, aveva visto tanti bambini, ognuno con le proprie storie. E aveva voluto bene a ognuno di loro, come adesso ne voleva a Blaine, quel bambino che era diventato tanto triste. «Io vorrei solo farle una domanda, Signora Anderson. Blaine ha già trovato la sua Anima Gemella?»

Two Pieces of a Broken Heart || KlaineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora