Two Pieces of a Broken Heart || Klaine

Thad - Coming Home

Note: eccomi di nuovo qui, dopo mesi. Lo so, sono terribilmente lenta. Ma spero ne valga la pena.
Comunque. Qua appaiono per la prima volta Sebastian e Thad (😍😍), spero che vi piacciano quanto sono piaciuti a me.

Un anno prima

Quel giorno Thad era tranquillo e soddisfatto di se stesso, dopo un ottimo voto nella verifica di francese e una brillante interrogazione di letteratura inglese. Camminava tranquillamente per i corridoi, godendosi qualche minuto di serenità solo per sé.

La luce del sole scivolava sulle pareti bianche e sulle pesanti porte in legno, illuminando tutto l'ambiente di una dolce luce giallastra. C'era silenzio, un assenza di rumore tranquilla e rilassante che permeava ovunque. Non era raro che in una scuola privata come la Dalton Accademy calasse il silenzio, anche se le sale dell'istituto erano colme di studenti di diverse età. Ma le apparenze prima di tutto, e le apparenze adeguate per un posto pieno di damerini erano quelle di una scuola tranquilla e silenziosa, dove ogni studente era chino sui libri. Ecco perché tanti ragazzi si univano al Glee Club della Dalton, era l'unico modo che avevano per esprimersi in piena libertà, senza insegnanti che sbucavano ad ogni angolo per dir loro "Shh!". Ecco perché le canzoni scelte dal Consiglio dei Warblers erano quasi sempre costituite da basi techno e da un ritmo incalzante. Ne avevano bisogno per scaricare la tensione e divertirsi un po', senza regole per un paio di minuti.

Di tanto in tanto, però, contrariamente a tutti i suoi compagni, Thad aveva bisogno di starsene per i fatti suoi, un auricolare nelle orecchie e le mani in tasca. Era un metodo per scacciare via i brutti pensieri e prendersi una pausa dal mondo e da se stesso, da quella persona che usciva fuori quando stava con gli altri, un ragazzo arrogante, sbruffone e sprezzante, una maschera comoda, ma spesso ingombrante. Staccava per cinque minuti e si allontanava dal mondo reale, catapultato in uno fatto di note e accordi, mentre l'incredibile voce di Adam Lambert gli accarezzava le orecchie con quel suo modo unico. Impostava sempre il volume su un tono non troppo alto, così da poter essere trascinato via dal ritmo, ma potendo ancora accorgersi se qualcuno fosse arrivato all'improvviso.

Fu grazie a questa piccola accortezza che poté udire un'altra canzone mescolarsi alla propria, una melodia un po' più carezzevole e dolce rispetto al ritmo incalzante e quasi aggressivo di For your entertainment, ma che, quando il cantante pronunciò le prime parole, divenne più sostenuto.

Thad si tolse le cuffie e si avvicinò all'unica porta chiusa del corridoio, quella da cui proveniva quasi sicuramente la musica. Aprì un po' l'uscio e guardò dentro la stanza.

Un ragazzo dai capelli scuri si era appropriato di quella che era la sala prove dei Warblers e, con l'ausilio di un piccolo lettore CD nero, cantava una canzone che Thad conosceva bene.

«The sun goes down, the stars come up and all that counts is here and now. My universe will never be the same, I'm glad you came.» la voce dello sconosciuto era nasale, ma carezzevole. Rilassante. E la canzone era stata riarrangiata – egregiamente, tra l'altro – per adattarsi al suo tono.

Thad rimase ad osservarlo e ad ascoltarlo mentre cantava la prima strofa, apprezzando la sua voce. Arrivato al ritornello, non per sua volontà, smise di essere uno spettatore non visto.

Il ragazzo si era messo a ballare mentre cantava, aveva cominciato a muoversi con movimenti puliti, netti e seguendo una coreografia ben pensata, che ad un occhio attento come era quello di Thad mostrava chiaramente una certa attitudine alla danza. Probabilmente il ragazzo aveva seguito qualche corso.

Seguendo uno strano istinto che gli diceva di farsi avanti, Thad entrò nella stanza e si richiuse la porta alle spalle, solo che, nel farlo, ci mise troppa foga. Il rumore sovrastò il ritmo della musica, e il ragazzo si girò di scatto, allarmato dal rumore improvviso.