Maze runner: Crea tu la storia

Capitolo 11

Fraypan ha cucinato una zuppa verdastra per cena e tu non sai se mangiarla o continuare a fissarla in attesa che si prosciughi con il tempo. È disgustoso persino l'odore.

«La Fagiolina fa la schizzinosa?» Newt ride alzando le sopracciglia e una risata generale scoppia al vostro tavolo, ma tu li ignori.

Sei preoccupata per ciò che vi succederà. Non hai idea di cosa abbiano in servo per voi le persone che vi hanno messo li.

«Dobbiamo trovare il modo di uscire da qui.» dici ad alta voce, i tuoi pensieri cominciano a tramutarsi in parole e non riesci più a fermarli. «Rivoglio i miei ricordi. Voglio sapere chi li ha presi e perché, voi non lo vorreste?» Tutti ti guardano con gli occhi sbarrati. Anche Sammy, il ragazzino biondo che era arrivato con Chuck, ti guarda dal tavolo accanto, gli occhi lucidi di speranza.

«Certo che lo vorremmo.» urla qualcuno, da lontano, alzando un braccio.

Newt si mette un cucchiaio di sbobba verde in bocca e con le guance piene, biascica: «Alcuni di noi vorrebbero anche vendicarsi, per tutti gli anni infernali che ci hanno fatto passare in questo cacchio di postaccio!»

«Ma?»

«Ma non c'è speranza.» riprese Minho imperturbabile. «Cosa credi pive... le abbiamo provate tutte, ci siamo impegnati tutti per trovare una via d'uscita.»

«Mi dispiace, non sto dicendo che non ci abbiate provato. Dico solo che lo avete fatto nel modo sbagliato. Avete sempre cercato la soluzione al Labirinto, nel Labirinto stesso, ma se invece la soluzione fosse proprio qui? Dove mangiate e dormite ogni giorno?»

I Radurai erano una cinquantina lì intorno e tutte quelle facce erano girate verso di te adesso. Ti stavano ascoltando e alcuni annuivano.

«Potrebbe avere ragione.» ti appoggia Thomas, tu sei sorpresa. Improvvisamente nessuno mangiava più.

Minho fa si con il capo. E anche Newt. Pian piano ogni ragazzo si unisce a quel gesto. Tu ti senti subito sollevata, però sai di doverti darti da fare per mettere in pratica quella teoria.

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