Capitolo 2

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Sto andando in bagno, giusto per saltare qualche minuto della lezione con quell'insopportabile del prof di storia, quando incontro Jack che sta davanti la macchinetta, probabilmente a prendere la sua adorata merendina al caramello e cioccolato.
Non so come faccia a piacergli, io odio il caramello, è troppo dolce, mi da la nausea. Odio anche il miele, come si fa a mangiarlo?
Mi viene il voltastomaco solo a pensarci, bleah.

Jack sembra non essersi ancora accorto di me, allora mi avvicino lentamente a lui, e quando sono a pochi centimetri da lui gli faccio "BUUH" da dietro le spalle.

Come sospettavo, lui si è "spaventato" ed è quasi caduto all'indietro.
È un fifone, ma è dolcissimo, e sono davvero felice di essere diventata sua amica.

Quando nota che ero io stata io a fargli quelli scherzo mi da una piccola pacca sula spalla, si mette a ridere e si rigira per cliccare il numero corrispondente alla merendina richiesta.

"Neanche mi saluti?" gli dico i facendo la finta offesa. Incrocio le braccia, faccio il labbruccio ed inclino leggermente la testa verso sinistra.

Lui pare neanche accorgersene, anzi fa finta di non avermi visto, gli piace molto scherzare con me. Quando siamo insieme non faccio altro che ridere, siamo davvero unici.

"Ehi!" gli dico io provando a prendere la sua merendina prima che lo faccia lui, ma fallisco miseramente.
O meglio: la riesco a prendere, però lui mi blocca il braccio, se la riprende e mi fa il solletico, cosa che lui sa io odio tantissimo, e poi prima di lasciarmi andare mi fa la linguaccia.

"Tieni più a me che ad una merendina?" provo a fare una faccia triste ma scoppio subito a ridere quando noto che l'altra merendina che ha preso gli si è bloccata.
Poverino.

"Così impari!" gli dico io imitando la sua linguaccia di poco fa.

Poi per caso il mio occhio cade sull'orologio appeso al muro, e mi accorgo che ormai sono già cinque minuti buoni che sono uscita, devo sbrigarmi o il prof manderà qualcuno a cercarmi per vedere se sono ancora viva e se sono caduta nel water.

"Ma cosa ridi?! Questo stupido aggeggio si è fregato la mia merendina preferita e tu ridi?!" se non sapessi che è Jack, quasi crederei che sia sull'orlo del pianto.

"Oh, povero cucciolo. La macchinetta ha bloccat-" non faccio in tempo a finire la frase che sento un forte dolore alla testa.

È come se fosse un mal di testa improvviso, ma molto più forte e intenso.

D'istinto metto le mani sulla nuca e mi inclino in avanti, come se questo riuscisse a sminuire il dolore, poi però lo sento più forte, ancora più forte.

Mi appoggio sulle ginocchia e mi lamento, ma non urlo. La mia voce è come intrappolata, come se non riuscisse ad uscire.
In più non voglio attirare l'attenzione di tutta la scuola, ne tantomeno far preoccupare qualcuno.
Sicuramente ho preso freddo stamattina quando mi sono tolta il giacchetto, e mi sto ammalando.

"Amber, hey. Che succede?" Jack si avvicina appena mi accascio a terra e si siede vicino a me. Faccio fatica ad accorgermene, dato che avevo chiuso gli occhi dal dolore.

Lui mi prende il viso tra le mani e me lo alza, facendo si che io lo guardi negli occhi.
È davvero preoccupato.

"Non lo so. C-così all'improvviso mi fa molto m-male. La testa, J-Jackie.." riesco a dire tra vari silenzi e balbettii.

Questo mal di testa è come il vento. Non ha previsioni, adesso può essere debole, ma tra qualche istante potrebbe diventare forte, oppure ancora più debole, chi lo sa.

Mi concentro su Jack, per provare a pensare a qualcos'altro. Mi sta guardando come se avesse visto la cosa più dolorosa della sua vita, sono davvero ridotta così male?
Di certo se mi potessi rivedere in questa scena da fuori il mio corpo non sarebbe una scena meravigliosa...

Okay, mi sembra stia passando.
Mi sento un po' meglio.
Alzo la schiena e sollevo la testa. Mi porto i capelli indietro, e quando sento dei passi in lontananza mi rialzo alla svelta, nonostante stessi quasi cadendo,  e Jack si rialza subito dopo di me.

È la bidella.

"Che ci fate qui? Tornate in classe vostra, avanti." ci dice come se fossimo il suo gregge personale di pecore.

"Stai meglio?" mi chiede Jack sottovoce quando Darry, la bidella, se ne è ritornata in portineria.

"Si, grazie." gli rispondo io, non sono convinta del tutto della risposta appena data, ma non voglio si preoccupi molto. "Adesso torniamo in classe, ci vediamo nell'autobus."

"Si.." mi sembra dispiaciuto di lasciarmi. Io sorrido per rassicurarlo, sono molto contenta che si preoccupi per me è un vero amico.

Prima di entrare in classe mi lego i capelli in una coda alta, e quando entro in classe nessuno sembra accorgersi del mio malessere di poco fa. Meglio così.

*

Ho passato tutte le ultime ore a pensare all'accaduto, cosa mi era successo?
Non avevo mai avuto un mal di testa così forte.. che sia una malattia?
Forse mi sto ammalando seriamente..

O forse mi sono semplicemente addormentata alla prima ora e mi sono sognata tutto? Ma sembrava così reale, non può esser stato un sogno.

Scuoto la testa e chiudo gli occhi per qualche istante, per riposarmi un attimo e provare a non pensarci, quando li riapro suona la campanella della fine delle lezioni.

Metto tutto nello zaino, senza far molto caso all'ordine, ed esco velocemente dall'istituto e raggiungere l'autobus.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 13, 2017 ⏰

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