Punizione piuttosto...piacevole

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Entrarono nell'aula di Difesa. Hermione non sapeva cosa aspettarsi dal mago.
Era arrabbiato? Era sereno? Voleva parlarle? Metterla in punizione?
Sembrava persa in mille pensieri. Si fermó al centro della stanza e Lucius la sorpassó.
Lui, una volta appoggiatosi alla cattedra, con le braccia conserte le chiese "Signorina Granger, sa che a scuola bisogna tenere un comportamento adeguato ma soprattutto essere...presentabili?" Indugió per un momento sulla camicetta bianca, divenuta trasparente. Aveva allontanato l'impulso di toccarla e baciarla, tanto era sensuale con quei capelli bagnati, le gocce che le imperlavano la porzione di pelle del décolleté esposta e quella camicetta che non lasciava spazio all'immaginazione.
Hermione venne risvegliata dai suoi pensieri, sentendo quella voce fin troppo conosciuta.
Lo guardó, dicendo semplicemente "Si, Signore" poi un lampo le passó per la testa..perchè lui si stava comportando in modo così staccato? Perché la stava richiamando per una cosa che lei non aveva fatto? E soprattutto..perché lui continuava ad indugiare, a metà tra l'astio e il desiderio, sulla sua camicetta? Poi capì...era geloso.
"Non è nei miei metodi professionali...ma per stavolta chiuderó un occhio"
La grifondoro guardó il professore. L'aria si era fatta improvvisamente bollente. Lo desiderava.
Aveva spostato lo sguardo da quegli occhi color ghiaccio verso il basso, sui pettorali fasciati da una semplice camicia nera, al bacino, infine soffermandosi su cavallo dei pantaloni.
Il mago aveva notato il cambio repentino dello sguardo della ragazza.
Presa da un moto di coraggio, cominció lentamente a sbottonarsi la camicetta.
Lucius, inizialmente silenzioso, poi chiese "che stai facendo, Granger?" Il tono era roco, segno che nella sua voce vi era una nota di eccitazione.
Lei non rispose, si limitó a sorridergli in modo malizioso.
Sbottonó l'intera camicia, gettandola a terra.
Si giró dando le spalle al mago, per riprenderla e appoggiarla al banco, piegandosi a novanta.
Lucius deglutì.
Hermione si rialzó e decise di dare il "colpo mortale": si sbottonó la gonna e, sfilandosela, si piegó completamente.
Il mago era preso da quella visione: quelle natiche perfette e sode, la femminilità che si intravvedeva da sotto gli slip. Il suo membro cominciava a dare segni di vita e, dolorosamente, premeva contro i suoi pantaloni.
Hermione si giró verso di lui, con solo l'intimo addosso. Si tolse il reggiseno e, per un momento si fermó, concedendo al mago di soffermarsi sui suoi capezzoli duri.
Poi si tolse anche gli slip, rimanendo ferma. Gli occhi dell'uomo puntati sulla sua femminilità.
Si avvicinó lentamente e, con fare sensuale, gli disse "forse cado in errore, Professor Malfoy ma...ho notato una punta di gelosia sulle sue parole"
"Assennato"
Ora erano molto vicini.
Hermione prese la mano dell'uomo, portandola su un seno, scivolando verso i fianchi e sui glutei, per poi portarla in mezzo alle sue gambe, facendogli notare quanto fosse eccitata, bagnata.
Lucius giuró di star impazzendo, sentendo il clitoride di Hermione pulsante e bagnato.
La spinse con delicatezza contro un banco.
"Sdraiati e divarica le gambe" le disse solamente.
Lei eseguì l'ordine senza battere ciglio, mentre Lucius era a qualche metro da lei, semiseduto su un banco.
"Toccati"
La grifondoro portó un dito sulla sua femminilità, cominciando a massaggiarla.
Lucius era rapito dai movimenti della ragazza. Non riusciva a staccare gli occhi dalla sua vulva, che si stava bagnando sempre più. I sospiri aumentarono, come i gemiti di Hermione, eccitata dal fatto che Lucius fosse lo spettatore di quella scena.
L'uomo non resistette più. Si avvicinó a lei con cautela, continuando a guardarla.
Si inginocchió, contemplando quel dolce frutto che voleva leccare.
Staccó la mano della ragazza, portando la lingua sul clitoride. Lentamente cominció a muoverla su e giù, leccando via, di tanto in tanto, i suoi umori.
Hermione non ce la faceva più.
"Ti prego Lucius, fammi tua" pregava.
Si rimise in piedi, con un sorrisetto soddisfatto in viso e si slacció la cintura ed i pantaloni.
Abbassó i boxer, liberando il membro teso. Lo massaggió un po, guardando la femminilità di Hermione. Lo strofinó contro il suo taglio, per poi entrare con prepotenza.
I movimenti furono da subito veloci.
Quanto era mancata quella sensazione di pienezza, ad entrambi? Tanto, troppo.
La ragazza ansimava, presa dalle spinte dell'uomo sempre più violente, veloci.
Hermione venne con un grido che fu prontamente bloccato dalla mano dell'uomo, mentre lui raggiunse l'orgasmo grugnando roco, con un'ultima spinta.
Rimase in lei, appoggiando le braccia ai lati della grifondoro, sul banco.
Respirarono affannosamente, gli occhi chiusi.
Li riaprirono, guardandosi intensamente.
Sorrisero appena e Lucius disse "Mi sei mancata, Hermione"
Lei alzó la sua mano, appoggiandola sulla guancia di lui "anche tu".
Quando si ripresero lui uscì da lei. Si piegó un attimo su Hermione, baciandole con fare casto la sua femminilità, ancora gonfia e bagnata.

Livelli di amore (HermionexLucius) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora