8. Una strana scoperta

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Deimos e Flerio si erano appena alzati e stavano facendo colazione quando sentirono bussare alla porta.

Il dio delle api andò ad aprire e si trovò davanti un sorriso tutto fossette, due occhioni blu e tre teste di cane.

" Me io e mio cavallino e mio agnellino e mio animaletto di legno e Larry di me io e Iris di me io e bambola di Iris di me io essere venuti in vicanza per tutto il giorno di oggi.
Papà di me io avere detto di no viziarci troppo, ma tu, Lerio, potere non ascoltare " cinguettò Cupido.

Flerio sorrise e fece entrare i piccoli, che trotterellarono subito dal fratello ad abbracciarlo.

Dopo alcuni minuti il dio del terrore si alzò e disse:

" Mi dispiace lasciarvi, ma devo assolutamente andare con Fobos da Chirone, dato che gliel'abbiamo promesso. Tornerò il prima possibile "

" Non fa niente, io porto i piccoli al fiume, ci rivediamo qui a casa " rispose Flerio.

Deimos gli baciò con un po' di titubanza le labbra prima di uscire e sussurrò:

" Scusami per tutto, se puoi "

Il dio delle api non rispose, ma accarezzò una guancia al marito e sorrise.

Dopo che Deimos fu uscito, Flerio prese per mano i due bambini e uscì di casa avviandosi verso il fiume, seguito da Larry che rincorreva le lucertole.

I quattro stavano passando vicino al canneto che si trovava vicino al fiume, quando sentirono piangere.

All'inizio credettero di avere le allucinazioni, ma, poi, Cupido chiese:

" Chi essere che piangere?"

" Non lo so, andiamo a vedere " sussurrò Flerio " ma state vicini a me perché non sappiamo chi o cosa possiamo trovare "

I due bambini annuirono e si inoltrarono in mezzo al canneto.

Per lunghi minuti non udirono più nulla, poi sentirono, invece del suono di un pianto, una debole voce che cantava una specie di ninna nanna.

Flerio spalancò perplesso gli occhi violetti e avanzò.

Alla fine il dio delle api, Cupido, Iris e Larry giunsero in uno spiazzo erboso e si fermarono stupiti.

Al centro, seduto in mezzo all'erba, c'era un piccolo satiro, di non più di quattro o cinque anni, che cantava da solo e si asciugava le lacrime dagli occhi.

Flerio non aveva mai visto un satiro così, perché il piccolo aveva i capelli di un biondo quasi bianco e il pelo delle sue zampe caprine era di un colore rosa acceso.

Pan ( Saga di Cupido libro 15 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora