7. Cupido è sempre Cupido

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" Sono contento che Deimos abbia risolto i suoi problemi " disse Louis quella sera a cena.

" Non ha risolto tutto, ma la questione più difficile è stata superata " esclamò Harry.

Mentre il riccio stava facendo comparire i piatti in tavola, tornò Xena, l'unica che mancava ancora all'appello.

" Non ci crederete ! " borbottò arrabbiata, togliendosi le armi che indossava " Uno dei figli di Vulcano ha osato dirmi che sono uno schianto!"

" Ma tu sei bella davvero, piccola " intervenne Louis.

" Papà, per favore! Avrei apprezzato se mi avesse detto che sono sanguinaria o terribile, ma non uno schianto " esclamò la ragazza.

" Sorellina, tu sei completamente pazza " aggiunse Xandros.

" Xena essere più singuinaria e tirribile signirina di tutto Olimpo " cinguettò Cupido.

Xena sorrise, accarezzò i capelli del piccolo e sussurrò :

" Tu sì che sai fare i complimenti, fratellino "

Cupido sbattè le ali per la gioia e continuò a mangiare la sua ricotta.

" Tu cosa ne pensi, Saturno?" chiese Harry.

Il ragazzo sorrise, si infilò un'oliva in bocca e rispose:

" Non so, me ne intendo più di stelle "

" Per me io unico in grado di risolvere quistione sarebbi Rione in sua inorme saggezza " intervenne Iris.

Tutti scoppiarono a ridere e continuarono a cenare.

" Mi stai insistentemente toccando il sedere " mugugnò Louis sdraiato sul petto di suo marito.

I due erano a letto e ormai tutti i loro figli dormivano.

Harry continuò ad accarezzare il fondoschiena di suo marito e gli diede un pizzicotto.

" Ehi!!!" brontolò il dio.

" Cosa ci posso fare, il tuo sedere è fatto per essere toccato " sussurrò Harry.

" Me io no sapere perché sidere di papà di me io dovere essere toccato " borbottò Cupido, comparendo ai piedi del letto con il suo cavallino in mano.

Louis si fece ricomparire i vestiti addosso, prese il figlio in braccio e lo mise seduto sul letto, chiedendo:

" Perché non dormi?"

" Sonno essere pissato e avere preso Iris di me io e Larry di me io e mio agnellino e mio animaletto di legno, ma no avere preso me io e mio cavallino " cinguettò il bimbo.

" Vuoi dormire con noi?" chiese Harry.

Cupido fece un sorriso tutto fossette, alzò un ditino e borbottò:

" Sì, ma no piccicatevi, perché me io e mio cavallino potere essere stritolati come da mostro marino "

Louis e Harry si sdraiarono e Cupido si rannicchiò nel mezzo.

Il riccio gli diede un pizzicotto sul sederino e il bimbo borbottò:

" No toccare findischiena di me io, fare con quello di papà di me io, a lui piacere issolutamente "

Louis scoppiò a ridere, subito seguito da Harry e i due si addormentarono stretti al loro piccolo.

Pan ( Saga di Cupido libro 15 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora