Prologo

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Ora vi racconterò una storia, non la storia come la seconda guerra mondiale, sono fatti che sta a voi scegliere se dare per veri o per frutto della fantasia di un senza tetto ubriacone.
Tutto cominciò in un piccolo paese di una piccola città portuale, famosa solo per il buon liquore ed il pesce fresco.
In quel paese c'era un ragazzo di nome Devid Johnson, era un quindicenne con la mania di correre dappertutto, scalare qualsiasi cosa sia più alta di lui e mettersi costantemente nei guai anche se, per quest'ultima, aveva una particolare abilità poiché cercava sempre di intrufolarsi nelle navi mercantili. Ed esattamente in quel modo, incominciò la sua avventura.

La narrazione passa a Devid

*Sbadiglio* -Oggi sembra proprio una bella giornata per scappare- quella mattina sembrava essere una qualsiasi mattina domenicale: mi misi seduto sul letto e accarezzai Lily, è la mia gatta che come ogni giorno, si era messa sul letto mentre dormivo...se lo si può ancora chiamare letto dopo tutto il tempo che mi sono mosso perché non riuscivo a dormire.
Quello sarebbe stato il giorno in cui sarei riuscito a scappare via da quel paese e da quella casa.
Lily ha il pelo rossiccio con qualche striscia bianca sulla schiena ed una macchia bianca sulla pancia, dove piace essere coccolata.
Dopo averci giocato per un po' tornai con i piedi per terra e mi alzai per guardare un ultima volta la mia stanza:
il letto blu mare con le coperte rosso sangue, il pavimento in legno di quercia, gli scaffali pieni di costruzioni e di quel verde vomito che ho sempre odiato, i muri celesti in mattone, la libreria piena di, ovviamente, libri (di ogni genere e tipo) e cianfrusaglie, la mia bellissima scrivania in legno dove ho preparato tutti i miei piani per la fuga, falliti dal primo all'ultimo...ma questo non FALLIRÀ!
Dopo essermi vestito e lavato, mi girai verso la porta rosso fuoco, misi la mano sul pomello color oro, girai e spinsi.

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