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Sam si alzò dal letto, molto eccitato dall'idea di cominciare un nuovo anno, cercando di avere una vita migliore per lui e per la sua "famiglia". Viveva insieme a sua nonna ed avevano quindi problemi economici, che Sam si pagava da solo lavorando come giardiniere.
Dal comodino prese i suoi occhiali : ormai il suo segno distintivo, quelli che lo caratterizzavano a tutti gli effetti un"nerd". Ma poi tutto sarebbe cambiato, anche se lui ancora non lo sapeva.
Dopo aver fatto colazione ed essersi vestito, uscì a piedi con il suo malandato zainetto azzurro in spalla, su cui c'era scritto " I Love Math". Se ne vergognava molto, ma non poteva farci nulla, era la sua natura.
Arrivò presto a scuola e con lo zaino in spalla entrò intimorito a scuola. Impacciatamente trovò il suo armadietto e mentre cercava il foglio degli orari, arrivarono accanto a lui i suoi migliori amico : Emma, ragazza dolce e studiosa, e Christian, un ragazzo sportivo e intraprendente.
- Ehi campione come va? - chiese Christian tendendo il suo braccio attorno al collo dell'amico.
- Bene...ho solo un pò paura di ciò che potrà accadermi oggi. - rispose intimidito Sam.
- Tranquillo Sam, ci pensiamo noi. - rispose rassicurante Emma.
Ma mentre parlavano, Sam notò una ragazza accanto al suo armadietto ascoltare musica.
Era davvero carina, occhi e capelli castani e un fantastico sorriso.
Sam continuava ad osservarla.
- Ehi campione vuoi fare conquiste già da subito? - chiese Christian osservando la ragazza.
- Ehm...no, guardavo...il muro. - si giustificò timidamente Sam.
- Certo Sam, il muro é proprio interessante. - scherzò un pò sbottata Emma.
- Dai prova a parlarle. - disse Christian cercando di convincerlo. Ma quando alla ragazza caddero i libri di mano, Sam si precipitò ad aiutarla.
- Ehm...tieni ti sono caduti questi. - rispose Sam rosso in faccia.
- Oh, grazie mille. - rispose la ragazza.
Emma guardava la scena sbigottita e scocciata. Non voleva ammetterlo, ma lei aveva una piccola cotta per il suo migliore amico, Sam. La sua goffaggine, la sua timidezza, la sua intelligenza e oltretutto anche dolcezza, secondo lei lo rendeva puccioso.
- Io comunque sono Nicole - rispose la ragazza tendendo la mano.
- Ehm....Sam. SAM COSTA. - rispose stringendole la mano.
- Spero ci rivedremo Sam Costa, ciao! - lo salutò Nicole.
Sam e Christian si diedero il 5 e quando Sam lo voleva fare ad Emma lei gli diede uno schiaffo.
Sam ritornò al suo armadietto, dove trovò un ragazzo parecchio alto, insieme ad un altro ragazzo.
- Ehi attento dove vai, nerd. -  disse acido il più alto a Sam.
- Ehm...io dovrei andare...- disse Sam intimorito.
- Non vai da nessuna parte. - continuò il suo amico.
- Cos'è questo zaino. I love Math. Che perdente. - disse l'alto prendendo lo zaino di Sam e buttandoglielo a terra.
- Ehi che succede qui? Lasciatelo in pace! - esclamò un ragazzo dai capelli castani.
- E chi sei tu per dirlo? - disse l'amico di quello più alto.
- Quello che ci farà mettere in punizione se non la finite. - sbottò il ragazzo, stando faccia a faccia ai due idioti.
Se ne andarono, e il ragazzo divenne subito sorridente appena vide Sam.
- Meno male che mi hai salvato la pelle. Io sono Sam. - disse Sam, per la prima volta nella sua vita stava parlando senza balbettare ad una persona che non fosse Emma o Christian.
- Uh, piacere, Alex. Comunque se vuoi ti posso aiutare a trovare la tua classe. - esclamò Alex.
- Grazie. Sono in 1° A. - rispose Sam sorpreso dalla sua gentilezza.
Arrivarono anche Emma e Christian e la ragazza abbracciò Sam appena arrivò.
- Grazie Alex per aver aiutato il mio Sam. - disse Emma.
"il mio Sam" pensò Sam appunto. "Il mio".
Tutti accompagnati da Alex andarono in una stanza, dove si stava tenendo il discorso del preside.
Nonostante la noia generale, riuscirono a sopravvivere al discorso.
Poi andarono tutti insieme nella loro classe, dove Sam con sua grande sorpresa trovò anche Nicole e scoprì che lei e Alex già si conoscevano.
Dopo le interminabili ore di lezione, i ragazzi trainati da Christian stavolta decisero di andare tutti insieme a fare una passeggiata dopo la scuola. Sam, Christian e Emma.
Quel giorno Emma sembrava più distaccata del solito, quasi atterrita e Sam non ne capiva il motivo (forse perché era iniziata la scuola, ma dettagli).
Trovarono un certo "Blue Factory" e Sam ne sembrava davvero affascinato.
- Andiamocene, é una gran cazzata. - disse Christian, e Sam non capiva perché.
Andarono a prendere un gelato, fino a che poi Emma e Christian se ne andarono. Sam rimase solo, era davvero curioso. Così corse un pò fino a che non ritornò nel luogo. Entrando notò un bellissimo salone con un palco.
Pensando non ci fosse nessuno, Sam salì sul palco e fece ciò che desiderava veramente con tutto il cuore : essere riconosciuto dagli altri come una persona forte.
Immaginò davanti a lui una schiera di un pubblico e chiudendo gli occhi, si stava inchinando agli applausi.
- Ehi, ciao Sam! - il ragazzo sentì la voce di Nicole riecheggiare dall'entrata.
Sam dallo spavento cadde a terra e rovesciò la batteria dietro di lui.
- Ehm....ciao Nicole. - lo salutò addolorato Sam.
Nicole rise e corse da lui per farlo rialzare.
- Cos'é esattamente questo posto? - chiese Sam.
- Questo é un posto libero a tutti : ognuno può esprimere sé stesso scrivendo canzoni, libri, spettacoli, cantando, ballando, suonando, recitando e se si vuole ci sarebbe anche pittura. Vuoi entrare a far parte di questo club? - chiese Nicole sorridente.
- Ok. - disse schietto Sam, anche se in fondo aveva paura di come avrebbero reagito Emma e Christian a questa decisione.
- Perfetto, puoi tornare domani qui e dirmi cosa preferiresti fare. - spiegò Nicole.
- Po-potrei vedere l'intera struttura? - chiese Sam intimorito.
- Certo! Io resto qui però, devo riaggiustare la batteria. - rise insieme a Sam.
Nell'altra stanza Sam trovò uno studio molto carino, che probabilmente serviva a registrare la gente che veniva a far parte del "club".
Notò anche delle scale e scendendo giù, trovo uno scantinato polveroso e malconcio.
Ma a Sam piaceva, nonostante gli ricordasse il suo terribile passato, inizialmente viveva in in posto simile insieme a sua nonna e per lui fu terribile. Ma vedendo quel posto capì che per cercare di risolvere qualcosa nella sua vita, avrebbe dovuto coltivare tutte le sue passioni e sarebbe dovuto riuscire a conquistare Nicole, quella ragazza da cui già avevo capito fosse così dolce e carina allo stesso tempo.
E per ultima cosa ma non meno importante, avrebbe dimostrato al mondo intero chi fosse davvero, non un perdente, non un nerd, ma un ragazzo pieno di speranze e di sogni.
Questo che avete appena letto é il primo capitolo, l'idea mi é piaciuta molto poiché nessuno molta importanza a Sam, ma secondo me é una persona complessa che dovrebbe essere valutata di più.
La storia non preoccupatevi, non sarà interamente su Nicole e Sam. Christian é uguale, Nicole e Emma sono un diverse e stranamente...ALEX É IL BED BOI. (Ragazzo letto, ma dettagli).
E niente, commentate se vi é piaciuto e cosa vi aspettate dai prossimi capitoli.
ZAUUU *agita la manina stile Nené*

A Dreamer ~ Sam Costa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora