Capitolo 17 - I'm sorry

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Busso alla porta con il cuore in gola, ho viaggiato per 12 ore e sono stanchissima ma devo parlarle, apre dopo qualche minuto e sorrido nel rivederla, è così bella in pigiama con i capelli disfatti e gli occhi assonnati <<Ciao.. scusa l'orario>> dico tremando, mi scruta attentamente <<Cosa ci fai qua?>> chiede seria <<Volevo parlarti.. non abbiamo avuto il tempo di farlo>> scuote la testa con un sorriso amaro, l'ho delusa <<Shay torna a casa>> sussurra e tenta di chiudere la porta ma la blocco <<Per favore, solo due minuti.. mi manchi da morire>> i suoi occhi si riempiono di lacrime e vederla così mi fa stare male <<Non credo sia un..>> inizia ma la interrompo <<Non mi interessa, ho bisogno di spiegare.. poi me ne vado e ti eviterò in modo che non possa farti soffrire, ma ti prego, ascolta quello che ho da dire>> ci pensa un secondo ma poi annuisce e mi segue.
Ci sediamo in macchina e inizio a parlare <<Sei bellissima sta sera>> sussurro sperando che non fraintenda le mie parole, forza un sorriso e capisco che vuole arrivi al punto <<Il giorno del tuo compleanno avevo bevuto troppo, ricordi? Mi hai presa in giro per giorni.. Hudson sembrava particolarmente preoccupato dalle mie condizioni, mi disse che mi avrebbe fatto passare la sbornia e che sarei stata meglio, gli credetti.. ho dei ricordi confusi ma non posso dimenticare il modo in cui le sue mani mi sfilavano i vestiti e mi sfioravano la pelle..>> mi fissa con la bocca leggermente aperta <<Per favore smettila>> dice cercando di uscire ma la fermo <<No, Sasha! Non ti lascio scappare, non questa volta.. ascolta!!>> alzo leggermente il tono della voce <<Quando lui iniziò a spogliarsi me ne andai correndo, non so come sia arrivata a casa ma posso giurarti che non ci sono andata a letto!>>
<<Perché non me lo hai detto prima?>> chiede lasciando scendere qualche lacrima <<Avevo paura di farti soffrire ma a questo punto direi che ci riesco benissimo da sola>> rispondo ironica <<Perché Ryan ti ricattava su questo?>> passo le mani sui capelli in un gesto nervoso <<Hudson gli ha detto che avevamo scopato e sapeva che io mi vergognavo di cosa era successo>> appoggia la testa al sedile tremando, c'è freddo e lei ha solo una maglietta a maniche corte, mi tolgo la felpa e gliela passo <<Tieni>> sussurro, la indossa e la annusa <<Sa di te>> dice a bassa voce, sorrido <<Mi dispiace Piccola>> dico guardandola e accenna un sorriso <<Ti va di entrare?>> chiede e annuisco, usciamo dalla macchina e facendo piano andiamo in camera sua.
<<È bellissimo qua>> dico scrutando la villetta, è piena di vetrate e la luna si vede molto bene, mi lancia un pigiama e lo indosso <<Vieni qua>> mi invita sotto le coperte e mi accovaccio tra le sue braccia <<Mi sei mancata anche tu>> dice accarezzandomi la schiena e non posso esserne più felice.
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Ciao ragazzi!!
Allora, è cortissimo ma intenso 😏
Lasciate commenti e a 24 likes il prossimo capitolo!!
Benny

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