Capitolo 27 - Phone

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È passata una settimana e io e Sasha non abbiamo parlato, sento che questa volta è diversa dalle altre, è come se fosse certo il fatto che non torneremo mai più insieme e tutto ciò mi distrugge.
I miei genitori sono tornati a casa, sono arrabbiata con loro, sembravano quasi felici quando gli ho raccontato della mia rottura e non mi hanno confortato per niente.
Ashley e io abbiamo chiarito, ma niente di che.. dentro di me la odio ancora per il modo in cui mi ha nascosto quello che pensava.
Oggi vedo Sammy, dobbiamo parlare.
È così strano che abbia baciato la mia raga.. la mia ex ragazza, non ha mai mostrato nessun tipo di interesse verso Sasha eppure l'ha fatto, ha tradito la mia fiducia e non so se riuscirò mai a perdonarla.

Entra in casa tranquillamente dato che ha ancora le chiavi, forse dovrei chiedergliele indietro..
<<Ciao>> dice raggiungendomi e sedendosi sul divano accanto a me,
<<Ciao>> rispondo dura fissando un punto indefinito <<Dobbiamo parlare>> annuisce giocando con il lembo della sua maglietta <<Mi dispiace per com'è and..>> inizia ma la interrompo, non mi va di sentire le sue scuse <<Provi qualcosa per Sasha?>> chiedo diretta, il cuore mi batte all'impazzata e potrei vomitare da un momento all'altro, scuote la testa <<No>> dice e la guardo confusa <<Cos'era allora quel bacio?>> a ripensarci sento lo stomaco stringere, voglio cancellare quel giorno dalla mia vita.
<<Sapevo che ci stavi guardando.. volevo solo farti capire che soffriva e non stavi facendo niente per migliorare la situazione, infatti, non mi ha spinto via. Non lo ha fatto perché non ti ama ma semplicemente perché era fragile>>
<<Le tue scuse non stanno in piedi!! Potevi dirmelo a parole!>> urlo nervosa
<<Forse non mi sono espressa bene.. Se la continuavi a trattare in quel modo chiunque avrebbe potuto "rubartela"!! Ho agito d'istinto, mi dispiace>> scuoto la testa trattenendo le lacrime <<Mi ha lasciata..>> butto fuori, quelle tre parole hanno un suono sgradevole, mi lacerano ancora. <<Cosa?>> chiede sorpresa, <<Non fare finta che non te lo aspettassi>> dico e qualche goccia scivola sulle mie guance <<Shay è così!! Credevo avreste discusso ma non che sareste arrivate a quel punto>> rimango in silenzio e mi abbraccia <<Ne vuoi parlare?>> chiede piano <<Mi manca da morire>> sussurro scoppiando in un pianto liberatorio sulla sua spalla <<Se vuoi posso chiamarla..>> si offre ma scuoto la testa <<Non voglio che mi senta, e lo capisce subito che sto ascoltando>> fa un leggero sorriso <<Invece no, abbiamo litigato, ricordi?>> <<Io.. non so se è una buona idea>> prende il cellulare e chiama alzando gli occhi al cielo, sa che dentro di me la voglio sentire e sapere come sta quindi non ci pensa due volte.
<<Ehi Sash!! Scusa se ti disturbo ma ho bisogno di parlarti>> dice e mi meraviglio di quanto sia brava a mentire <<Non è il momento adatto..>> risponde, la sua voce è cupa e roca, come se avesse appena pianto <<Si ma ho questo peso dalla settimana scorsa e devo chiarire!! Shay mi odia, almeno tu puoi ascoltarmi?>> Dio, dovrebbe diventare un'attrice! <<Sammy non c'è niente di cui parlare.. io e Sh.. lei non stiamo più insieme>> sento il cuore stritolarsi, ha davvero paura a pronunciare il mio nome? <<Ah.. come stai?>>
Fa un sospiro <<Non mi va di parlarne.. scusa>>
<<Ma dove sei adesso?> rimane un attimo in silenzio
<<È lì, vero?>> chiede e Sammy mi lancia un'occhiata preoccupata <<Si, sono qua>> rispondo piano, non parla <<Non riesci a dire il mio nome...>> sussurro singhiozzando <<È passata solo una settimana e non riesci a dire il mio fottuto nome>> grido <<E io come una cretina continuo a sperare che torni e mi dispero vedendo il tuo lato del letto vuoto..>> la sento piangere <<Ti odio Sasha, ti odio perché ti amo, mi stai distruggendo!!>> riattacca lasciandomi immobile.

-Il giorno dopo-
Oggi è San Valentino, che momento sbagliato per vedere gente amarsi..
Dopo la mia discussione con Sasha sento uno strano vuoto intorno a me, non so con chi parlare, con chi ridere, litigare e poi fare pace facendo l'amore. Cazzo se mi manca.
Cammino verso gli studios, avrei potuto prendere la macchina ma l'aria fresca di febbraio mi rilassa.
La strada è piena di venditori ambulanti, sbuffo sorpassandoli ma mi seguono insistentemente obbligandomi a fermarmi <<Signorina, solo un braccialetto!!>> mi supplica un uomo anziano, sembra stanco e affaticato, ha una felpa leggera e gli occhi gonfi <<Va bene>> mi arrendo, spendere qualche dollaro per qualcuno che ne ha bisogno non mi farà male <<Prendo una rosa..>> dico cercando qualche moneta nel portafoglio, me ne passa una rossa, i petali sono magnifici <<Hai anche un foglietto di carta?>> chiedo e annuisce frugando tra le sue cose, quando lo trova pago e prima di continuare la mia passeggiata scrivo due parole nel biglietto "So che non vuoi vedermi ma è la festa degli innamorati e io ti amo. Shannon.".
Quando arrivo agli studios controllo bene che nel suo camerino non ci sia nessuno ed entro, appoggio il regalo sulla scrivania e mi perdo a guardare le foto sulle pareti, ha cambiato la disposizione, c'è una fila che segue il perimetro della stanza con i nostri scatti, mi scende qualche lacrima pensando che probabilmente le toglierà.
La porta si apre improvvisamente e mi asciugo le lacrime, è lei.. mi guarda intensamente negli occhi e potrei continuare a fissarla per sempre <<Scusa.. ero passata a lasciarti quella rosa. Prima di buttarla leggi il biglietto. Ci vediamo..>> sussurro imbarazzata come se mi avesse colta nella scena del crimine, esco dal suo camerino e mi appoggio alla porta affondando il viso tra le mani, questa situazione deve finire.
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Benny

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